Discussione:René Guénon

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati

Le modifiche in data 27 gennaio 2007 da parte dell'utente 151.44.139.103 dovrebbero, a mio avviso, essere supportate da opportune citazioni. Personalmente non sono a conoscenza di tali opinioni (in merito alla valutazione dell'opera di Guénon in chiave di "revisione di miti teosofici ottocenteschi") e sarebbe opportuno conoscere a chi vadano attribuite.

Credo che basti l'osservazione del corpus degli scritti di Guénon e dei temi ivi trattati per rendersi pienamente conto dell'impossibilità che egli fosse limitato a una semplice revisione del teosofismo (peraltro da lui radicalmente avversato): basta prendere infatti un'opera quale "Introduzione generale allo studio delle dottrine Indù" o "Simbolismo della croce" (tra le tante) per rendersi conto di come Guénon abbia trattato di temi che superano di gran lunga l'àmbito di pertinenza del teosofismo.

Trovo inoltre assai fuori luogo voler giudicare dall'esterno quale fosse il livello di comprensione di Guénon della natura del sufismo "storico" (definizione tutta da spiegare), cosa che riguarda l'individuo Guénon e che non ha alcun rapporto necessitato con la verità (o meno) di quanto da lui scritto: qui siamo proprio nell'àmbito di opinioni non verificabili.

Prego inoltre l'utente anonimo di voler gentilmente scrivere il nome di Guénon correttamente in futuro (ne va anche della sua credibilità) e di volersi magari registrare in Wikipedia nel caso voglia fornire altri contributi.

Per tutti questi motivi, ripristino la versione precedente con l'accortezza di rimuovere l'incipit "In effetti", il quale rende la frase troppo categorica.

--Silvano pesa 21:54, 28 gen 2007 (CET)Rispondi

Le modifiche in data 12 marzo 2007 da parte dell'utente 151.22.132.55 (verosimilmente lo stesso del 27 gennaio 2007) dovrebbero essere supportate da opportune citazioni anche secondo me.

Non ha senso parlare di seguaci di Guénon in quanto costui ha sempre rifiutato il titolo di "maestro". A parlare di "seguaci" di Guénon sono sempre stati altri, ad esempio Ernst Junger nei suoi Diari, a proposito di Mircea Eliade. Guénon ci ha sempre tenuto a precisare di avere numerosi collaboratori, ma nessun seguace.

Inoltre Guénon non è un filosofo e nella sua opera ha indicato in diverse occasioni in quale modo il suo punto di vista differisca da quello di un filosofo. Questo genere di incomprensioni potrebbero sparire o perlomeno ridursi nel momento in cui venissero create delle voci relative alle opere di Guénon che descrivano sinteticamente ed in modo chiaro il contenuto di ciascuna di queste (un lavoro non da poco, me ne rendo conto, ma che mi sembra si stia rendendo necessario).

Infine Guénon non ha costruito alcun "sistema", manifestando anzi sempre con il massimo vigore tutte le sue riserve sui limiti del pensiero "sistematico". Guénon non è nemmeno un "orientalista", malgrado gli sia stata intitolata una strada a Blois, sua città natale, che riporta questa etichetta. Guénon ha sempre messo alla berlina le interpretazioni del pensiero orientale espresse dagli "orientalisti". Riguardo all'attribuzione a Guénon dell'opera Psychologie invito chiunque abbia rilievi da fare in merito ad apporre una nota a piè di pagina con i riferimenti necessari.

--Milazzi 11:35, 9 apr 2007 (CEST)Rispondi


Sono l'unico a pensare che il nostro amico utente anonimo, oltre ad avere una discreta passione per la confutazione di Guénon (cosa gliene viene in tasca, parrebbe logico domandarsi a questo punto) è anche assolutamente incapace di scrivere in modo chiaro, sintatticamente corretto e aderente alle semplici regole di Wikipedia? L'articolo su Guénon è ora un'accozzaglia di righe illeggibili e zeppe di errori: congratulazioni per il servizio che rende alla comunità!

Inoltre, il nostro amico anonimo insiste nel credere che mettendo la sua versione nel paragrafo iniziale dell'articolo, il suo problema di affermazione sia risolto. Poco gli importa che il resto del testo diventi incoerente con le premesse: il suo compito è provocare caos e così ci riesce benissimo.

L'elenco degli articoli pubblicati da Guénon su "Il Regime Fascista" è lodevole per spirito bibliografico, ma l'amico si è mai posto il problema di andarsi a leggere i contenuti? E chi sarebbero questi "diversi studiosi" per i quali le "teorie" di Guénon sarebbero "veicolo di fanatasmo (sic!)"? Meno male che stavolta non è stato tirato in ballo la comprensione di Guénon del "sufismo storico": evidentemente ci sono svariati argomenti che il nostro amico può tirare fuori dal cilindo a supporto della sua convinzione che Guénon rielaborò "teorie occultistiche e teosofiche ottocentesche" (portare a testimonianza di questa convinzione l'ex gran maestro massone scismatico Di Bernardo è una beffa finale, direi).

Infine, visto che il nostro amico se ne guarda bene dall'intavolare una discussione qui (ma si sarà accorto che esiste questa sezione?) e prosegue nell'opera di incasinamento della voce senza volersi minimanete confrontare, magari anche solo registrandosi in Wikipedia (ovvero rendendo conto della sua opera, invece di agire da perfetto anonimo), chiederò ai gestori di Wikipedia Italia se esistono le condizioni per limitare la modifica di questa voce, almeno agli anonimi.

--Silvano pesa 14:36, 2 mag 2007 (CEST)Rispondi


Sono d'accordo con "Silvano pesa". Hai fatto bene a ripristinare la versione precedente. Non capisco perché alcuni si ostinano a usare Wikipedia come una "tribuna". Non è più corretto, a tal fine, farsi un proprio sito internet o una pagina su Myspace?

Uno scrittore (qualunque scrittore) si fa portavoce di alcune idee. Ma il lettore non è obbligato a farle proprie. Wikipedia deve essere uno strumento per illustrarle in modo semplice e obiettivo. Punto e basta. Chi voglia approfondirle, può affrontare i testi dello scrittore stesso. Mi sembra solo una questione di rispetto.

Forse si potrebbe lavorare per disegnare una pagina di René Guénon sulla falsariga di quella adottata nella Wikipedia francese. Può darsi che dal punto di vista della "struttura" lasci meno spazio ai "contributi polemici".

Resta inteso che qualunque miglioramento delle "voci" è sempre ben accetto, naturalmente.

--Ramsay 17:47, 2 mag 2007 (CEST)Rispondi


Sì Ramsay, spero sia evidente che il miglioramento della voce sta a cuore anche a me, altrimenti non l'avrei iniziata su Wikipedia ma, come dici tu, su un mio blog personale.

Però un conto e modificare per migliorarla, altro è generare caos per distruggerne il senso.

Grazie a Valepert per l'intervento di ripristino.

--Silvano pesa 18:51, 2 mag 2007 (CEST)Rispondi

Categoria modifica

Per poter inserire il template bio, come andrebbe categorizzato ? filosofo ?--Moroboshi scrivimi 23:38, 2 mag 2007 (CEST)Rispondi


Mah, se è proprio necessario inserire il template bio, non vedo quale altra categoria si possa coerentemente utilizzare, per quanto Guénon abbia sempre smantellato le concezioni moderne di tali categorizzazioni (filosofo, orientalista, eccetera). --Silvano pesa 23:25, 6 mag 2007 (CEST)Rispondi

unilateralità modifica

la presentazione di questo autore aggiornata il 5/5/07 è a mio avviso estremamente unilterale, si direbbe scritta con lo scopo di reclamizzare quello che per me e per molti è un ideologo estremista. Evidentemente essendo una enciclopedia libera i suoi seguaci si danno il turno a mantenere questo profilo non permettendo correzioni che evidenzino altri punti di vista, evidentemente in linea con la mentalità dell'autore.


Che ci sia unilateralità in questa voce mi sembra piuttosto evidente, ma è il rischio di una enciclopedia libera, laddove i simpatizzanti o al contrario quelli che sono critici convergono per presentare le loro idee pro o a favore. Sarebbe più giusto incrociare i diversi punti di vista ed evitare l'enfasi pro e contro, enfasi del resto che riconosce solo chi la pensa diversamente. Del resto questo autore obbliga in qualche modo un atteggiamento del tutto o niente in quanto si pone come portavoce di una dottrina definita. Trovare una via di mezzo è un compito arduo ma almeno linguisticamente possibile, chi ci prova? Chi si sente aldilà delle parti se è possibile esserlo ? Antonio


Antonio e (solito) utente anonimo: vorrei invitarvi ad accedere a Wikipedia avendone letto almeno le linee guida principali. Io non sono un esperto di Wikipedia, ma un minimo mi sono documentato e cerco, nel limite delle mia capacità, di aderire alle sue regole. Detto questo, e magari chiedendovi un'altra volta di volervi iscrivere a Wikipedia con un mome utente invece di continuare con l'anonimità, io credo questo: che nel parlare di un "autore" si debbano distinguere il racconto dell'opera e la sua interpretazione. Ho fatto una modifica nel testo, spostando il paragrafo che descrive le caratteristiche dell'opera di Guénon nella sezione "La Tradizione e la crisi del modo moderno in Guénon". In questo modo, conto che si possa essere più o meno d'accordo che tutto quanto è scritto nella sezione iniziale riguarda la descrizione dell'opera di Guénon. Lasciamo dunque stare questa prima sezione: se ritenete che la sezione "La Tradizione e la crisi..." rappresenti un'interpretazione nella quale non vi riconoscete, provate ad aggiungere una nuova sezione posta tra quella e la bibliografia (che so, chiamatela "Un'altra interpretazione dell'opera di Guénon" o qualcosa di simile), invece di sovvertire quanto da me (e altri) scritto. Altrimenti non farete altro che rendere inaccettabile la voce a me tanto quanto è inaccettabile a voi la mia versione. Lavoriamo insieme, invece che contro, e vediamo cosa ne esce. Aggiungere il vostro punto di vista come sezione indipendente: sono curioso, sinceramente. E' così difficile redarre una voce in modo collaborativo invece che in opposizione? --Silvano pesa 23:22, 6 mag 2007 (CEST)Rispondi


Grazie a Silvano Pesa per i suggerimenti su Wikipedia. Apprezzo il tono collaborativo per squadrare questo tema. Chiarisco meglio quanto ho accennato. Per evitare contese forse è sufficiente evitare formule che mettano in buona o cattiva luce un autore o evidenzino che chi commenta è d'accordo o meno con le sue tesi. Se così non si fa si capisce subito se chi ha scritto un commento lo difende o prende le distanze da esso, se crede o meno alle sue affermazioni. Questa "impressione" che il lettore può avere non conviene ad una enciclopedia. Per esemplificare, in effetti, le parole "i suoi seguaci" già tipologizzano in modo negativo ( come a dire coloro che bevono tutto e amano essere indottrinati) ma altresì i termini "risvegliare un patrimonio..." tipologizza in modo positivo ( come a dire ecco un faro, una salvezza ). Quel che mi sembra chiaro di questo autore, René Guénon, è che per alcuni egli ha effettivamente rappresentato un interprete fedele di una realtà di conoscenze e di valori universali e necessaria , per altri sono invece sue soggettive interpretazioni e opinioni di questa realtà , per altri ancora quest'ultima non esiste nemmeno. Quindi per rispettare queste tre posizioni in cui ognuno è convinto di essere nella verità non è necessario, io credo, elencarle, ma semplicemente presentare quello che l'autore ha scritto senza toni che esaltino o denigrino . Problema: come riuscire a spiegare i contenuti quando questi si fondano su un qualcosa che per alcuni è una realtà scontata, per altri è una manipolazione, per altri ancora è una invenzione ? Se non siamo nati ieri sappiamo che queste diversità di giudizio nell'approccio non solo a Guénon ma ad altri autori che si sono rifatti all'idea di tradizione o hanno scritto di Massoneria, Sufismo o quant'altro hanno diviso parecchio le persone non solo tra gli studiosi accademici ma nelle logge o nelle tekke tuttavia se si ricerca verità e correttezza si trova anche tolleranza. C'è dunque da ricercare un uso terminologico che tolleri quella possibilità che gli altri escludono. Scusate l'intromissione. --Antonio Pareto 18:14, 7 mag 2007 (CEST)Rispondi


Grazie Antonio per la correttezza e la cordialità dei toni, che ben si accordano al tentativo di quadratura del cerchio. Vorrei dire tre cose al riguardo:

1) Nel trattare di Guénon in una voce enciclopedica abbiamo di fronte un problema enorme. Certamente tu avrai partecipato (o partecipi ancora) a qualcuna delle innumerevoli liste di discusione o forum dove, una volta o l'altra, è stato tirato in ballo Guénon e avrai visto quale ginepraio di scatena, sempre e comunque. E' nella natura stessa dell'opera di Guénon il portare la spada più che la pace... e allora? Vogliamo fare anche qui su Wikipedia la replica di una delle innumerevoli querelle in nome degli opposti estremismi? Io suggerisco di no. Infatti, cosa differenzia Wikipedia da un qualsiasi forum? Ecco: che solo una versione per volta di una voce può essere "live". E' su questo modello che dobbiamo lavorare, e non come in una tribuna dove le opinioni di tutti possono sovrapporsi senza conseguenze: qui le conseguenze ci sono, ovvero una guerra di editing per la supremazia di una versione a scapito di un'altra.

2) La mia proposta l'ho dunque già fatta. Lasciamo una sezione iniziale dove si elenca ciò che Guénon ha fatto, e mettiamo di seguito le possibili interpretazioni in sezioni diverse, senza sovrascriverle. Credo che in questo modo si renda il migliore servizio enciclopedico a chi vuole farsi un'idea. C'è uno spazio virtualmente indefinito sotto la sezione "La Tradizione e la crisi del mondo moderno in Guénon" (che rappresenta il modo che è dato a me - e altri - di riflettere sull'opera di Guénon): se ci sono altri che vogliono cimentarsi, io non solo ne auspico un'altra, ma molte altre sezioni, ognuna rispettosa della precedente, dove esporre una diversa interpretazione. Non si tratterebbe più, infatti, di un semplice POW (punto di vista), che è vietato in Wikipedia, perché esistono in effetti collettività, e non già singoli individui, a cui è data una diversa visione di questa vicenda, che possono aggiungere in coda la propria visione.

3) Hai fatto un esempio sul quale non sono d'accordo. Tu dici che usare l'espressione "risvegliare un patrimonio" è già unilaterale. Osserva però in che contesto viene usata. La frase completa è questa: "è stato autore di numerosi testi pubblicati con l'intento di risvegliare, specificatamente nel lettore occidentale, la consapevolezza di un patrimonio di conoscenze tradizionali ormai dimenticate". Bene, questo non è un punto di vista di qualcuno, ma quello dell'autore stesso che ripetutamente ha affermato di essere questo il fine della propria opera. Io credo che questa prerogativa (dell'autore di definire le finalità della propria opera) è una cosa che deve essere rispettata, altrimenti siamo scorretti nei suoi confronti. Certo la sua specificazione è migliorabile: mi propongo di fare alcune modifiche per evidenziare in modo più netto tale origine (cercherò una citazione adatta a far parlare l'autore con le proprie parole, così non vi potranno essere più dubbi), se mi date solo un po' di tempo.

Ribadisco la mia volontà di collaborazione, ma non entriamo nella logica delle liste di discussione, almeno per una volta. Questa è la mia proposta. Grazie. --Silvano pesa 18:59, 7 mag 2007 (CEST)Rispondi


Grazie per i chiarimenti. Io non sono mai entrato nelle liste di discussione su Guènon o altri, é una questione di carattere. Avevo letto le opere di Guénon da giovane e me le ricordo ancora bene, per curiosità ho sondato insieme ad altre questa voce e e ho visto le modifiche. Capisco che è una figura importante (in un modo o nell'altro) per quelli che partecipano a queste liste e ambiscono a presentarlo nel modo che a loro sembra obiettivo. Ho voluto solo far presente certi problemi sperando che ritocchi distaccati (senza cercare di far piacere o meno all'autore) possano rendere il testo accettabile da tutti. Poichè sono spesso in viaggio non posso seguire l'evoluzione del dibattito. Auguri, auguri, auguri di buon lavoro. --Antonio Pareto 15:28, 9 mag 2007 (CEST)Rispondi

ipotesi di lavoro modifica

In questo fine settimana ho steso una "ipotesi di lavoro perfettibile". La metto in linea sperando di non essere linciato subito... ;-) Naturalmente, sono graditi commenti, aggiustamenti, arricchimenti, ecc. --Ramsay 02:45, 14 mag 2007 (CEST)Rispondi

Puntualizzo che la frase "in cui l’Autore precisa (nella prima parte dello studio, che può essere considerata come un’introduzione a tutta la sua opera) in quale accezione egli intende alcune tra le nozioni quali «tradizione», «religione», «metafisica», «teologia», «filosofia», «esoterismo», «exoterismo», «realizzazione», ecc.) massimamente frequentate in tutta la sua produzione successiva" ed altri passaggi della pagina sono stati da me tratti da un articolo di Fabrizio Alfieri (di cui, all'epoca delle mie citazioni, erano disponibili alcuni frammenti on-line), ora rielaborato e pubblicato nella rivista Hiram, n. 3/2009. --Ramsay

Ramsay, per ora ho letto il tuo contributo un po' troppo velocemente per entrare nel merito, ma mi sembra un lavoro certamente in linea con quanto andavo auspicando. Grazie. Lo leggerò con più attenzione. --Silvano pesa 08:45, 14 mag 2007 (CEST)Rispondi


L'ultima versione modificata mi sembra più precisa nella forma e più conforme allo spirito dell'opera dell'autore. La preferisco senz'altro alla versione apparsa precedentemente. Queste sono le impressioni che ho avuto dopo una prima e veloce lettura, conto di rileggerla con più calma per approfondire la discussione. Matteo.


L'ultima modifica di questa voce, ad opera di Ramsay, pare apportare ad essa oggettive migliorie, rendendola più adeguata allo svolgimento di un ruolo all' interno di uno strumento quale "Wikipedia, l'enciclopedia libera". Ad una prima lettura, essa sembra, infatti, aver acquisito parecchia organicità, grazie all' aggiunta di diversi paragrafi esplicativi. Il testo - agli occhi di uno come lo scrivente che non si annovera, fortunatamente, tra i "seguaci" di nessuno, né tra gli estimatori acritici di questo autore (René Guénon, appunto)- ha indubbiamente guadagnato in imparzialità, con un'esposizione più equilibrata di alcuni fra gli innumerevoli aspetti che gravitano attorno all'opera del metafisico francese, e con un riferimento alla "ricezione" di essa anche da parte dei vari oppositori. L' elenco delle sue opere è stato precisato. Dunque un giudizio positivo su questa modifica e una speranza che possa mettere radici... Fiorio


Le questioni "nodali" dell'opera di René Guénon sono state evidenziate ed esposte in modo chiaro e ordinato, così da consentire al lettore che ne voglia approfondire la conoscenza di avere delle vere e proprie linee guida. Da migliorare forse la sezione dedicata alla "ricezione" dell'opera, un po' troppo schematica e sbilanciata. Barbara


Anche a me la sezione "ricezione" sembra da espandere, anche se forse sarebbe meglio avere pagine specifiche dei vari sostenitori/denigratori, per non appesantire la pagina di Guénon con le opinioni di questo e quest'altro. Sulla "bibliografia", mah... Chi è documentato sa che i libri "su" Guénon servono solo a sviare l'attenzione del lettore sul contenuto della sua opera, o per fare pettegolezzi o per accentuare questo o quel "passaggio" a proprio uso e consumo, così da poter dire che Guénon non va bene perché era massone (per evitare che lo leggano i cattolici), perché era musulmano (per evitare che lo leggano i massoni),perché era destroide (per evitare che lo leggano i liberali e i moderati), e così via. Basta pensare alla biografia di Chacornac e a come Jean Reyor l'ha influenzata (o meglio, direttamente scritta in alcune parti). Daniele --213.140.6.127 22:24, 20 mag 2007 (CEST)Rispondi


Concordo con l'opinione di Daniele, soprattutto in merito alla bibliografia che recentemente ha fatto capolino come ultima appendice della voce. Giovanni Fiorio


Cristianesimo modifica

Nella sezione "Direttive fondamentali", paragrafo "la realizzazione metafisica", si legge che «l’aspetto esoterico [...] nella tradizione cristiana sono stati [sic] l’ermetismo e la cavalleria medievali».

Credo che bisognerebbe cambiare la dicitura "tradizione cristiana " in: "tradizione cattolica".

Secondariamente credo che bisognerebbe dire, in maniera più chiara, che ermetismo e cavalleria sono stati "fra le espressioni di un esoterismo che prendeva come base la religione cattolica" o " due tipiche manifestazioni dell'aspetto interiore del cattolicesimo" o utilizzare espressioni analoghe, senza indurre il lettore a credere che con l'ermetismo e la cavalleria si possa identificare l'aspetto esoterico del cattolicesimo nel suo complesso. Guénon sostiene infatti a più riprese che in seno al cattolicesimo, per non parlare del cristianesimo in generale, avesse dovuto esserci qualcosa d'altro, e specificamente qualcosa che si riferisse ai cosiddetti "grandi misteri". Parla inoltre di "iniziazione nella sua forma cristica" (in uno dei suoi studi sull'esoterismo cristiano, mi pare) e sostiene che essa continuò ad essere accessibile per coloro che erano qualificati anche dopo che i Sacramenti (che ne costituivano il veicolo) cominciarono ad essere amministrati exotericamente, cosa che avvenne in un epoca che precede di alcuni secoli la nascita di ciò che comunemente va sotto il nome di "cavalleria" e l'espressione tipicamente occidentale (ad uso dei cattolici, in lingua latina) dell'ermetismo. Riguardo a quest'ultimo: nei suoi studi sull'ermetismo Guénon sostiene che esso costituisce un aspetto particolare della Tradizione, aspetto che riguarda specialmente la cosmologia, e che ha la peculiarità di essere stato "adottato" dai cristiani (non solo cattolici, aggiungo pesrsonalmente questa precisazione) ma anche dai musulmani (i quali avrebbero funto anche da tramite in questo processo di "adozione"). Esso costituirebbe una parte della forma tradizionale propria del popolo egizio passata al cristianesimo nella forma che assunse in epoca ellenistica. Si potrebbe trovare un luogo per effettuare questo chiarimento? Mi pare che in assenza di questo chiarimento, il riferimento all'ermetismo sia piuttosto infelice per chiarire i rapporti tra esoterismo e exoterismo.

In terzo luogo suppongo che il riferimento al cristianesimo in generale si possa conservare accanto a quello al cattolicesimo, magari facendo allusione al ruolo che Guénon sostiene che il nestorianesimo abbia rivestito durante un certo periodo di tempo, ruolo di "copertura" del centro supremo della tradizione, o facendo menzione del riconoscimento, da parte di Guénon, del valore iniziatico dell'esicasmo in seno al cristianesimo denominato "ortodosso". Forse l'esicasmo è l'esempio più immediato e più comprensibile di "esoterismo cristiano" per il lettore medio.

Spero di essere stato utile --Alduccio86 (msg) 16:48, 17 apr 2009 (CEST)Rispondi

Attenzione modifica

Voce molto bella, ma attenzione agli strafalcioni. All'inizio di un paragrafo campeggiava un fulgido "da egli stesso fondata" (un vero orrore di grammatica). Forse andrebbe un po' limata. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.3.137.45 (discussioni · contributi). A 21:42, il 8 lug 2009.

L'orrore e l'errore ! Grazie, --Wikinade (msg) 09:49, 10 lug 2009 (CEST)Rispondi

Martin Lings perennealista? modifica

Mi risulta che il perennealismo sia quasi esclusiva di Frithjof Schuon e dei suoi allievi (quindi al limite di Titus Burckhardt) e non di Lings, dal momento che quest'ultimo ha da sempre aderito al sufismo tradizionale. Se non ricevo obiezioni, vedo di cambiare la posizione di Lings (lo farei fra qualche giorno, in attesa di conferme/smentite) --Lependu (msg) 09:19, 27 ott 2009 (CET)Rispondi

Parzialità del testo modifica

Ho provato ad eliminare le parti contese, con affermazioni giustificabili solo per chi ha una conoscenza approfondita della questione e apparentemente almeno non neutrali. Ho cercato di eliminare le frasi contestate, e riportare quanto riferito a J. Reyor nei termini previsti da quella sezione. Il mio tentativo è stato quello di mettere in evidenza chi afferma e perchè, con un paio di casi esemplificativi, J. Reyor stia tra gli oppositori/mistificatori dell'opera di Guenon. L'ho fatto tramite una nota abbondante. Se qualcuno migliora ulteriormente l'approccio gliene sarei grato. Nel frattempo si potrà eliminare l'avviso di "Non neutralità" che mi sta qua visto che non riesco a trovare nessun neo nella sostanza del testo (non c'era neanche prima IMHO, ma poteva apparire così). O quali parti sono ancora "non neutrali"?--ZBlobXxX (msg) 12:00, 24 nov 2010 (CET)Rispondi

E' stato tolto cinque minuti prima di questo tuo intervento. Ricordati di firmare i tuoi interventi in pagina di discussione. --Xinstalker (msg) 12:45, 24 nov 2010 (CET)Rispondi

Eco? modifica

Credo che le opinioni di un personaggio dello "spessore" di Eco, così come del resto di certa élite intellettuale italiana, completamente avulsi dalle tematiche qui trattate, non meritino menzione in voci come questa.--193.204.248.176 (msg) 10:10, 24 gen 2017 (CET)Rispondi

Credo che il peso nella pagina dedicato all'opinione di Eco (e degli altri esponenti dell'élite intellettuale italiana) sia ragionevole, non vedo motivo di eliminarlo. --Lependu (msg) 10:30, 24 gen 2017 (CET)Rispondi
Chiaramente per "intellettuale" intendevo "intellettual-oide", pallida imitazione della vera intelligenza. In altri termini, il passato Eco non ci azzecca proprio niente con il tipo di sapere di cui tratta Guénon. Lo si usi per la letteratura romanzesca.--193.204.248.176 (msg) 13:02, 24 gen 2017 (CET)Rispondi

Guénon convertito? modifica

Considerando quello che - non io e non voi, ma - lo stesso René Guénon ha scritto a più riprese, sia nella sua opera pubblica sia nella corrispondenza privata, nei confronti di "conversioni" e di "convertiti", non vedo il motivo per cui non si riesca ad eliminare nel cappello introduttivo l'inciso in cui si afferma (citando Pallavicini) che l'Autore si sia "convertito all'Islam".

Non si tratta di un giudizio di valore mio o di altri compilatori di Wikipedia, ma - che piaccia o meno - la posizione di René Guénon sull'argomento è esplicita e dev'essere rispettata. In particolare nell'articolo «A proposito di conversioni», R. Guénon scrive: «[...] in definitiva "colui che converte" e "colui che si fa convertire" danno prova di un’identica incomprensione del senso profondo delle loro tradizioni, e i loro rispettivi atteggiamenti dimostrano in modo lampante che il loro orizzonte intellettuale è limitato all’exoterismo più esclusivo», aggiungendo che «In fondo si può dire che i "convertiti" sono poco interessanti, almeno per chi consideri le cose fuori da ogni partito preso d’esclusivismo exoterico e non abbia alcun interesse per lo studio di certe "curiosità" psicologiche; per quanto ci riguarda preferiamo certamente non aver troppo a che fare con loro». E concludendo infine: «In linea generale si può dire che chiunque abbia coscienza dell’unità delle tradizioni, sia per semplice comprensione teorica, sia ed a maggior ragione per realizzazione effettiva, è necessariamente, e per questo solo fatto, "inconvertibile" a checchessia; egli è anzi il solo che lo sia veramente, poiché gli altri potranno sempre, a questo riguardo, essere più o meno alla mercé di circostanze contingenti. Non si denuncerà mai abbastanza energicamente l’equivoco che induce certuni a parlare di "conversioni" quando di esse non v’è la minima traccia: è necessario tagliar corto alle troppe sciocchezze di questo genere che circolano nel mondo profano, sotto le quali, molto spesso, non è difficile indovinare intenzioni nettamente ostili a tutto quanto deriva dall’esoterismo».

Ritengo wikipedia si rivolga al lettore generalista, per cui esiste (quasi) esclusivamente il punto di vista exoterico. Ergo, il termine convertito é tutt'altro che fuori luogo. --Lependu (msg) 12:32, 28 set 2017 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina René Guénon. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:20, 29 lug 2019 (CEST)Rispondi

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