Discussione:Rete filoviaria di Trieste

Ultimo commento: 9 anni fa, lasciato da Ale Sasso in merito all'argomento VEICOLI

Infrastrutture modifica

Chiedo gentilmente all'IP che oggi ha inserito un interessante paragrafo di riscriverlo attenendosi alle regole sulle citazioni e all'ortografia della lingua italiana (punteggiatura, soprattutto): avrei voluto aggiustare il testo ma purtroppo i riferimenti non erano puntuali e troppi risultavano gli errori. Credo che con le due fonti sotto mano e un po' di pazienza non gli sarà impossibile, utilizzando il testo comunque recuperabile dalla cronologia, fare il lavoro in pochi minuti. Grazie in anticipo.--Ale Sasso (msg) 17:46, 17 feb 2015 (CET)Rispondi

In uno spirito di collaborazione,chiedo al signor Ale Sasso di correggere i miei eventuali errori di compilazione(sono poco pratico di computer e di regole wikipediane,essendo laureato e specializzato in campo medico,e senza dottorato di ricerca in tematiche di trasporto). Se cerco di scrivere sui filobus,specialmente quelli di Trieste,lo faccio solo per passione,e perchè mi ricordano un periodo della mia infanzia,non per sfoggio di saccenza.

Finalmente una risposta, dopo mesi di write-only. Come ti ho già scritto, correggerei volentieri i tuoi errori (molti dei quali di sintassi e dunque non legati a una specifica conoscenza del settore) ma per farlo occorre che tu mi segnali i riferimenti puntali alle fonti che hai utilizzato, non basta indicarle (e per farlo basta seguire le istruzioni). Lodevole la passione, che peraltro ci accomuna, ma senza un minimol di basi, lasciamelo dire, si rischia facilmente di inserire qualche errore: come ti ho indicato da settimane nella tua talk ti aiuto più che volentieri. Ma aiutami ad aiutarti.--Ale Sasso (msg) 17:40, 18 feb 2015 (CET)Rispondi

Desidero precisare che il periodo di "write-only" era dovuto al fatto di non sapere come rispondere ai vari messaggi-osservazioni scrittimi;ho scoperto incidentalmente come rispondere utilizzando la procedura "modifica wikitesto" nell'ambito di "Modifica di Discussione. Alcuni errori di ortografia sono legati alla fretta nella battitura(nella mia professione,l'uso del computer è secondario al rapporto clinico ed umano col paziente. Inoltre Wikipedia usa un suo personale "linguaggio ortografico" che assai poco conosco,e che mi induce in errori (es.:come scrivere le note di riferimento bibliografico). In particolare,le notizie sull'infrastruttua della rete filoviaria triestina le ho trovate parte nel libro di Roberto Carmeli(recentemente scomparso,e che purtroppo non ho potuto conoscere di persona,pur essendo accumunati dalla passione per i filobus triestini su cui ho avuto la fortuna di viaggiare da piccolo),parte sul fascicolo estratto dalla rivista edita dal T.IB.B,e parte da precisazioni fornitemi dall'amico Ing. Dario Cafagna,esperto cionoscitore dei trasporti pubblici triestini. In attesa di Suo gentile riscontro,porgo cordiali saluti

Premessa metodologica: qui ci si dà del tu, come d'uso su internet, e ci si firma, utilizzando l'apposito tasto in alto a sinistra (il terzo dopo la "G" e la "C"; soprattutto è buona norma, sia interagendo su un pc che operando qualunque altra attività umana, prendersi un po' di tempo per studiare le regole, le norme, il funzionamento del mondo cui ci si approccia. Così come prima di operare su un paziente si studiano prima i rudimenti di anatomia, biologia, medicina, eccetera, tanto per capirci. Analogamente, è bene non avere fretta quando si redige un testo, soprattutto se pubblicato su un'enciclopedia: le emergenze sono solo al pronto soccorso, qui siamo fra amici in un ambiente rilassato e possiamo permetterci di scrivere, rileggere, vedere l'anteprima di ciò che produciamo, perfezionarlo e, solo una volta soddisfatti, pubblicarlo. Detto ciò ti ringrazio per aver accennato alle fonti, ma non basta: occorre che tu mi indichi gli estremi esatti delle due pubblicazioni cui fai qui riferimento (editore, anno di pubblicazione, insomma qualche cosa, poi magari cerco io su internet o in biblioteca). la testimonianza di un amico invece, per quanto "esperto", non ha qui valore e non può essere utilizzata. Spero che altro contributore del luogo, [@ C049610], di sicura competenza, ci legga qui e abbia voglia/possibilità di intervenire per completare il quadro. Ti chiedo dunque ancora un piccolo sforzo: prova a scrivere qui, non nella voce, la porzione di testo che vorresti recuperare, così da individuare (e correggere) assieme i passaggi che si possono correlare a ciascuna delle due fonti citate.--Ale Sasso (msg) 18:07, 20 feb 2015 (CET)Rispondi

rete filoviaria di trieste modifica

Non riesco a capire bene il merito del problema; se si tratta di inserire i dati che ho trovato nella cronologia della voce in oggetto (rete aerea, sottostazioni, ecc.), li trovo complessivamente corretti (con qualche piccola imprecisione: ad es. Aquila invece di Aquilinia); sorvolerei invece sugli aspetti dialettali e folkloristici che non trovo adatti ad una voce enciclopedica. A.Niccoli

Ciao Ale. No, il problema è che tali dati devono trovare corrispondenza puntuale con le note a pie' di pagina, che inserirei volentieri anche io se conoscessi gli estremi delle pubblicazioni utilizzate e sapessi a ciascuna delle quali i singoli periodi sono riferiti.--Ale Sasso (msg) 16:27, 22 feb 2015 (CET)Rispondi

Infrastruttura modifica

In riferimento ai dati riportati,preciso. Dal libro di Roberto Carmeli " Trieste in filovia" edizione 1995 della Danubio editore (editore poi fallito,e,quindi,edizione esaurita ho tratto la lunghezza della rete,il numero di pali,scambi,gironi e numero sottostazioni(esiste discordanza sul nome della SSE di Via Aquila,nella frazione Aquilinia del comune di Muggia) Dall'estratto della pubblicazione del TIBB sulla rete filoviaria della cittaà di Trieste ho tratto i dati suille caratteristiche delle SSE.(dati coincidenti,nel valore della potenza massima,col libro di Carmeli) La questione del tram 2,del trolley e del pantografo ecc nella galleria Sandrinelli l'ho tratto dalla relazione dell'ing. dario Cafagna riportata già nelle note riferite alla storia della Rete filoviaria,note che ho potuto ampliare tramite corrispondenza con l'ing. Cafagna. La particolarità del termine "filovia" nella parlata comune anzichè del termine "filobus" è citata nella prefazione fdel citato libro di R.Carmeli,oltre che nel mio personale ricordo,essendo triestino di nascita ed ascendenza,era ed è una paricolarità che mi sembrava interessante citare nel contesto;al contrario usare il termine tram anzichè tramvia non è certo una particolarità giuliana(triestina). E per l'amore che provo per la mia città che mi piacerebbe poter inserire anche le caratteristiche dei filobus (es;l'acceleratore del TIBB era a funzionamento "a pendolo" e non elettropneumatico,l'interasse dei due filobus FIAT 672 erra più corto,pur con carrozzeria ed equipaggiamento elettrico comune agli AF Stanga...così come la descrizione dei percorsi potrebbe essere ampliata (vedi sito ed home della APT Trieste trasporti.) L'essere però "annullato" se non rispetto il wikipedia -linguaggio (basterebbe "correggermi",non mi offenderei di sicuro,non essendo permaloso)ha spento molti dei miei iniziali entusiasmi da neofita;oltre tutto,l'"impaginazione" attuale (tabelle sovrapposte allo scritto,e sfalzate rispetto all'intestazione del capitolo,non rendono di certo giustizia all'argomento. Cordialmente--88.51.232.77 (msg) 13:45, 23 feb 2015 (CET)Roberto P.Rispondi

Come ti ho più volte scritto nella tua pagina di discussione, con cortesi messaggi cui mai hai risposto, gli annullamenti sono interventi esclusivamente tecnici legati non a cancellare il contenuto da te inserito (che infatti permane leggibile nella cronologia) ma a correggerlo e completarlo con le idonee fonti. Ora possiamo lavorarci assieme sempre che tu ci aiuti ad citare in maniera completa le pubblicazioni da te descritte. A margine: bene la passione, ma dobbiamo anche costruire voci dai contenuti di effettivo interesse per i più, per cui cerchiamo (assieme, ovviamente) di capire quali dettagli inserire e quali invece lasciare per approfondimento alla citata bibliografia. Le voci di enciclopedia si scrivono così.--Ale Sasso (msg) 14:22, 23 feb 2015 (CET)Rispondi

INFRASTRUTTURA modifica

vediamo se questa volta "azzecco" il testo:

Infrastrutture modifica

La rete aerea bifilare raggiunse nel 1961 la sua massima estensione, con circa 80 km di bifilare sotto i quali operavano dieci linee urbane (numerate 1, 5, 10, 11, 15, 16, 17, 18, 19 e 21) e quella extraurbana (linea 20); erano inoltre presenti collegamenti di servizio fra i depositi filoviari di S.Saba e del Broletto e le linee filoviarie, nonché alcuni cappi di ritorno per servizi limitati e accostamenti di servizio costituiti da tratti di linea non collegati da scambi, per accedere ai quali le aste di captazione dovevano essere posizionate manualmente[1].

La rete aerea era sostenuta da millenovecentotrentacinque pali, parte dei quali in cemento armato[1].

Erano presenti quarantuno scambi automatici, comandati dal conducente del filobus tramite un comando a distanza "a lancio di corrente", e novantasette fra scambi tallonabili e scambi ad azionamento manuale, uno dei quali posto all'inizio della galleria Sandrinelli, che conduceva al deposito del Broletto[1].

La linea bifilare in città era del tipo a sospensione trasversale con i conduttori elettrici in rame isolati mediante isolatori a porcellana inglobati in strutture metalliche sospesi mediante cavi di ammarraggio in acciaio ancorati alle facciate dei palazzi prospicenti la via o ai pali di sostegno, a loro volta isolati da elementi in porcellana[1].

Nei tratti di più recente costruzione la sospensione era con mensole sospese a pali in ferro (talora posati nello spartitraffico come attuato per le linee 19 e 20) e conduttori sostenuti da pendini ed isolatori tramite sospensione elastica del costruttore Kummler & Matter[1].

Nei tratti a sospensione trasversale la lunghezza media delle campate era di circa 25 metri mentre nei tratti a sospensione elastica la lunghezza media delle campate era di 35 metri; particolare attenzione era stata posta nella tesatura del bifilare,in considerazione della presenza del vento di Bora, con raffiche di oltre 130 km/ora[2].

I due conduttori elettrici del bifilare erano distanti fra loro circa 60 cm e la loro altezza da terra era di 6 metri, ridotta nei sottopassi e nelle gallerie; erano presenti sezionamenti elettrici e collegamenti equipotenziali (talora comuni al filo di contatto della rete tramviaria) per ridurre le cadute di tensione[1].

L'alimentazione elettrica della rete filotranviaria era fornita da sei sottostazioni elettriche con una potenza complessiva di 12.800 kW alla tensione nominale di 600 volt in corrente continua[1][2].

Le sottostazioni di via dei Gelsomini, via Stoppani, viale Ippodromo, del deposito del Broletto e di via Aquila erano alimentate a corrente alternata trifase a 26 kV, mentre quella di via Flavia era alimentata a 10,5 kV. La maggior parte dei gruppi mutatori, realizzati con raddrizzatori a vapori di mercurio a 6 o 12 anodi con raffreddamento ad acqua o aria soffiata, erano forniti dal TIBB[2].

La sottostazione di via Aquila (località Aquilinia del comune di Muggia), trovandosi sullo sbalzo di estremità della linea 20 Trieste-Muggia, era stata progettata e costruita totalmente automatica ed impresenziata e risultava telecomandabile da quella di via Flavia; era dotata di tre mutatori da 300 kW ad inserzione programmata e ciclica secondo un orario prestabilito ed aveva due linee partenti automatiche e protette da cortocircuiti con riarmo automatico in sicurezza[2].

  1. ^ a b c d e f g Roberto Carmeli, Trieste in filovia, Danubio, Trieste, 1995.
  2. ^ a b c d C. Alfisi, Lo sviluppo delle filovie nella città di Trieste, in Rassegna tecnica della Tecnomasio Italiano Brown Boveri n. 4, Ottobre-Dicembre 1955.

Bibliografia: (1) capitolo riguardante esercizio filoviario dal libro "Trieste in filovia" di Roberto Carmeli,editore Danubio,Trieste,1995 (2) "Lo sviluppo delle filovie nella città di Trieste" di C. Alfisi estratto dalla rivista "Rassegna tecnica della Tecnomasio Italiano Brown Boveri" n° 4 Ott.-Dic.1955 (3) relazione al Collegio degli Igegneri di Trieste dell'ing. Dario Cafagna sulla Storia dei Trasporti Pubblici a Trieste,già citata come URP in saltra parte della voce. Sperando bene..........Roberto --Tramway53 (msg) 13:19, 24 feb 2015 (CET)RobertoRispondi

Possiamo lavorarci. Domando scusa ma impegni lavorativi contingenti mi impediscono di stare su WP per più di qualche minuto saltuariamente. Adesso sarebbe da strutturare il testo in paragrafi (EDIT: fatto), aggiustare sintassi e punteggiatura e trasformare la bibliografia in note a pie' di pagina. Personalmente scorcerei anche qualcosina, ma è un problema secondario.--Ale Sasso (msg) 17:45, 24 feb 2015 (CET)Rispondi
Modificato anche primo paragrafo.--Ale Sasso (msg) 17:49, 24 feb 2015 (CET)Rispondi

Caro Ale, grazie per la cortese attenzione,ti lascio " carta bianca" volentieri;quando ritieni pronta la stesura,puoi "passarla" tu stesso dalla "discussione" alla "voce" su Wikipedia? Grazie ancora e buona giornata --Tramway53 (msg) 15:09, 25 feb 2015 (CET)Rispondi

Ecco fatto. Chiedo scusa se ci ho messo un po'. Ovviamente tutto è migliorabile ma così com'è a me la sezione piace. Grazie per le preziose informazioni.--Ale Sasso (msg) 18:33, 25 feb 2015 (CET)Rispondi

Grazie Alessandro per l'ottimo lavoro;vorresti aiutarmi ancora,se approfondissi l'argomento 2mezzi2,coiè spiegare le caratteristiche tecniche dei vari tipi di filobus? se sei d'accordo,potrei scrivere la bozza nella "discussione",tu correggerla e poi "pubblicarla". Per le foto dei mezzi,ce ne sono sia sul sito ATP Trieste che su internet;come si potrebbe fare per allegarle alla voce rete Filoviaria? infine,come è possibile mandarti un messaggio personale? grazie ancora e buona giornata. (PS):come è possibile ripristinare l'allineamento fra tabelle e testo scritto (se vai su cronologia,prima c'erano versioni con le tabelle allineate,e 2sotto "l'intestazione.vedi se puoi fare qualcosa(x me i filobus di trieste sono un "fatto affettivo"a cui tengo molto;grazie--Tramway53 (msg) 10:49, 26 feb 2015 (CET)Rispondi

Per quanto riguarda i mezzi, più che una descrizione dettagliata di quelli in servizio a Trieste credo sarebbe opportuno rimandare mediante appositi wikilink alle pagine relative ai singoli modelli, visto che i filobus erano comunque prodotti semi-industriali. Se poi queste voci non esistono e abbiamo idoneo materiale possiamo sempre scriverle noi. Circa le foto la faccenda è più spessa, potendo noi utilizzare solo quelle con idonea licenza e dunque prive di copyright. Se poi la passione fosse tanta c'è sempre la possibilità di contattare un noto fotografo mio concittadino che fotografò (ad eccezione di due) tutti gli esemplari circolanti in Italia... Sulle tabelle non saprei che dirti: confesso di non aver capito la domanda. Infine, per contattarmi (e mi farà senz'altro piacere discutere non te) al momento ti rimando alla possibilità di inviarmi un messaggio via mail utilizzando l'apposita opzione nella menù di sinistra, non potendosi qui scrivere informazioni personali. Tuttavia chi mi cerca (su internet come nella realtà) mi trova...--Ale Sasso (msg) 12:14, 26 feb 2015 (CET)Rispondi

VEICOLI modifica

in totale a Trieste prestarono servizio in totale 84 filobus (a Trieste, per usanza dialettale, chiamati "filovia")di cui 26 a due assi e 58 a tre assi,ma contemporaneamente solo 79,in quanto le prime cinque unità(numeri aziendali ACEGAT 601-605)furono ritirate dal servizio prima della consegna nel 1956 degli ultimi arrivi(numeri aziendali 754-758)(*)

VEICOLI A 2 ASSI

numero aziendale/telaio/carrozzeria/equipagg. elettrico/HP CV KW/peso a vuoto/posti seduti(^)+ in piedi/demoliti/linee di normale utilizzo ^: compresi conducente e bigliettaio) -601-605;Officine Meccaniche;Miani Silvestri;non precisato/ /t.8,2/23+60/demoliti nel 1952/utilizzati linea 15 e 16;deposito del Broletto,Note:disposizione sedili in legno affiancati ed addossati alle pareti. -606-610;(1938)Alfa Romeo A.F.85;Macchi;Marelli con avviatore elettropneumatico),HP 120/t.:8,2;28+50;demoliti nel 1968,utilizzati sulla linea 18,disposizione sedili come sopra,ma di un tipo più anatomico -611-620;(1941)Alfa Romeo A.F.800;Garavini;Marelli con avviatore elettropneumatico a contattori;HP 125;22+50,t.:7,8 ; demoliti nel 1969 nel deposito di S.Giovanni,utilizzati sulle linee 15 e 16,( dopo il 1952 anche in sosituzione dei 601-605). -621-626; (1952)Alfa Romeo A.F. 900;C.R.D.A.=Cantieri riuniti Dell' Adriatico di Monfalcone;T.I.B.B.=Tecnomaio italiano Brown boveri,con avviatore " a pendolo";HP.156,pesp t.7,8;posti20+67;lungh. m.10,320 largh. m.2,500 vel. max.60 km\h,utilizzati prevalentemente sulla linea 17 venduti all' A.T.A.C.S. di Salerno nel 1972 e li demoliti negli anni '8o. Note:originariamente progettati per l'utilizzo sulla linea 20 (intercomunale per Muggia) con al traino un rimorchio,progettato, ma mai realizzato.

Per caso l'inserimento vale come richiesta di aiutarti a riscriverlo in italiano corrente e usarlo per integrare la voce?--Ale Sasso (msg) 15:58, 26 mar 2015 (CET)Rispondi

In totale a Trieste prestarono servizio in totale ottantaquattro filobus, di cui ventisei a due assi e cinquantotto a tre assi; le prime cinque unità (numeri aziendali ACEGAT 601-605) furono ritirate dal servizio prima della consegna nel 1956 degli ultimi arrivi (numeri aziendali 754-758). Erano colorati con due tonalità di verde,la fascia più chiara comprendeva i finestrini laterali e posteriori,ed il parabrezza(colorazione "ministeriale);gli esemplari dal 601 al 610 e dal 701 al 707 presentavano la fascia chiara frontale a V, a vertice in basso. Le porte erano ad ante ripieghevoli, "a soffietto",in legno colorato "al naturale";dotate di finestrini ad "oblò allungato,erano azionate pneumaticamente. Erano tutti sprovvisti di servosterzo e di possibilità di marcia autonoma;non dotati di aria condizionata,avevano finestrini a "scorrimento verticale a scatti". Avevano tutti due posti di servizio (conducente e bigliettaio,addetto ache alla manovra delle aste)

VEICOLI A 2 ASSI (numeri aziendali 6.. )

A trazione posteriore,con ruote motrici "gemellate".

Dal 601 al 620 erano a guida centrale,mentre i 621-626 erano con guida a destra. Sono elencati in ordine del numero aziendale. -601-605;costruiti nel 1930 con telaio Officine Meccaniche e carrozzeria Miani e Sivestri;equipaggiamento elettrico,potenza CV,peso a vuoto: non specificati;posti totali:23+60;utilizzati sulle linee 15 e 16,furono parzialmente modificati nei frontali nel dopoguerra,e demoliti nel 1952.[ Note:disposizione sedili in legno affiancati ed addossati alle pareti.] -606-610;costruiti nel 1938 su telaio Alfa Romeo A.F.85 con carrozzeria Macchi; equipaggiamento Marelli con avviatore elettropneumatico e potenza di CV 120;peso a vuoto tonn.:8,2; posti totali: 28+50;demoliti nel 1968 dopo essere stati utilizzati prevalentemente sulla linea 18. [ Note:disposizione dei sedili come sopra,ma di un tipo più anatomico;la 607 durante una corsa bis sulla linea 20,verso Muggia,si rovesciò in mare a seguito dello scoppio del pneumatico anteriore destro) -611-620; costruiti nel 1941 su telaio Alfa Romeo A.F.800 con carrozzeria Garavini; equipaggiamento elettrico Marelli con avviatore elettropneumatico a contattori e potenza di CV 125; posti totali:22+50; peso a vuoto :tonn.7,8 ; demoliti nel 1969 nel deposito di S.Giovanni, dopo essere stati utilizzati prevalentemente sulle linee 15 e 16 (cd "linee dei Colli"). -621-626; costruiti nel 1952 su telaio Alfa Romeo A.F. 900 con carrozzeria C.R.D.A.(Cantieri Riuniti Dell' Adriatico, a Monfalcone prov. di Gorizia); equipaggiamento elettrico fornito dal T.I.B.B.(=Tecnomasio Italiano Brown Boveri di Milano),con avviatore " a pendolo" e potenza di CV.156/KW 125;peso a vuoto: tonn.7,8; posti totali:20+67; erano lunghi m.10,320 e larghi m.2,500;velocità massima a vuoto:60 km\h,. [ Nota:la guida era a destra,ed i sedili,di legno, erano disposti 2+1 a correre, eccetto sui passaruote dove erano affiancati ed addossati alle pareti). Utilizzati prevalentemente sulla linea 17 ,vennero venduti all' A.T.A.C.S. di Salerno nel 1972 e li demoliti negli anni '8o.[ Note:originariamente erano stati progettati per l'utilizzo sulla linea 20 (intercomunale per Muggia) con al traino un rimorchio, e per questo motivo avevano analoga potenza dei coevi filobus a tre assi; i rimorchi restarono allo stato di solo progetto e mai realizzati.]

Ok, ho integrato la sezione inserendo unicamente la frase di introduzione della tabella: va bene così?--Ale Sasso (msg) 16:21, 28 mar 2015 (CET)Rispondi

Grazie Alesandro,la mia era infatti una richiesta di "aiuto" da un "inbranato" di computer. Ora aggiungo la parte riguardante i filobus a 3 assi.

VEICOLI A TRE ASSI

Erano a trazione sui due assi posteriori,con giunto cardanico fra i due differenziali; erano tutti a sei ruote (4 x 6);tranne i 701-705,che erano ancora a guida centrale,tutti gli altri erano con guida a destra. Avevano due porte pneumatiche a doppio battente a "soffietto;erano sprovvisti di servosterzo e marcia autonoma. La carrozzeria era dipinta con due tonalità di verde ("ministeriali"),con la fascia più chiara all'altezza dei finestrini e parabrezza e,solo per i 701-707,terminante anteriormente con una "V" a vertice inferiore. Solo elencati in ordine di numero aziendale. -701-707; costruti nel 1949 su telaio Alfa Romeo 140 AF e carrozzeria SIAI MARCHETTI (caratterizzata dalle fianchate con "lamiera ondulata");equipaggiamento elettrico MARELLI e potenzaCV 125,con avviamento elettropneumatico; peso a vuoto: tonn. :posti totali:28+75 ,sedili in legno disposti 2+1 a correre,eccetto che sui passaruote,dove erano disposti affiancati ed appoggiati alle pareti;la guida era ancora centrale. Giunsero a Trieste quando la città era sotto amministrazione Militare Alleata (T.L.T.)e vennero acquistati col contributo Militare Alleato. Utilizzati prewvalentemente sulla linea 5 (Roiano-Pzza. Perugino) prevalentemente pianeggiante,vennero accantonati nel 1968 e sostituiti dagli "Stanga" e "CRDA" liberatisi dalla soppressione delle linee 1 e 10.[NOTA:per le fiancate ricoperte da lamiere ondulate,furono soprannominati dai triestini i "rolè",cioè le "tapparelle"]. -708-709: costruiti nel 1950 su telaio FIAT 672F/212, e con carrozzeria STANGA (di Padova);l'equipaggiamento elettrico era T.I.B.B.,con avviatore "a pendolo" e contattori;le caratteristiche tecniche erano analoghe ai coevi filobus Alfa Romeo dell'ACEGAT (serie -710-727 e728-758) da cui differivano per un interasse lievemente più corto ed un rapporto di trasmissione lievemente più "lungo".

Utlizzati "promiscuamente " con i SIAI Marchetti sulla linea 5, anche se avevano prestazioni migliori,furono anch'essi ritirati dal servizio nel 1968,e successivamente demoliti presso il deposito Margherita.

-710-727;( tot.:18 mezzi); costruiti fra il 1951 -1952 su telaio Alfa Romeo 140 AF e con carrozzeria STANGA di Padova, avevano equipaggiamento elettrico T.I.B.B. con avviatore "a pendolo" e contattori,potenza HP 156/KW 125,posti totali 101(26+75)vel. max a pieno carico: Km 54/h. Erano lunghi m.12, larghi m.2,5, pesavano a vuoto t.11;l' interasse era di m. ........,Il rapporto di trasmissione era ....,.[ NOTE:colorati anch'essi in due tonalità di verde,si riconoscevano dai "C.R.D.A."per l'assenza del "fascione" in verde chiaro sotto il parabrezza,e per la diversa fanaleria frontale. Erano utilizzate promiscuamente con i "C.R.D.A." sulle linee 1-10-11-19-20-21 e, dal 1970, anche sulla linea 5,in sostituzione dei 701-709. Tranne la 725, ceduta a Salerno,le altre "filovie" vennero demolite a Trieste (la 711 ritirata nel 1970,la 714,715,722.724,727 nel 1975 ed le restanti nel 1976,)dopo esserre state utilizzate come "treni"(corse) bis mattutine sulla linea 19. -728-758;(tot.:31 mezzi) costruiti fra il 1952 ed il 1956 su telaio Alfa Romeo 140 AF e con carrozzeria C.R.D.A. di Monfalcone;caratteristiche tecniche(misure,posti totali,peso ecct) ed equipaggiamento elettrico(T.I.B.B.) uguali agli" Stanga". Esteticamente colorati in due tonalità di verde,subirono modifiche più visibili ai frontali,con modifiche alla fanaleria(probabilmente per adeguarla alle nuove norme del codice stradale.[ NOTE.:gli ultimi avevano sedili leggermente imbottiti,poi anch'essi come tutti gli altri sodtituiti da quelli in formica) Furono gli ultimi filobus arrivati a Trieste((755-758 arrivarono nel 1956,);18 mezzi furono venduti a Salerno nel 1973, e li utilizzati fino agli anni '80 e poi demoliti in loco. Di quelli rimasti a Trieste parte furono demoliti parte nel 1973,parte nel 1975-1976 dopo essere stati usati saltuariamente nelle corse bis mattutine sulla linea 19.

Perdona ma così il testo è illeggibile anche per me. Per cortesia, riesci a ridurlo sintetizzando e utilizzando correttamente i punti elenco, che si ottengono inserendo un asterisco all'inizio di ciascun elemento puntato? Non importa comunque entrare nel dettagli su quali linee le vetture erano in servizio o di dove fossero i fanali: scriviamo per il grande pubblico, la maggior parte dei dettagli non sono enciclopedici.--Ale Sasso (msg) 18:25, 30 mar 2015 (CEST)Rispondi

Ciao Alessandro,hai ragione;il mio attualmente era solo un "abbozzo" di testo. Provo a riformularlo più sintetico.,ripartendo dall'inizio.. Ti prego di correggerlo come ritieni più congruo,e,se puoi,ti prego di inerirlo in "veste definitiva",nella voce di Wikipedia "Rete filoviaria di Trieste". Le note bibliografiche di riferimento sono quelle già citate (nota personale:purtroppo esistono poche pubblicazioni sull'argomento.......)e sono: Trieste in filovia. Di Roberto Carmeli Casa Editrice danubio (pubblicazione esaurita ed editore fallito);relazione dell'Ing. Dario Cafagna al Collegio degli Ingegnieri di Trieste; Rivista di Tecnica del 1954 edita dal T.I.B.B sulla rete filoviaria di Trieste (in particolare per quanto riguarda le caratteristiche tecniche dell'equipaggiamento elettrico,in quanto da esso fornito,e cioè quanto riguarda l'avviamento a pendolo,i gradi di frenatura ecct)

Ecco, tu ora rileggi il testo e dimmi se un mattone simile è intelleggibile... devi usare i punti elenco, come ti ho spiegato. Detto ciò, lascerei perdere i dettagli costruttivi dei filobus Marelli (lo so cosa sono, che tu ci creda o no possedevo numerosi filobus) perché propri di questo modello, non dei filobus Triestini. Parola d'ordine: sintetizzare.--Ale Sasso (msg) 00:14, 1 apr 2015 (CEST)Rispondi
Perdona ma anche a valle delle modifiche mi risulta davvero ostico procedere. Facciamo così: c'è qualche informazione che vorresti aggiungere oltre a quelle che sono nella tabella presente nella voce? Tieni conto che di dove i veicoli furono demoliti, dell'imbottitura dei sedili, delle modifiche alla fanaleria non stiamo a dare conto in quanto dettagli non enciclopedici. Fai ancora questo sforzo di sintesi, per cortesia.--Ale Sasso (msg) 00:08, 5 apr 2015 (CEST)Rispondi

Caro Ale sulle caratteristiche tecniche non avrei altro da aggiungere,la estrema sintesi di quanto ho scritto l'avevo già aggiunta circa un anno fa nella tabella dei mezzi,tabella attualmente "in vigore" (avevo aggiunto il numero assi,potenza,posti totali) Effettivamente,i filobus di Trieste potevano esswere suddivisi in due epoche:gli anteguierra (601-619) su telai dell'epoca e con la tecnologia corrispondente;utilizzati sulle prime linee. E poi i filobus postbellici:a parte i SIAI MARCHETTI ("lamiere ondulate o ROLE')del '47,con tecnologia ancora anteguerra,tutti gli altri erano "omogenei" (tranne i due FIAT,per il solo telaio). Le "modeste" differenze estetiche possono interessare solo gli "affezionati ";era "particolare" l'avviatore (a pendolo,che era poi un brevetto T.I.B.B.),ma la descrizione tecnica sarebbe tediosa per la stragrande maggioranza dei lettori. Pertanto posso solo rimandare alla bibliografia già riportata per ogni approfondimento o anedottica o curiosità. Per le immagini,suggerisco:

-:"schede tecniche" dei filobus nel SITO UFFICIALE della TRIESTE TRASPORTI (interessante anche la storia delle linee........)
-:vari forum sull'argomento
-:foto sul WEB "filobus di Trieste"  (anche se alcune non sono corrette.
-:"lamiere onduilate" articolo sui filobus Alfa Romeo AF 140 della SIAE MARCHETTI
-:archivio fotografico della Magneti Marelli (ci sono foto "ritoccate" di tre filobus ACEGAT

Se riuscissi ad arricchire la voce "rete filoviaria di Trieste" con alcune di queste immagini,penso che sarebbe molto bello ed interessante. Grazie ancora...--Tramway53 (msg) 08:22, 7 apr 2015 (CEST)Rispondi

Purtroppo non posso: su Wikipedia si possono utilizzare solo immagine rilasciate con licenza libera.--Ale Sasso (msg) 16:40, 7 apr 2015 (CEST)Rispondi
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