Discussione:Savoia-Aosta/archivio1

Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Pinello in merito all'argomento stemma

Riporto una nota inserita nella pagina:

Padova, 27 ottobre 2005
Egregi Signori,
per quanto riguarda il lemma SAVOIA-AOSTA,
Suggerimento: forse è preferibile usare il termine "ramo collaterale". Inoltre usare il numerale, quale indicativo di Duca d'Aosta, ritengo sia del tutto arbitrario; dal momento che, per quanto riguarda l'attuale Duca d'Aosta, Amedeo, questi non ha mai usato l'ordinale, bensì ha sempre usato il nome Amedeo di Savoia Aosta.
Cordialità,
Nicolino TOSONI

Timen.dum ambasciatore 17:36, ott 27, 2005 (CEST)

A proposito della Consulta dei Senatori del Regno modifica

Nel presente articolo è stata inserita questa frase:

Una nota del Vice Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, Dr. Sergio Pellecchi, segnala che: "la vera consulta nata nel 1955 è stata sospesa ma è ancora esistente e non ha nulla a che fare con la sedicente consulta di Aldo Mola che è nata nel 2002 da nove consultori usciti dalla consulta originale perchè in disaccordo con il Capo di Casa Savoia. Pertanto la vera Consultà agirà penalmente contro Aldo Mola e la sua libera associazione in quanto ha utilizzato fraudolentemente i suoi poteri ed il suo nome."

Non ho trovato da nessuna parte traccia di commento da parte di Sergio Pellecchi, il uqlae peraltro risulta essere "amico storico del principe Vittorio Emanuele di Savoia" ([1]) ed anzi "amico di Vittorio Emanuele fin dai tempi in cui entrambi erano studenti di un collegio in Svizzera" ([2]), il che dovrebbe indurre a prendere con le molle le sue posizioni sulla vicenda.

Va piuttosto notato l'altrettanto interessato - ma ufficiale - punto di vista espresso dalla segreteria di Emanuele Filiberto, secondo cui l'organismo della Consulta "aveva una funzione a causa dell'esilio ed è stato sospeso nel settembre del 2002. Era composto da 61 membri. Aldo Alessandro Mola ha fondato un'organizzazione privata e personale a cui ha preteso di dare lo stesso nome e a cui hanno aderito nove persone e di cui si è autoproclamato presidente. E' evidente che questa organizzazione non è la Consulta e in termini di rappresentatività è inesistente".

Un po' contraddittoriamente si aggiunge che "la vera Consulta presieduta dal Sen. Emanuele Emmanuele di Culcasi, il cui vice presidente è il Cav. di Gr. Cr. Sergio Pellecchi, è stata ora convocata per la prossima settimana. Risponderà e prenderà provvedimenti nei confronti di Aldo Alessandro Mola che ha utilizzato in modo arbitrario il nome e lo stemma in una iniziativa del tutto personale".

Il che significa che la Consulta.... non serviva più ed è stata sciolta, ma all'occorrenza si può resuscitare? Microsoikos 16:19, 10 lug 2006 (CEST)Rispondi

Per le ragioni fin qui esposte, mi accingerò ad eliminare quel passo relativo a Sergio Pellecchi, lasciando invece un riferimento a quanto ufficialmente dichiarato dalla segreteria di Emanuele Filiberto. Il tutto sarà più ampiamente sviluppato poi nella sua sede più propria, che è la voce Consulta dei Senatori del Regno. Ora mi metto all'opera! Microsoikos 16:31, 10 lug 2006 (CEST)Rispondi

ATTENZIONE ! modifica

STORIA DELLA CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO

Il Senato del Regno fu soppresso dall'Assemblea Costituente alla vigilia dell'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana il 1° gennaio 1948. La rinascita del Senato, come Associazione Privata, avvenne nel 1955 a seguito del proclama di Re Umberto II che, il 13 giugno 1946, affermò l'illegittimità dell'istituzione della Repubblica e che si considerò sempre come un Sovrano non abdicatario, allorché Egli inviò ai Senatori del Regno un messaggio invitandoli a riprendere la loro attività sotto forma “consultiva” verso la Nazione. Doveva rappresentare una sorta di “antenna” del Sovrano in Italia. A questo messaggio aderirono quasi tutti i Senatori del disciolto Senato che si costituirono in associazione (Gruppo Vitalizio dei Senatori del Regno) nominando Presidente il Sen. Adolfo Giaquinto. Il 3 febbraio 1955 si riunirono in assemblea 92 Senatori del Regno ai quali il Sovrano inviò un messaggio letto dal Ministro della Real Casa Falcone Lucifero. Il 18 ottobre 1958 l’U.M.I. (Unione Monarchica Italiana), che riuniva personalità di tutti i partiti di sentimenti monarchici (democristiani, liberali e socialdemocratici), decise di costituire nel proprio seno, una Consulta Monarchica composta da membri a vita, i quali dovevano avere i requisiti previsti dall'art. 33 dello Statuto del Regno, così come i Senatori a vita del Senato Monarchico. Poiché per legge di natura i Senatori del Regno originari andavano scomparendo, l’11 novembre 1965 i due gruppi, Gruppo Vitalizio dei Senatori del Regno, costituiti in associazione, ed i membri della Consulta Monarchica, si fusero in un unico corpo vitalizio che fu denominato “Consulta dei Senatori del Regno”. Questa decisione fu immediatamente approvata da Re Umberto II. Per la nomina dei componenti, si procedeva con il concetto della “cooptazione”. Le prime nomine furono di altissimo prestigio: l’economista Alberto De Stefani, il giurista Alfredo de Marsico, l'Ambasciatore Raffaele Guariglia, tra altri. Successivamente, furono inclusi, come membri di diritto, i Cavalieri della SS. Annunziata. Il 20 maggio 1972 furono stabilite le procedure per l’ammissione che, in sintesi, prevedevano la proposta di candidatura da parte del Presidente, con l’indicazione di una delle 21 categorie dello Statuto Albertino nelle quali rientrasse il candidato, la delibera del Consiglio di Presidenza, poi dell’Assemblea con l'alto assenso del Capo di Casa Savoia. Il 4 gennaio1993, Presidente della Consulta l’On. Covelli, S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, dopo un periodo, di riorganizzazione affidato al Conte Avv. Carlo d’Amelio, decise di riempire di nuovi contenuti l’attività della Consulta, riorganizzando meglio le procedure di ammissione e di cooptazione, affermando la necessità della Sua approvazione per la cooptazione dei nuovi membri e avocando alla Sua Persona la nomina dei Presidenti e Vicepresidenti. Dopo la nomina alla presidenza del Duca di Santaseverina (Collare della SS. Annunziata) in sostituzione dell’On. Covelli, nel 1999 il Capo di Casa Savoia istituì un “Gruppo di lavoro” con il compito di analizzare l’operato e proporre idee per il futuro. Il gruppo consegnò al Principe il suo rapporto nel Novembre 1999, proponendo tra l’altro l’istituzione di “Commissioni” per agevolare il lavoro informativo e per assegnare allla testa delle varie commissioni, persone competenti di grande prestigio ed alta caratura, nonché la pubblicazione del bollettino mensile che esisteva fino al 1981, sotto la presidenza del Prof. Paratore. Nell'anno 2001, il Capo di Casa Savoia ritenne opportuno, in seguito al suggerimento di un suo consigliere personale, un ulteriore affinamento delle attività istituzionali determinandosi ad un periodo di “sospensione” dell'Istituzione allo scopo di rinnovare i compiti della stessa ed il rinnovo delle cariche. Nel Maggio 2002 il Consultore Boetti-Villanis informò tutti i Consultori che erano membri di diritto della Consulta, creata in seno all’Istituto della Reale Casa di Savoia (Associazione che esiste tuttora sulla carta ma che al momento non ha più attività). Giova ricordare che per tutti i Consultori vige il principio ed il giuramento di lealtà e fedeltà al Capo di Casa Savoia, rappresentato da S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele. Successivamente S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele chiese la chiusura dell’ente, chiusura che non avvenne poiché i membri sono a vita, venne quindi messa in uno stato di sospensione. Immediatamente il gruppo di consultori che sostenevano il ramo Aosta, circa nove persone, si riunì e costituì un’associazione nominata Consulta dei Senatori del Regno in cui entrarono 9 dei 60 membri esistenti nella autentica Consulta. Nominò Presidente il Prof. Aldo Mola. Il 12 agosto 2002 moriva il Presidente della vera consulta, Duca di Santaseverina che, su richiesta del Principe Vittorio Emanuele, depositò tutto all'Archivio Centrale dello Stato. Il Principe Vittorio Emanuele nominò un nuovo Presidente nella persona del Barone di Culcasi, Prof. Emmanuele Emanuele. Il 27 giugno 2003, tre mesi dopo il ritorno in Patria, si riunì un’assemblea dei consultori nell’ufficio di del Barone Emanuele; presenti personalmente, o per delega, la maggioranza dei 51 membri (compresi i nove che avevano dato vita all’Associazione Consulta). Questa riunione fu il frutto del lavoro congiunto del Presidente Barone Emanuele, del grande sforzo organizzativo del Segretario Nazionale Dr. Domenico Jannetta e del Vice Presidente Dr. Sergio Pellecchi, dimostrò che la Consulta autentica non era morta poiché mai nessun atto di cessazione delle attività e scioglimento era stato firmato dai 51 membri. Ecco la situazione, l’Associazione Consulta dei Sentori del Regno è nata solo nel 2002 e non è in alcun modo legata alla Consulta dei Senatori del Regno benedetta da S.M. il Re Umberto II nel 1965. E’ stato usato un nome per trarre in inganno le persone in buona fede. Gli atti sono presso l’Archivio di Stato di Roma e sono consultabili, invito quindi a prendere le dovute distanze dal Prof. Mola notoriamente avezzo agli equivoci di vario genere.

Filippo Bruno di Tornaforte

Vedi la voce relativa modifica

A proposito della versione qui sopra proposta, la stessa è stata correttamente registrata nella voce dedicata alla Consulta dei Senatori del Regno. Microsoikos 13:26, 11 lug 2006 (CEST)Rispondi

stemma modifica

Si intuisce già dal nome dell'immagine che è errato, quello è lo stemma dei Savoia. I Savoia-Aosta ne hanno uno simile.--pinello 21:31, 31 lug 2007 (CEST)Rispondi

Ritorna alla pagina "Savoia-Aosta/archivio1".