Discussione:Senofane

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da Ontoraul in merito all'argomento Diels-Kranz
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A proposito di incipit: da dove si rileva che Senofane fustigasse i costumi "sociali"? Anche "poeta" è discutibile, scrivere in versi non significa predendere o essere poeti (e Senofane non è riportato nella letteratura greca) e infine, anche il fustigatore delle credenze religiose mi sembra espressione spiacevole e ottocentesca; sarei più sobrio e lascerei "filososo greco", quale fu. Saluti, Marcello 227 ecc.

D'accordo, togli pure: lascia almeno il formato delle date ;) - Mitchan 22:50, Ago 23, 2005 (CEST)
Ok. Se c'è un motivo.--Snowdog 23:33, Ago 23, 2005 (CEST)

Status di poeta e pronuncia del nome modifica

Reinserisco il suo stato di poeta, in quanto compose non poco. Per quanto riguarda la pronuncia in italiano, attualmente è segnata con la ó, chiusa; in greco è una omicron, breve e chiusa, ma in latino la o breve è aperta; noi pronunciamo a partire dal latino (non per niente usiamo l'accento latino di Xenophănes e non quello greco di Ξενοφάνης), credo che la pronuncia più corretta sia Senòfane, che peraltro è come io l'ho sempre sentito pronunciare (anche se quest'ultimo argomento, vista la grande variabilità nell'apertura di e/o attraverso l'Italia, è comunque da prender con le pinze). --K92 (msg) 15:15, 24 set 2017 (CEST)Rispondi

Storicità modifica

Il template:cn in relazione all'attendibilità storica di uno scritto di Aristotele ci stava tutto. Saluti, MicheledisaveriospQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.68.80 (discussioni · contributi) 22:29, 6 dic 2020 (CET).Rispondi

in effetti, questo libro riferisce una citazione di Eraclito attribuita Pitagora, parlando di Senofane: Si passò vicino a un cane che veniva percosso, e avendo pietà di lui disse quanto segue: "Fermati, e non gli far male, poiché la sua anima è quella di un amico; lo so, perché l'ho sentito parlare". Il fido amico era Senofane.

Senofane di Lesbo modifica

Laerzio menziona anche anche un Senofane di Lesbo, poeta giambico, che è privo di voce su WP. Sarebbe utile una disambigua, eventualmente. Qui riporta un elevato numero di fonti antiche relative al nome Senofane.

Diels-Kranz modifica

Nella sezione biografica, l'edizione citata precisa che la frase <e riscattato dai>, che in qualche modo è un'"inserzione" da parte dei filologi tedeschi, giustificata da motivi di ordine pratico.[senza fonte]

Il volume di Diels-Kranz parla appunto di "Dublette zu Platon Leben" ([1]), Qualcuno esperto nel tedesco può integrarlo eventualmente nella voce. Il significato potrebbe cambiare di poco come di molto: comprare è degli schiavi, mentre riscattare è degli uomini liberi. Non si può presumere che la rigida divisione fra acusmatici e iniziati nella scuola pitagorica corrispondesse all'estrazione sociale dei membri, anche schiavi intellettualmente dotati, o persone libere ridotte in schiavitù da qualche signorotto della Magna Grecia. Le due classi della scuola pitagorica erano opposte come il limite/illimite nei Dieci Supremi Contrari (in particolare, uomo e donna). Anche Platone teorizza nella Repubblica un'educazione su base censitaria, ma "aperta al nuovo" mediante lo scambio culturale fra i figli dell'età dell'oro, del bronzo e del ferro nelle rispettive classi di appartenenza, per garantire "ai meritevoli l'accesso ai più alti livelli dell'istruzione". Saluti, Micheledisaveriosp

ː L'integrazione del Diels <e riscattato dai> è dovuta al fatto che i pitagorici Parmenisco e Orestade avevano riscattato dalla schiavitù Senofane da quelli che l'avevano comprato.

ː La frase "Dublette zu Platon Leben" (doppione della Vita di Platone") si riferisce all'aneddoto riportato da Diogene Laerzio (Vite dei filosofi, Libro terzo, 19) secondo cui Platone, durante il suo primo viaggio in Sicilia sarebbe stato venduto come schiavo ed in seguito riscattato dai suoi amici; l'aneddoto è riportato anche da Filodemo di Gadaraː Konrad Gaiser (a cura di), Philodems Academica. Die Berichte über Platon und die Alte Akademie in zwei herkulanensischen Papyri, Frommann-Holzboog, Stuttgart-Bad Cannstatt 1988, coll. 2, 43 - 3, 34. Ontoraul (msg) 21:23, 8 dic 2020 (CET)Rispondi

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