Discussione:Tanto gentile e tanto onesta pare

Ultimo commento: 6 anni fa, lasciato da L'inesprimibile nulla in merito all'argomento Pare
Tanto gentile e tanto onesta pare
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materialetteratura italiana
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

a scuola insegnano che in questo sonetto "pare" significa appare, non sembra!! terribile, scandoloso :D

...si pregano commenti intelligenti. Come vedi, ci sono già delle fonti a supporto di tale tesi :) --Erasmus 89 (msg)--20:37, 18 ott 2015 (CEST)Rispondi
ah, dimenticavo...quel "pare" lo traduco con "sembrare" non perché Dante non sappia che cosa stia osservando (es: mi sembra che sia, ma non ne sono sicuro). Qui sembrare è invece un "verbo da paragone", dove Dante paragona Beatrice a quello che lui percepisce (cito da un critico letterario, Giulio Ferroni) --Erasmus 89 (msg)--20:44, 18 ott 2015 (CEST)Rispondi

Pare modifica

Parafrasare pare con sembra e dire che è per una visione personale di dante - mi ricollego al commento sopra - è inaccettabile nella prima parafrasi che la pagina offre, che è quella di riferimento, insomma, poi possono esserci commenti critici, ma è quella che specie a una consultazione veloce si guaderà. Quella traduzione che punta sulla visione personale del poeta è antiquata, superata, vedi il commento di Contini, che parla di visione oggettiva. --L'inesprimibilenulla 09:49, 23 set 2016 (CEST)Rispondi

pingo [@ Erasmus 89], maggior contribuente della pagina --O. Oakenholt (msg) 23:13, 10 ott 2016 (CEST)Rispondi

[ Rientro] Ciao [@ L'inesprimibile nulla], chiedo venia se per Tanto gentile e tanto onesta pare sono stato troppo abrupt :D hai completamente ragione. In quell'intervento, comunque, ho tradotto il pare dantesco con è, seguendo una parafrasi ormai ben consolidata sia in ambienti critici che nelle antologie scolastiche. Ho inoltre apportato alcune migliorie seguendo questo link, fatemi sapere cosa ne pensate, se (non) va bene e cosa va ancora fatto così da rimuovere il C :) grazie! --RuislipGardens 16:27, 13 ott 2016 (CEST)Rispondi

sicuramente meglio così di prima --L'inesprimibilenulla 08:53, 17 ott 2016 (CEST)Rispondi
[@ L'inesprimibile nulla] allora possiamo rimuovere l'avviso? --RuislipGardens 14:08, 19 ott 2016 (CEST)Rispondi
  • Eccomi e scusate per il ritardo...guardate, il vero "pare" si può tradurre con sembrare come ho esplicitato nella nota all'interno della traduzione...non capisco quale e dove sia il problema, specie l'avviso riguardante la traduzione obsoleta col verbo "sembrare" posta nella sezione dell'analisi. La fonte è Giulio Ferroni, critico e docente alla Sapienza di Roma...quindi vivente e molto contemporaneo xD --Erasmus 89 (msg) 21:29, 22 ott 2016 (CEST)Rispondi
[@ Erasmus 89] non ho in diretta disponibilità le fonti che vorrei avere con me per risponderti, tuttavia ti invito a guardare qui e (ripeto scusa per la non autorevolezza delle fonti) qui... mi permetto qualche chiosa. In primo luogo esprimo moltissima stima per Ferroni, di cui sono un appassionato lettore; tuttavia, è impossibile non riconoscere come Contini rappresenti, in materia 'Dante', uno studioso ben più autorevole in materia, quando invece Ferroni si è dedicato maggiormente ad altri ambiti della storia della letteratura. Poi, davvero, vedo che ti interessi di Filologia. Stando nella lingua e nel tempo di Dante, nella sua concezione del mondo e della religione, ecc, non viene come naturale conseguenza che l'intendere di Dante per quel passo fosse un si manifesta con chiara evidenza? Sembrare, come traduce il Ferroni, esprime una soggettualità che non appartiene al Dante che vuole rendere parte Beatrice del percorso salvifico/provvidenziale in cui è coinvolta... No? --L'inesprimibilenulla 08:41, 17 ott 2017 (CEST)Rispondi

Il commento di "inesprimibileMuta.." è freschissimo: la penso come lui. Ad ogni modo mi domandavo, così a tempo perso, se non fosse "bruttino" quel "chiaro esempio" al principio dell'introduzione. È assolutamente un'inezia, comunque volevo proporre "significativo esempio", o qualcos'altro ancora. Grazie. -Benito.

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