Discussione:Toponimi celtici d'Italia

Ultimo commento: 6 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati

Oggi inizio la stesura della voce "Toponimi celtici d'Italia" — una specie di dizionario, per il momento diviso in sezioni — (cui potrebbe seguire un lavoro sui toponimi celtici degli altri Paesi europei). La continuerò nei prossimi mesi, compatibilmente con la mia disponibilità di tempo, servendomi innanzi tutto del "materiale" già da me in parte raccolto e di pubblicazioni specialistiche, e utilizzando, ove utile o opportuno, informazioni contenute in altre voci di Wikipedia (previo inserimento di link interni). Saranno utili anche i contributi che gli amici utenti potranno fornire "in corso d'opera". --Lucio A. Z. (msg) 18:37, 3 set 2008 (CEST)Rispondi

Toponimi celtici d'Italia modifica

Le basi si son gettate. Si attendono preziosi contributi da parte di altri wikipediani.--Lucio A. Z. (msg) 16:47, 9 set 2008 (CEST)Rispondi

ti segnalo questo link, http://xoomer.alice.it/asciatopo/ancient-topo.html secondo me puoi trovarci molto materiale interessante Keltie (msg) 20:08, 27 ott 2008 (CET)Rispondi
Ti ringrazio. Consulterò quell'utile sito, assieme a http://cadair.aber.ac.uk/dspace/handle/2160/282 . Avrei preferito anch'io una impostazione più schematica delle mie pagine, magari una tabella, ma ho preferito una forma un po' più discorsiva, anche perché non padroneggio bene le modalità wikipediane di composizione e compilare delle lunghe tabelle mi pare sarebbe stato un lavoro improbo. Sto per finire la stesura delle "voci"; il tuo è il secondo o terzo aiuto (costruttivo) ad essa finalizzato che ricevo e solo ora mi è arrivato un commento orientativo che ti pregherei di leggere in (msg). Devo rifare tutto "anacquando" quanto già scritto? Continuo così e alla fine revisiono tutto modificando quel minimo necessario? Passo tutto a Wikibook (non so neanche da che parte cominciare)? Cordialmente, --Lucio A. Z. (msg) 11:06, 28 ott 2008 (CET)Rispondi
Allora aggiungo questo testo, ma non sono certo che contenga info anche sui toponimi "Gli elementi celtici del latino" di Maria Luisa Porzio Gernia. Keltie (msg) 20:22, 28 ott 2008 (CET)Rispondi
Grazie. Ma si trova in commercio? Edito da chi? (La Porzio Gernia un po' la conosco.)--Lucio A. Z. (msg) 11:23, 29 ott 2008 (CET)Rispondi

suggerimenti modifica

Trovo questa pagina MOLTO interessante!!, per migliorare la "accessibilità" alle varie pagine collegate ti consiglierei di utlizzare la sezione Voci Correlate. Riporto anche alcuni suggerimenti che altri utenti ti hanno dato qui, e che io condivido:

  • mettici almeno un incipit di 2-3 righe e qualche informazione.
  • provare a non far ricorso ad abbreviazioni.
  • Anche le considerazioni iniziali sulla bibliografia sembrano più adatte all'introduzione di un manuale universitario che ad una pagina di enciclopedia (potresti metterlo alla fine?????).
  • Per esempio io trovo preferibile in questo contesto usare "nome di abitato": [...] si possono benissimo mettere tutti e due. (tutti e due mi pare un'ottima idea!!!)

Seguirò con interesse il tuo lavoro, per ora ho inserito le pagine tra gli "osservati speciali"Keltie (msg) 20:21, 28 ott 2008 (CET)Rispondi

  • L'incipit l'ho messo a inizio settembre: si tratta delle prime cinque righe. Segue la parte introduttiva sui libri "fondamentali", parte che ho spiegato ad MM a cosa servisse e serva, credo, tuttora. Potrei toglierla alla fine del lavoro o modificarla, premettendola alla bibliografia.
Ho fatto prima a fare la "modifica" che a spiegare cosa intendo... guarda se ri "piace", altrimenti rimuovila ;o) Keltie (msg) 12:54, 29 ott 2008 (CET)Rispondi
  • Mi sono limitato nella scelta delle abbreviazioni: ho inserito solo quelle "basilari", infatti mancano fr., it., ted., prov., lig., or. (oronimo), teon., agg., sogg., ecc. (potrebbero essere decine e decine). D'altronde, l'argomento affrontato è di linguistica storica (non sto scrivendo un racconto o un testo giornalistico) e ho scelto di comporre un elenco di toponimi divisi in sezioni, cioè una specie di dizionario: devo per forza seguire buona parte delle abitudini invalse presso i linguisti, così come chi scrive un manuale di matematica non può non seguire le convenzioni dei matematici. Una manuale di toponomastica o un dizionario di una qualsiasi lingua devono avere varie abbreviazioni, anche per motivi di praticità. Lo Zingarelli o il Devoto-Oli sono comprati e usati da decenni nonostante siano farciti di abbreviazioni! Basta collocarne all'inizio un elenco. Altra cosa sono lo stile personale, la scorrevolezza dello scritto, le scelte morfosintattiche, che dovrò migliorare.
  • I termini specialistici usati (l'ho spiegato a MM) non sono molti, e li uso secondo le convenzioni dei linguisti italiani, specie di Pellegrini (mi sto occupando di toponimia, quindi...). Non uso termini come morfema, fonema, assimilazione, allotropo, agglutinazione, sincope, sostrato, paraetimologia, ecc. ecc., anche per non riempire le pagine di decine e decine di wikilinks. Poleonimo, idronimo... prediale, li ho spiegati nell'introduzione: quanti sono 100, 200? No di certo. E la gente che consulta le mie pagine e tante altre, non credo sia costituita da persone poco alfabetizzate o con scarsa capacità di comprensione dei testi, le quali forse si tengono alla larga da tanti siti di Internet (quelli dove c'è tanto da leggere). Trovano poleonimi, cercano all'inizio cosa vuol dire (nomi propri di città e di altri abitati) e poi si leggono le voci sui poleonimi. Tanto difficile fin qui? Per conoscere e imparare cose nuove bisogna sforzarsi un po'. Con la pigrizia non si va avanti.
  • Ho ancora tanto da sistemare, links e rinvii/ritorni compresi.

Saluti cordialissimi. --Lucio A. Z. (msg) 11:20, 29 ott 2008 (CET)Rispondi

Ho modificato la parte introduttiva. Ho tolto il tuo "Tipi di toponimi" perché suona male (prova a ripeterlo in fretta) e ricorda troppo "tipi di topo" o "tipi di topi" (non ricordo bene) dei cartoni animati. Ho aggiunto qualcosa a fine pagina.--Lucio A. Z. (msg) 17:18, 30 ott 2008 (CET)Rispondi

Toponimi celtici d'Italia e del Friuli Venezia Giulia modifica

Ho scelto la forma Friuli Venezia Giulia senza trattino, perché mi pare sia quella adottata ormai da molti, anche nel sito della Regione, sito dunque ufficiale. Chi ha "corretto", in maniera parziale, tale coronimo in più pagine da me finora redatte, così facendo ha disattivato vari link che oggi sono stato costretto a ripristinare, perdendo altro tempo. Sto procedendo infatti alquanto lentamente perché la mia elaborazione richiede parecchio lavoro (ricerche, comparazioni ecc.), ma se mi fate perdere tempo... Non è questa la collaborazione desiderata. Si sarebbe potuto almeno avvisarmi nella pagina "discussione"... --Lucio A. Z. (msg) 18:39, 26 mar 2009 (CET)Rispondi

Basta fare redirect. La questione del trattino è puramente politica, e si riassume così: i Friulani ce lo vogliono, come tratto distintivo, mentre i Giuliani no, perchè preferiscono una visione unificatoria delle due realtà storiche (dal momento che il capoluogo è loro). La costituzione prevede il trattino, ma in sede di revisione in un'articolo se lo sono scordato. Rimane che sono più le citazioni costituzionali COL trattino che quelle SENZA, percui si ritengono entrambe le forme ufficiali ed entrambe giuste, con la prima storicamente più supportata.
Quindi mi dispiace dirtelo ma hai perso tempo per nulla, potevi documentarti prima. --151.100.152.244 (msg) 17:55, 11 apr 2012 (CEST)Rispondi

Correttezza scientifica modifica

Per correttezza scientifica bisognerebbe sottolineare che molti toponimi celtici sono in realtà delle ipotesi che convivono con altre ipotesi, spesso relative a origini latine o pre-latine non celtiche. Forse sarebbe meglio distinguere tra i toponimi celtici 'sicuri' e quelli, molto più numerosi, non sicuri.

NPOV? modifica

Scusare se la butto in politica, ma non vi sembra che questa sia l'ennesimo tentativo di "celtizzare" (e de-latinizzare) oltre misura il Nord Italia? Senza dubbio ci sono toponimi celtici, soprattutto nel Nord-Ovest, ma molti hanno un'etimologia dubbia. Inoltre, se di etimologie dubbie si parla, si dovrebbe dire che ci sono sospetti toponimi celtici anche in Toscana, come il poleonimo Lucca (forse da *luk, "luogo paludoso") e l'idronimo Greve (forse da grava, "ghiaieto").--Carnby (msg) 12:06, 8 nov 2009 (CET)Rispondi

Se la mettiamo sulle opinioni o impressioni personali, si può dire tutto e il contrario di tutto. Tu potresti avere ragione, ma potrebbe averla anche il primo che passa e dice che il tuo è un tentativo di romanizzare ciò che romano non è, come è stato fatto in passato. Opposti etnocentrismi insomma. La pagina tuttavia è ben documentata, anche se effettivamente si potrebbe tentare di fare una grossolana distinzione tra casi dubbi e casi meno dubbi! --151.100.152.244 (msg) 17:58, 11 apr 2012 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Toponimi celtici d'Italia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:54, 30 gen 2018 (CET)Rispondi

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