Discussione:Vedānta

Ultimo commento: 7 anni fa, lasciato da Xinstalker in merito all'argomento Concetti fondamentali di Vedānta

Concetti fondamentali di Vedānta modifica

Ho cancellato questo paragrafo in quanto contiene info confuse quando non rilevanti. Il testo va riscritto precisandone i contenuti e cancellando ciò che non è rilevante (ingiusta rilevanza) rispetto al contesto fino a questo momento esibito in voce.


Lucian Blaga ha spesso utilizzato i concetti Marele Anonim («il Grande Anonimo») e cenzura transcendentă («la censura trascendente») nella sua filosofia. È stato influenzato da concetti di Śaṅkara su Brahman («Dio») e māyā ( «illusione»).[1] Nel Śaṅkara, Brahman è visto come nirguna Brahman ( «Dio senza attributi»), mentre Īśvara è saguna Brahman («Dio con gli attributi»). Louis Renou sottolinea che il Brahman è superiore a Īśvara, mentre Olivier Lacombe scrive che Brahman è il superlativo di Īśvara.[2] Brahman è diverso da Zeus dei greci, da Dio dei cristiani e degli ebrei, da Allah dei musulmani, perché è transpersonale.[3] Māyā è un concetto fondamentale nella Vedānta. Questo ha diversi significati ed è stato spesso tradotto come «illusione». Secondo L. Thomas O'Neil, māyā significa «la misura della incommensurabile».[4]

  1. ^ (ro) Mircea Itu, Marele Anonim şi cenzura transcendentă la Blaga. Brahman şi māyā la Śaṅkara, in Caiete Critice 6-7 (236-237), Bucarest 2007, pagine 75-83. ISSN 1220-6350
  2. ^ (fr) Olivier Lacombe, Indianité. Etudes historiques et comparatives sur la pensée indienne, Les Belles Lettres, Parigi 1979.
  3. ^ (ro) Mircea Itu, Filosofia şi religiile Indiei, Orientul latin, Braşov 2004, pagina 69. ISBN 973-9338-70-4
  4. ^ (en) Thomas L. O'Neil, Māyā in Śaṅkara. Measuring the Immeasurable, Motilal Banarsidass, New Delhi 1980, pagina 140.

--Xinstalker (msg) 15:10, 25 ago 2016 (CEST)Rispondi

Per l'esattezza, non è che se un autore tratta del Vedānta va inserito in voce, in tal senso Lucian Blaga è di ingiusto rilievo rispetto alla letteratura accademica di settore. Poi si sostiene che Louis Renou sottolinea che il Brahman è superiore a Īśvara, in quale opera Renou sostiene questo? Rispetto a quale scuola, o teologia hindū? Al Vedānta? Il testo è confuso. --Xinstalker (msg) 15:14, 25 ago 2016 (CEST)Rispondi

L'articolo deve essere migliorato. Casi niente su Shanakracarya in la voce in questo momento. Niente su altri vedantini, come: Badarayana, Gaudapada, Ramanuja, Vallabha, Nimbarka, Shriharsha, Sureshvara, Padmapada, Madhava in la voce in questo momento. Louis Renou, Les Upanishads, traduits du sanskrit, Librairie d'Amérique et d'Orient Adrien et Jean Maisonneuve, Paris, 1943-1971 o Olivier Lacombe, L'absolu selon le Vedanta. Les notions de Brahman et d'atman dans les systèmes de Shankara et Ramanouja, Librairie Orientaliste Paul Guethner, Paris, 1966. --Sophia000888 (msg) 10:03, 10 set 2016 (CEST)Rispondi

Certamente la voce va migliorata [@ Sophia000888] ha perfettamente ragione. Tuttavia per ordine di spazio i pensatori da lei citati hanno la loro figura e il loro pensiero sviluppati nelle voci che gli sono proprie e che sono linkate, ad esempio Śaṅkarācārya, il cui pensiero è presentato qui con dovizia di fonti accademiche. Certamente anche quelle voci vanno approfondite e arricchite. --Xinstalker (msg) 18:55, 12 set 2016 (CEST)Rispondi
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