Il modello marxista e il modello inglese:

L'epoca dell'imperialismo e della seconda rivoluzione industriale vide anche nascere e crescere il Movimento operaio ossia l'organizzazione internazionale dei lavoratori dell'industria.Tale movimento però,fu qualcosa di più di una semplice organizzazione: Costruì luoghi particolari in cui ritrovarsi,formò la sua cultura su libri diversi da quelli che leggevano gli altri,elaborò un proprio linguaggio,propri simboli e propri valori.Insomma,il proletariato diede vita a una vera e propria civiltà operaia che si contappone alla cività borghese.Per entrare in questa civiltà dobbiamo andare al momento in cui essa vide la luce:il 1848 l'anno in cui l'intera europa divenne rivoluzionaria e in cui l'italia combattè la sua prima guerra d'indipendenza.

Che cosa fu il Quarantotto:

Il 1848 è stato definito in diverse maniere.Alcuni lo hanno chiamato "L'anno dei miracoli" per esprimere il carattere straordinario di una rivoluzione che esplose in 15 capitali europee.Altri gli hanno dato il nome di "Primavera dei popoli" perchè esso,per la prima volta vide scendere nelle strade non solo le avanguardie liberali e democratiche,ma intere masse cittadine dove borghesi e proletari combattevano insieme. Qualcuno lo definì la "Rivoluzione delle patate" a causa delle sue radici nella fame dei contadini e delle plebi urbane.Nel linguaggio comune,infine,"fare un Quarantotto" significò per moltissimo tempo mettere tutto a soqquadro. E' difficile infatti trovare un'unica chiave per spiegare tante rivoluzioni con tanti obbiettivi diversi:Liberalismo e Costituzione nell'europa occidentale,nazionalismo nell'europa dell'est,indipendenza e Costituzione in Italia,separatismo in Sicilia.

La vittoria delle borghesie e l'inizio delle lotte operaie

Se non sono state chiare le cause del Quarantotto è chiara però la sua conclusione.Il Quarantotto finì solo apparentemente con la sconfitta di tutte le forze rivoluzionarie.Esso segnò,al contrario,la definitiva delle borghesie europee.Durante quegli eventi,infatti,esse chiarirono a se stesse che non si sarebbero mai più unite al proletariato,il quale combatteva per obbiettivi contrari ai loro interess,e grazie a questa scelta ottennerò progressivamente dai loro governi tutte le libertà e le garanzie che servivano al proprio sviluppo. Cominciò quindi da una parte l'età del trionfo della borghesia,dall'altra l'epoca delle lotte operaie.Da questo momento in poi,i nemici storici non furono più,come prima,borghesi e aristocratici,bensì borghesi e proletari.

Il luddismo e la disperazione operaia

Tra la fine del Settecento e il 1834,gli operai e gli artigiani inglesi che lavoravano nelle piccole manifatture tradizionali avevano reagito distruggendo le macchine:sfondavano le porte delle grandi fabbriche,sfasciavano i filatoi e i telai davano fuoco alle macchine a vapore di Watt.Questo movimento fu chiamato Luddismo da Nedd Ludd, un leggendario tessitore,probabilmente mai esistito,di cui si diceva che aveva distrutto il telaio del padrone e che,come Robin Hood,abitava nella foresta di Sherwood. I luddisti pagarono caro le loro azioni,perchè il governo inglese definì ogni organizzazione operaia "congiura contro lo stato" passibile della pena di morte,mandò contro di loro l'esercito e represse il movimento nel sangue. Nel 1824,l'anno in cui i luddisti perserò definitivamente la loro battaglia,la Rivoluzione industriale cominciava a espandersi dall'inghilterra al continente europeo e negli sati uniti.Nel 1848 Parigi era ormai una città operaia e grandi fabbriche stavano scendendo nell'Belgio e intorno a Berlino,in Germania.Anche in questi nuovi centri operai arrivati nelle campagne trascinavano la loro esistenza da incubo come in un tunnel,di cui non vedevano l'uscita nè per sè ne per i loro figli.

Il Manifesto del Partito comunista

Poi venne il '48,l'anno in cui,mente sembrava consumarsi la loro definitiva sconfitta,essi credetterò di aver trovato il loro messia:un uomo che proponeva una soluzione radicale a tutti i loro problemi e un avvenire luminoso alla classe operaia.Il Messia era un giovane filosofo economista prussiano,già in esilio per le sue attività rivoluzionarie,e si chiamava Karl Marx.Nel 1848 scrisse insieme all'amico collaboratore Friedrich Engels un libretto di poche pagine intitolato Manifesto del partito comunista in cui non contestava l'esistenza delle macchine,anzi le riteneva un progresso,riconosceva alla borghesia il merito di avere abbattuto il regime feudale e però dichiarava finita la sua funzione rivoluzionaria e la sua importanza storica. L'analisi contenuta nel manifesto del partito comunista era semplice:

1.Con il diffondersi dell'industrializzazione è nata una nuova classe sociale.Questa classe è il proletariato,costituito dagli operai delle fabbriche.

2.Il proletariato è attualmente sottoposto allo sfuttamento della classe borghese.

3.Lo sfruttamento finirà solo con l'abolizione della proprietà privata dei "mezzi di produzione":ciò significa che le fabbriche,le macchine non dovranno più appartenere ad un unico capitalista,ma a tutti quelli che lavorano ,dagli operai agli ingegneri

4.Poichè per conservare la proprietà privata i capitalisti combatteranno con tutte le forze a loro disposizione,la sua abolizione dovrà essere attuata atraverso una rivoluzione.

5.La rivoluzione sostituirà la società capitalista con quella comunista:una società senza classi in cui scomparendo "lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo" l'umanità raggiungerà in suo fine la felicità.