Domìzio Brocardo
Domìzio Brocardo, oppure Broccardo (Padova, 1390 – Padova, 1450), è stato un poeta italiano.
Biografia
modificaLe notizie riguardanti la biografia del poeta Domìzio Brocardo sono scarse e incerte.[1][2]
Questo rimatore del Quattrocento fu scoperto solamente nel 1860, grazie al ritrovamento di un Canzoniere voluminoso di stile petrarchesco.[1][2]
Brocardo nacque intorno al 1390 e morì nel 1450, dopo aver trascorso una vita piuttosto tranquilla e agiata.[1]
Secondo le annotazioni di alcuni documenti, nacque a Padova e fu dottore in legge.[1]
La lingua con cui espresse le sue poesie testimoniò in modo attendibile un livello di purezza ed evoluzione, fatto degno di meraviglia se si pensa alla situazione linguistica italiana nelle regioni periferiche.[1]
Due redazioni del Canzoniere, posteriori l'una al 1429, l'altra al 1445, attestano che Brocardo attese con cura alla raccolta sistematica delle sue rime sia d'amore sia cortigiane, ossia di corrispondenza con alcuni mecenati del tempo.[1]
L'imitazione petrarchesca rappresenta la caratteristica preminente del Canzoniere, anche nella struttura generale: immagini, versi, parafrasi di interi componimenti del petrarca costituiscono la base della poesia di Brocardo.[1]
Tuttavia ci sono indicazioni di una più ampia formazione culturale di Brocardo, come ad esempio la sua conoscenza di Dante e delle sue Rime petrose,[2] e questo rappresenta un fatto originale perché le conoscenze del dolce stil novo fuori dalla Toscana sono molto rare.[1]
Una grande peculiarità si rintraccia nei versi composti per la morte dei suoi cari, soprattutto della figlia Gigliola,[2] che costituiscono il primo esempio di una lirica ispirata ad affetti familiari[2] e nelle quali il patrimonio figurativo petrarchesco è interpretato con nuova e più spontanea sensibilità.[1]
Opere
modifica- Canzoniere (dopo 1429);
- Canzoniere (dopo 1445).
Note
modificaBibliografia
modifica- J. M. Berdan, A Definition of Petrarchismo, in Publications of the Modern Language Association of America, XXIV, 1909.
- Gianfranco Contini, Letteratura italiana delle origini, 3ª ed., Firenze, Sansoni Editore, 2006 [1970], ISBN 88-383-1866-2.
- Arnaldo Di Benedetto, Un'introduzione al petrarchismo cinquecentesco, in Italica, vol. 83, n. 2, estate 2006, pp. 170-215, ISSN 00213020 .
- Lucio Gargan, Gli umanisti e la biblioteca pubblica, a cura di Guglielmo Cavallo, collana Le biblioteche nel mondo antico e medievale, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 163-86, ISBN 88-420-3256-5.
- Salvatore Guglielmino e Hermann Grosser, Dal Duecento al Cinquecento, collana Il sistema letterario, 1. Storia, Milano, Principato, 2000, ISBN 88-416-1309-2.
- M. Vinciguerra, Interpretazione del petrarchismo, Torino, 1927.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Brocardo o Broccardo, Domìzio, su sapere.it, De Agostini.
- Gianni Ballistreri, BROCARDO, Domizio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 14, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
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