Eddie Palmieri

pianista statunitense

Eddie Palmieri, all'anagrafe Eduardo Palmieri (New York, 15 dicembre 1936), è un pianista, compositore e bandleader statunitense di musica latina.

Eddie Palmieri
Eddie Palmieri (a sinistra) con il bassista Luques Curtis a Darmstadt nel 2013
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereMusica latina
Periodo di attività musicale1955 – in attività
Strumentopianoforte
Album pubblicati36[1]
Sito ufficiale

Biografia modifica

Eddie Palmieri nasce a New York da genitori emigrati da Porto Rico. Vive la sua infanzia e la prima gioventù nel quartiere del Bronx, abitato prevalentemente da immigrati ispano-americani (lo stesso quartiere in cui abitò Tito Puente)[2]. Comincia molto presto la sua attività musicale con l'aiuto del fratello maggiore Charlie Palmieri, con il quale, all'età di 13 anni, comincerà a suonare nell'orchestra dello zio. Dapprima suona le percussioni ma è ben presto attratto dal pianoforte, che comincia a studiare all'età 15 anni[1].

Il pianista che lo attrae maggiormente nelle prime fasi della sua formazione musicale è Thelonious Monk[2], mentre in seguito vede in Art Tatum, Bobby Timmons, Bill Evans, McCoy Tyner e Horace Silver le maggiori fonti di ispirazione musicale[1][3]. La peculiarità dello stile pianistico di Palmieri risiede infatti nella commistione fra ritmi caraibici e tessiture melodico/armoniche jazzistiche[2].

La Perfecta modifica

La sua carriera musicale comincia molto presto, tant'è che già nel 1955 lo si ritrova nelle prime orchestre di musica latina (quelle di Johnny Segui, Eddie Forrester e Tito Rodriguez). Nel 1961 fonda la sua propria band, denominata La Perfecta che, nel corso degli anni, diventerà una delle più importanti nel panorama jazz afro-caraibico[1]. "La Perfecta" attirò su di sé grandi attenzioni quando esordì, poiché presentava una formazione insolita, priva di trombe, sostituite da due tromboni, con flauto, basso, percussioni e, ovviamente, pianoforte[1].

Del 1970 è l'album Harlem River Drive che, innovativo per l'epoca, riunisce ritmi latini, jazz, funk e soul. In questi stessi anni prende anche parte al progetto Fania All Stars, gruppo musicale che raggruppava quasi tutti i migliori musicisti latini di New York.

Riconoscimenti modifica

Nel corso degli anni ha vinto 9 Grammy Award di cui il primo nel 1974 con l'album "The Sun of Latin Music". si è aggiudicato gli altri nel 1976, 1977, 1984 (con l'album "Palo Pa rumba"), 1985 ("Solito"), 2 nel 2000 (per "Masterpiece" con Tito Puente) e uno nel 2006 ("Simpatico").

La sua composizione "Azucar Pa' Ti" è stata inserita nel patrimonio della Biblioteca del Congresso come una delle migliori composizioni del 1965[1].

Discografia modifica

  • 1962 - La Perfecta
  • 1963 - El Molestoso,
  • 1964 - Lo Que Traigo Es Sabroso, 19
  • 1964 - Echando Pa'lante (Straight Ahead)
  • 1965 - Azucar Pa'ti (Sugar for You)
  • 1965 - Mozambique
  • 1966 - El Sonido Nuevo: The New Soul Sound (con Cal Tjader)
  • 1967 - Bamboleate (con Cal Tjader)
  • 1967 - Molasses
  • 1968 - Champagne
  • 1969 - Justicia
  • 1970 - Superimposition
  • 1971 - Vamonos Pa'l Monte
  • 1971 - Live at the University of Puerto Rico
  • 1972 - Recorded Live at Sing Sing, Vol. 1
  • 1972 - Recorded Live at Sing Sing, Vol. 2
  • 1973 - Sentido
  • 1974 - The Sun of Latin Music (con Lalo Rodriguez)
  • 1974 - Unfinished Masterpiece
  • 1976 - Eddie's Concerto
  • 1978 - Lucumi, Macumba, Voodoo
  • 1982 - Eddie Palmieri
  • 1984 - Palo Pa Rumba
  • 1985 - Solito
  • 1985 - E.P.
  • 1987 - The Truth, La Verdad
  • 1982 - Sueno
  • 1992 - Music Man
  • 1992 - Llego La India via Eddie Palmieri (con La India)
  • 1994 - Palmas
  • 1995 - Arete
  • 1996 - Vortex
  • 1998 - El Rumbero Del Piano
  • 1999 - Live
  • 2000 - Masterpiece / Obra Maestra (con Tito Puente)
  • 2002 - En Vivo Italia
  • 2002 - La Perfecta II
  • 2003 - Ritmo Caliente
  • 2005 - Listen Here!
  • 2006 - Simpático (The Brian Lynch/Eddie Palmieri Project)
  • 2011 - Salsa Brothers

Note modifica

  1. ^ a b c d e f eddiepalmierimusic.com. URL consultato il 19 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).
  2. ^ a b c info.roma.it
  3. ^ guardian.co.uk

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN76507817 · ISNI (EN0000 0000 5939 9424 · Europeana agent/base/70796 · LCCN (ENn91070118 · GND (DE134669991 · BNE (ESXX1301861 (data) · BNF (FRcb13968433c (data) · J9U (ENHE987007319421705171 · CONOR.SI (SL85456739 · WorldCat Identities (ENlccn-n91070118