Al-Matariyya

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Al-Maṭariyya, Mataria, al-Matariyyah o El Matariya (in arabo المطرية?) è un distretto della regione settentrionale di Grande Cairo, ad est del Nilo, in Egitto. Il distretto non deve essere confuso con la regione costiera di El Matareya nel governatorato di Daqahliyya. Il distretto di al-Maṭariyya era parte dell'antica città di Eliopoli, una delle più antiche città dell'Antico Egitto.

Al-Maṭariyya
Mataria
El Matariya
المطرية
Al-Maṭariyya, con l'obelisco Masalla di Ankh-mesut
CiviltàAntico Egitto
UtilizzoParte di Eliopoli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
RegioneGrande Cairo
Altitudine27 m s.l.m.
Mappa di localizzazione
Map

Eliopoli includeva oltre ad al-Maṭariyya anche i distretti di Kafr el-Gamus, Tell el-Hisn, Ezbet Arab el-Tawil, Kafr Qurn, el-Marg ed el-Khusus.[1]

Nome modifica

Si pensa che il nome al-Maṭariyya derivi dal nome latino mater, che significa 'madre', e che sia stato scelto per la presenza in questo distretto dell'albero della Vergine Maria.

Storia modifica

Al-Maṭariyya, col vicino distretto di 'Ayn Shams, ebbe un'importante storia durante il periodo faraonico d'Egitto, facendo parte dell'antica Eliopoli. Il distretto contiene siti archeologici risalenti a quel periodo, alcuni dei quali scoperti solo di recente, posti sotto ai moderni edifici.[2] In tempi romani, Eliopoli apparteneva alla provincia Augustamnica. Secondo la leggenda cristiana, la Sacra Famiglia trovò rifugio sotto un albero ad Eliopoli, e che oggi è noto come "l'albero della Vergine Maria"[3], ora posto nella cappella della Vergine di Al-Matariyyah.[4]

Il naturalista francese Pierre Belon du Mans cita un soggiorno ad al-Maṭariyya durante il suo viaggio in Egitto del 1547.[5] Un tempo Al-Mataryiah conteneva le ville delle persone più facoltose. Il poeta egiziano Ahmed Shawqi visse in una villa che chiamò ‘Karmet Ibn Hani’, "Vigna di Ibn Hani" (كرمة ابن هانىء), vicino al palazzo del Chedivè Abbas Hilmi II a Saray el-Qobba, fino al suo esilio dall'Egitto avvenuto durante la prima guerra mondiale.[6]

Elementi storici modifica

 
L'obelisco Masalla ad al-Maṭariyya

L'area di al-Masalla del distretto contiene l'antico obelisco Masalla, o el-Misalla (in arabo المسلة?, "obelisco"), uno degli obelischi di epoca faraonica tuttora in Egitto.[7] È l'unico elemento di Eliopoli che rimane ancora nella sua posizione originale, e faceva parte del grande tempio di Ra-Atum costruito dal faraone Sesostri I (1971-1926 a.C.) della XII dinastia.[8] L'obelisco, in granito rosso, è alto 22 metri e pesa 120 tonnellate.

Una colossale statua megalitica in granito rosa, con caratteristiche che sembrano quelle del faraone Ramses II, fu trovata ad al-Maṭariyya nel 2006, e pesava 5 tonnellate. Era posta tra le rovine di un tempio del sole risalente al regno di Ramses II (1279-1213 a.C.), presso il sito della successiva Suq el-Khamis.

Le tombe sotterranee degli alti sacerdoti di Ra della VI dinastia (2345-2181 a.C.) furono rinvenute nell'angolo sud-orientale del tempio di Ra-Atum ad Al-Matariyyah.[9]

Di questo tempio è rimasta memoria solo per una citazione su di un modellino funerario.[10]

La necropoli di Eliopoli, 5 km ad est dell'obelisco Masalla di al-Maṭariyya, risale al Medio Regno (circa 2055-1550 a.C.) ed al Nuovo Regno (circa 1550-1069 a.C.).[11] Nel 2004, in un cantiere edilizio, fu scoperta una tomba con cupola costruita per un sacerdote] della XXVI dinastia (circa 685-525 a.C.). Al suo interno furono rinvenute numerose statuette funerarie, dette Ushabti, (oltre 400), e geroglifici del VII secolo a.C.[2]

Industria modifica

La parte occidentale di al-Maṭariyya, nell'area industriale di Musturud lungo il canale Ismāʿīliyya, ospita le compagnie petrolifere (Shell, Misr Petrol e General Association of Oil in Egypt), e le ditte alimentari (Bisko Misr e Misr li-l-Albān).[12]

Note modifica

  1. ^ Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, p. 125.
  2. ^ a b Descubrimientos - Egipto - Junio / Diciembre 2004; "Pharonic tomb uncovered in Cairo, suburbs of Matariya", su egiptomania.com, 26 agosto 2004. URL consultato il 28 gennaio 2011.
  3. ^ Holy Family in Egypt (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2007).
  4. ^ El-Matariya, Egypt.
  5. ^ Culture musulmane en Égypte (Suite) (PDF), su artsvie.asso.fr, p. 6. URL consultato l'11 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2008).
  6. ^ Hussin Ahmed Shawky, My Father Shawky, 2ª ed., Cairo, 2006.
  7. ^ Obelisk, Heliopolis, Cairo.
  8. ^ Lemma. dell'Encyclopædia Britannica, 1911.
  9. ^ Heliopolis, Cairo (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2010).
  10. ^ Guy Rachet, Dizionario Larousse della civiltà egizia, p. 131.
  11. ^ planetware: The Heliopolis necropolis, Al-Matariyyah, Cairo.
  12. ^ Said Samir - Street Food Vending in Matariya, su ssamir.com. URL consultato il 21 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).

Bibliografia modifica

  • Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, Milano, Mondadori, ISBN 88-7813-611-5.
  • Paul Bahn, Dizionario Collins di archeologia, Gremese Editore, ISBN 88-7742-326-9.
  • Guy Rachet, Dizionario Larousse della civiltà egizia, Gremese Editore, ISBN 88-8440-144-5.

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