Elezioni parlamentari in Iran del 2016

Elezioni parlamentari in Iran del 2016
Stato Bandiera dell'Iran Iran
Data
26 febbraio (primo turno) e 29 aprile (secondo turno)
Assemblea Assemblea consultiva islamica
Mohammad-Reza Aref cropped.jpg
Haddad Adel cropped.jpg
Ali Motahari.jpg
Leader
Liste
Coalizione Pervasiva dei Riformisti
Voti
-
43,10%
-
28,62%
-
3,80%
Seggi
125 / 290
83 / 290
11 / 290
2012 2020

Le elezioni parlamentari in Iran del 2016 si tennero il 26 febbraio e il 29 aprile per il rinnovo dell'Assemblea consultiva islamica.

La medesima tornata elettorale riguardò anche l'Assemblea degli Esperti.[1] Questo è stata la prima volta che entrambi gli organi governativi sono stati eletti contemporaneamente.

Gli elettori iscritti sono stati 54.915.024 (in Iran il diritto di voto matura al compimento dei 18 anni), mentre più di 12.000 persone si sono candidate,[2] di cui 5.200 candidati, per lo più riformisti,[2] sono stati esclusi dal Consiglio dei Guardiani della Costituzione e 612 si sono ritirati.

Il Consiglio dei Guardiani della Costituzione è l'autorità incaricata di supervisionare le elezioni.[3][4]

Il Consiglio dei Guardiani interpreta il termine "supervisione" contenuto nell'articolo 99 della Costituzione iraniana come "supervisione di approvazione" (in lingua persiana: نظارت استصوابی)[5], il che implica il diritto di accettare o respingere la legalità delle elezioni e l'eleggibilità dei candidati. Tale interpretazione, tuttavia, è in contrasto con l'idea di "supervisione nelle notifiche" (in persiano: نظارت استطلاعی), la quale non implica il menzionato diritto di approvazione.[6]

La "supervisione probatoria" (Persian: نظارت استنادی), che richiede prove per accettare o rifiutare la legalità dell'elezione e la competenza del candidato, è un'altra interpretazione della all'articolo 99.[7][8]

Durante il giorno dell'elezione, gli osservatori del Consiglio dei Guardiani, gli ispettori del Ministero dell'Interno e i rappresentanti dei candidati hanno partecipato alla supervisione delle operazioni.[9]

Sistema elettorale modifica

Dei 290 seggi dell'Assemblea consultiva islamica, 285 sono assegnati direttamente ai membri eletti e 5 seggi sono riservati ai rappresentanti degli Zoroastriani, Ebrei, Cristiani Assiri e Caldei, e Armeni (un seggio agli armeni del nord e uno per gli armeni del sud).[10]

I 285 membri vengono eletti nei 196 circoscrizioni elettorali dell'Iran, che possono eleggere uno o più membri. Nei collegi uninominali i candidati devono ricevere almeno un terzo dei voti al primo turno: se nessun candidato supera questa soglia, un secondo turno si svolge con i due candidati con più alto voto. Nei collegi plurinominali, gli elettori possono esprimere tanti voti quanti sono i seggi da eleggere: i candidati devono ricevere i voti da almeno un terzo degli elettori; se non tutti i seggi sono assegnati nel primo turno di votazione, un secondo turno si svolge con il doppio il numero dei candidati in quanto vi sono seggi da assegnare (o tutti i candidati originali se ci sono meno del doppio del numero di posti a sedere).[10]

Gli elettori devono essere cittadini iraniani di età compresa tra 18 anni, e non devono essere stati dichiarati malati di mente.

Requisiti dei candidati modifica

Secondo la legge iraniana, per potersi candidare bisogna:[10]

  • possedere la cittadinanza iraniana
  • avere un diploma di scuola superiore (se non candidati uscenti)
  • essere un sostenitore della Repubblica islamica, giurando sulla fedeltà alla Costituzione
  • essere un mussulmano praticante (a meno di non essere un candidato delle cinque minoranze religiose dell'Iran)
  • non avere una "cattiva reputazione"
  • essere in buona salute e con un'età compresa tra 30 e 75 anni.

Un candidato sarà rigettato se si trova ad essere compromesso mentalmente, sostiene lo Scià o partiti politici od organizzazioni dichiarate illegali o sospettate di attività anti-governativa, convertito ad altra religione o che ha in ogni caso ripudiato la fede islamica, è stato ritenuto colpevole di corruzione, tradimento, frode, corruzione, tossicodipendenza o traffico o colpevole di aver violato la legge della Sharia.[10] Inoltre, i candidati devono essere alfabetizzati; i candidati non possono aver preso parte al governo precedente all'anno 1979, essere grandi proprietari terrieri, tossicodipendenti o avere opinioni contro lo Stato o apostasia. I ministri del governo, i membri del Consiglio dei Guardiani e del Consiglio Superiore della Magistratura non possono partecipare alle elezioni, così come il Capo della Corte di giustizia, il Capo della polizia, alcuni funzionari e leader religiosi e tutti i membri delle forze armate..[10]

Esito modifica

Al primo turno delle elezioni, con un tasso di affluenza pari al 62 %, sono stati aggiudicati 217 seggi su 290 (per un totale di 239 circoscrizioni); i risultati hanno visto l'affermazione della "Coalizione Pervasiva dei "Riformisti" con 83 seggi, seguiti dalla "Grande Coalizione Principalista" (di orientamento conservatore) con 64 seggi, dai candidati indipendenti (non affiliati a nessuna coalizione) con 55 seggi; la "Coalizione della Voce del Popolo" (orientamento conservatore-moderato) ha ottenuto 10 seggi ed, infine, 5 sono stati riservati alle minoranze religiose[11].

Al secondo turno, con un tasso di affluenza pari al 59 %[12], sono stati aggiudicati i restanti 68 seggi; i risultati finali sono dunque i seguenti[13]:

Risultati modifica

Liste Voti % Seggi
Coalizione Pervasiva dei Riformisti (Lista della speranza) 43,10 125[14]
Grande Coalizione Principalista 28,62 83
Coalizione della Voce del Popolo 3,80 11
Indipendenti 22,41 65
Minoranze religiose 1,73 5
Totale 100 290
Votanti ~34.000.000 ~62,00%
Elettori 54.915.024

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Rafsanjani May Run for the Top Position in the Leadership Assembly, in Rooz, 14 luglio 2014. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).
  2. ^ a b Elections in Iran: The great candidate cull: Choose any candidate you like—after the mullahs have excluded reformers, in The Economist, 20 febbraio 2016. URL consultato il 20 febbraio 2016.
  3. ^ Article 99, su mellat.majlis.ir. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2006).
  4. ^ خانه ملت, su mellat.majlis.ir (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2006).
  5. ^ سايت اطلاع رساني شوراي نگهبان/آشنايي با شوراي نگهبان, su shora-gc.ir. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).
  6. ^ magiran.com: نشريه حقوق اساسي، شماره 21, su magiran.com.
  7. ^ Mellat Electronic Newspaper, su mellat.majlis.ir (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2007).
  8. ^ http://www.irannewspaper.ir/1382/820205/html/politic.htm#s210702 Archiviato il 16 maggio 2007 in Internet Archive.
  9. ^ Parliament Election Law, su yazdentekhab.ir. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
  10. ^ a b c d e Electoral system, in IPU.
  11. ^ "تکلیف209کرسی مجلس تاساعت24مشخص شد/تهران منتظر نتیجه نهایی/مجموع اصلاح طلبان ومستقلین، بیش ازاصولگراها", in Khabaronline, 28 febbraio 2016. URL consultato il 29 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2016).
  12. ^ اعلام میزان مشارکت مرحله دوم انتخابات, su tabnak.ir. URL consultato il 30 aprile 2016.
  13. ^ اسامی 290 نماینده مجلس دهم با گرایش سیاسی‌شان/ لیست امید و مستقل‌ها پیروز هر دو مرحله انتخابات شدند, su khabaronline.ir. URL consultato il 30 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  14. ^ Includendo tre candidati che sono stati sostenuti anche dai "Principalisti" e Minoo Khaleghi che è stata squalificata dopo l'elezione dal Consiglio dei Guardiani

Voci correlate modifica

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