Elisenda di Moncada
Elisenda di Moncada, Elisenda anche in spagnolo e tutte le altre lingue iberiche (1292 circa – Pedralbes, 1364), fu regina consorte di Aragona, Valencia, Sardegna e Corsica dal 1322 al 1327.
Elisenda di Moncada | |
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Dettaglio della tomba di Elisenda de Montcada all'interno del monastero di Pedralbes | |
Regina consorte d'Aragona | |
In carica | 25 dicembre 1322 - 5 novembre 1327 |
Predecessore | Maria di Cipro |
Successore | Eleonora di Castiglia |
Altri titoli | Regina consorte di Valencia, Sardegna e Corsica, Contessa consorte di Barcellona e di altre contee catalane |
Nascita | 1292 circa |
Morte | Pedralbes, 1364 |
Sepoltura | Monastero di Pedralbes, Barcellona |
Casa reale | Moncada |
Padre | Pere de Moncada |
Madre | Elisenda de Pinos |
Consorte | Giacomo II di Aragona |
Religione | Cattolicesimo |
Origine
modificaElisenda era la figlia terzogenita del siniscalco Pere de Moncada, Signore di Aitona e Soses e della moglie, Elisenda di Pinos. Apparteneva alla famiglia Moncada, di origine catalana, con diramazioni in Sicilia.
Biografia
modificaElisenda sposò, il 25 dicembre del 1322, a Tarragona, il re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, Giacomo II di Aragona[1], figlio secondogenito del re d'Aragona, di Valencia e conte di Barcellona e altre contee catalane, Pietro III il Grande e di Costanza di Sicilia[2], figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia) e di Beatrice di Savoia (1223 – 1259).
Giacomo era al suo quarto matrimonio ed era rimasto vedovo, tre anni prima della sua terza moglie, Maria di Cipro, figlia di Ugo III, re titolare di Cipro.
Il matrimonio risultò molto opportuno per il miglioramento delle relazioni tra il re della Corona d'Aragona e il ramo minore della potente famiglia Moncada, che ormai oltre che in Catalogna prosperava anche in Sicilia.
Nel 1326, Elisenda fondò a Pedralbes un monastero (Monastir real de Santa Maria de Pedralbes) per monache clarisse[1]. L'anno seguente, nel 1327, Elisenda, rimasta vedova, si ritirò a vivere in un palazzo attiguo, collegato al monastero da lei fondato, dove rimase per i 37 anni che ancora visse e dove morì, nel 1364[1].
Elisenda non diede alcun figlio a Giacomo.
Note
modifica- ^ a b c (EN) Nobiltà catalana
- ^ Costanza di Hohenstaufen anche detta di Sicilia, non deve essere confusa con Costanza d'Altavilla, anch'essa detta di Sicilia, bisnonna di Costanza di Hohenstaufen.
- ^ (EN) Dinastie reali d'Aragona
- ^ (EN) Barcellona - Genealogy
- ^ (DE) Giacomo II d'Aragona genealogie mittelalter Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive.
Bibliografia
modifica- Joan Amades, Les millors llegendes populars, Selecta, Barcelona, 1950.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elisenda di Moncada
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149996495 · ISNI (EN) 0000 0001 0078 1845 · CERL cnp02091077 · LCCN (EN) nb98053244 · GND (DE) 1044032359 · BNE (ES) XX1236131 (data) |
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