Emiliano Marsili

pugile italiano

Emiliano Marsili (Civitavecchia, 11 agosto 1976) è un pugile italiano.

Emiliano Marsili
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 169 cm
Peso 60 kg
Pugilato
Categoria Pesi leggeri
Carriera
Incontri disputati
Totali 43
Vinti (KO) 41
Persi (KO) 1
Pareggiati 1
2012-2013Titolo mondiale IBO  pesi leggeri
2013-2015Titolo europeo EBU  pesi leggeri
 

Carriera modifica

Pugile mancino, professionista dal 2003 e già campione italiano dei pesi leggeri dal 2010,[1] il 20 gennaio 2012 è diventato campione mondiale dei pesi leggeri IBO sconfiggendo a Liverpool il britannico Derry Mathews per KO tecnico alla settima ripresa.

Dato che la Federazione Pugilistica Italiana allora non riconosceva la sigla IBO Marsili ha combattuto con la licenza della federazione spagnola, cosa che gli è costata nel maggio dello stesso anno la sospensione per due mesi.[2] Non avendo difeso il titolo nell'arco di un anno, da regolamento nel 2013 il titolo IBO è stato reso vacante.

Il 9 marzo 2013 conquista il titolo europeo di categoria, sconfiggendo per KOT l'ex campione dell'Unione Europea Luca Giacon. Il 25 gennaio 2014 si conferma campione europeo al PalaTolfa di Tolfa, sconfiggendo ai punti Pasquale Di Silvio.[3]

Il 7 giugno 2014, sempre a Tolfa, sconfigge alla sesta ripresa Benoit Manno, confermandosi nuovamente campione d'Europa. Il 27 settembre affronta a Viterbo l'ungherese Gyorgy Mizsei Jr difendendo per la terza volta il titolo europeo, aggiudicandosi l'incontro dopo 12 riprese per decisione unanime. Nel 2015 Emiliano Marsili rende vacante il titolo European Boxing Union per concentrarsi sulla conquista di una cintura mondiale;[4] il 1º agosto sfida e sconfigge ai punti il messicano Gamaliel Diaz, allo stadio Cetorelli di Fiumicino, nell'incontro valevole per il mondiale silver WBC di categoria.

L'11 giugno 2016 avrebbe dovuto combattere per il titolo mondiale ad interim, ma ha dovuto rinunciare a causa di una gastroenterite virale.[5] L'11 dicembre dello stesso anno ha combattuto e sconfitto per decisione unanime il colombiano Aristide Perez, vincendo il titolo intercontinentale WBA di categoria ed entrando in lizza per la possibilità di una seconda sfida mondiale.[6]

Vita privata modifica

Emiliano Marsili ha una figlia, Emanuela, nata nel 2001 che ha partecipato il 28 aprile 2021 al noto quiz televisivo Avanti un altro!

Noto tifoso romanista, nel 2020 viene premiato con il “Sette Colli”.

Onorificenze modifica

— 15 dicembre 2015[7]

Note modifica

  1. ^ Giuliano Orlando, Boxe: impresa storica di Marsili a Liverpool, in datasport.it, 22 gennaio 2012. URL consultato il 17 settembre 2012.
  2. ^ Alessio Alessi, Emiliano Marsili sospeso per due mesi dal Giudice Sportivo Regionale, in boxeringweb.net, 12 maggio 2012. URL consultato il 17 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
  3. ^ Luigi Panella, Boxe, Marsili resta campione europeo: a Di Silvio l'orgoglio non basta, in la Repubblica, 25 gennaio 2014. URL consultato il 26 gennaio 2014.
  4. ^ Giulio Chinappi, Boxe: Marsili lascia il titolo europeo, ora è di Tatli, su oasport.it, 26 Aprile 2015. URL consultato il 27 novembre 2020.
  5. ^ Pugilato, l'influenza mette ko Marsili: salta il Mondiale, in trcgiornale.it, 1º giugno 2016. URL consultato il 4 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
  6. ^ Luigi Panella, Boxe, Marsili vola verso il Mondiale. Diaz dominato ai punti, in la Repubblica, 1º agosto 2015. URL consultato il 4 agosto 2015.
  7. ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.

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