Eritema ab igne

condizione della pelle causata da esposizione prolungata e ripetuta al calore (radiazione infrarossa)
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L'eritema ab igne è una condizione della pelle causata da esposizione prolungata e ripetuta al calore (radiazione infrarossa). La prolungata esposizione a radiazioni termiche per la pelle può portare allo sviluppo di eritema reticolato, iperpigmentazione, teleangectasie nella zona interessata. Alcune persone possono lamentare lieve prurito e una sensazione di bruciore, ma spesso, tranne nei casi in cui sia marcato, può passare inosservato.

Cause modifica

Diversi tipi di fonti di calore possono causare questa condizione ad esempio:

  • Applicazione ripetuta di borse d'acqua calda, coperte riscaldanti o altri strumenti che trasmettono calore per il trattamento del dolore (es. lombalgia cronica).[1]
  • Esposizione ripetuta a sedili d'auto riscaldati, stufe, caminetti.[2] L'esposizione ripetuta o prolungata ad un riscaldatore è una causa comune di questa condizione nei soggetti anziani.
  • Rischi professionali di addetti a piccole fonderie (faccia esposta al calore), panettieri e cuochi (braccia)
  • Appoggiare lungamente un computer portatile sulla coscia. In letteratura medica sono riportati diversi casi di eritema ab igne indotti da computer portatile: le temperature di funzionamento di questi strumenti (in genere comprese tra 43-47 °C) possono causare questo disturbo della pelle.[3][4] Alcuni computer portatili sono stati addirittura associati con ustioni cutanee.[5]
  • Nel Kashmir si sono verificati casi legati all'uso di un Kanger (un vaso riempito di brace utilizzato per riscaldarsi e tenuto sotto gli abiti tradizionali)
  • Un classico riscontro in soggetti affetti da pancreatite cronica;[6] talvolta visibile anche in soggetti affetti da ipotiroidismo, linfedema o cancro.[7][8]

Storia modifica

Questa forma di dermatite fu descritta per la prima volta dal dermatologo londinese Horatio George Adamson nel 1909.[9]

Diagnosi differenziale modifica

Patogenesi modifica

La patogenesi dell'eritema ab igne rimane sconosciuta. È stato proposto che l'esposizione alla radiazione termica possa indurre danni epidermici di vasi sanguigni superficiali e in seguito dilatazione vascolare. La successiva deposizione di emosiderina può verificarsi in una distribuzione reticolare. È proprio lo stravaso di eritrociti e la deposizione di emosiderina che segue a comportare l'iperpigmentazione.

Trattamento modifica

L'interruzione del contatto con la fonte di calore è il trattamento iniziale dell'eritema ab igne. Se l'area è solo leggermente colpita ed appare lievemente arrossata, la condizione può risolversi in pochi mesi. Se la condizione è grave e la cute appare marcatamente pigmentata e atrofica, una risoluzione spontanea è improbabile. In questo caso, esiste la possibilità che si possa formare un carcinoma a cellule squamose oppure un carcinoma neuroendocrino (ad esempio un carcinoma a cellule di Merkel).[10][11] Se successivamente alla insorgenza dell'eritema ab igne compare una piaga persistente che non si rimargina, oppure un nodulo che cresce all'interno del rash cutaneo, si deve eseguire una biopsia cutanea per escludere la possibilità di evoluzione verso un cancro della pelle. Se l'eritema ab igne dimostra modificazioni in senso pre-canceroso, è stato suggerito l'uso di 5-fluorouracile in crema[12] o terapia fotodinamica.[13] Le anomalie cutanee pigmentate possono persistere per anni. Il trattamento con tretinoina topica o laser terapia può migliorare l'aspetto estetico.

Epidemiologia modifica

L'eritema ab igne in un recente passato era piuttosto frequente nelle persone anziane che stavano sedute in prossimità di un caminetto o una stufa elettrica. Tuttavia, l'eritema ab igne è stato anche riportato in individui giovani. Le donne presentano una maggiore incidenza del disturbo rispetto agli uomini.[14] Sebbene il generalizzarsi di sistemi di riscaldamento centralizzato abbia ridotto l'incidenza complessiva di eritema ab igne, il disturbo è ancora talvolta evidenziabile in persone esposte ad altre fonti di calore, come termocoperte elettriche, borse d'acqua calda e dispositivi elettronici (in particolare computer portatili).

Note modifica

  1. ^ Gregory JF, Beute TC, Erythema ab igne, in J Spec Oper Med, vol. 13, n. 4, 2013, pp. 115-9, PMID 24227571.
  2. ^ Kesty K, Feldman SR, Erythema ab igne: evolving technology, evolving presentation, in Dermatol. Online J., vol. 20, n. 11, 2014, PMID 25419755.
  3. ^ Miller K, Hunt R, Chu J, Meehan S, Stein J, Erythema ab igne, in Dermatol. Online J., vol. 17, n. 10, 2011, p. 28, PMID 22031654. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  4. ^ Arnold AW, Itin PH, Laptop computer-induced erythema ab igne in a child and review of the literature, in Pediatrics, vol. 126, n. 5, 2010, pp. e1227–30, DOI:10.1542/peds.2010-1390, PMID 20921068. URL consultato il 4 gennaio 2017.
  5. ^ Ryan R. Riahi, MD and Philip R. Cohen, MD. Laptop-induced erythema ab igne: Report and review of literature, su Dermatology Online Journal, giugno 2012. URL consultato il 21 gennaio 2013.
  6. ^ Butler ML, Erythema ab igne, a sign of pancreatic disease, in Am. J. Gastroenterol., vol. 67, n. 1, 1977, pp. 77-9, PMID 851110. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  7. ^ Ashby M, Erythema ab igne in cancer patients, in J R Soc Med, vol. 78, n. 11, 1985, pp. 925-7, PMC 1290002, PMID 4067962.
  8. ^ MacHale J, Chambers F, OConnell PR, Erythema ab igne: an unusual manifestation of cancer-related pain [collegamento interrotto], in Pain, vol. 87, n. 1, 2000, pp. 107-8, PMID 10863052. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  9. ^ Adamson HG, Erythema ab Igne or Livedo Reticularis with Pigmentation, in Proc. R. Soc. Med., vol. 4, Dermatol Sect, 1911, pp. 46-7, PMC 2004917, PMID 19975010.
  10. ^ Tan S, Bertucci V, Erythema ab igne: an old condition new again, in CMAJ, vol. 162, n. 1, 2000, pp. 77-8, PMC 1232235, PMID 11216204. URL consultato il 4 gennaio 2017.
  11. ^ Akasaka T, Kon S, [Two cases of squamous cell carcinoma arising from erythema ab igne], in Nihon Hifuka Gakkai Zasshi, vol. 99, n. 6, 1989, pp. 735-42, PMID 2685415.
  12. ^ Sahl WJ, Taira JW, Erythema ab igne: treatment with 5-fluorouracil cream, in J. Am. Acad. Dermatol., vol. 27, n. 1, 1992, pp. 109-10, PMID 1619057.
  13. ^ Kochs C, Hanneken S, Schulte KW, Reifenberger J, [Treatment of carcinoma in situ of erythema ab igne with photodynamic therapy], in Hautarzt, vol. 59, n. 10, 2008, pp. 777-9, DOI:10.1007/s00105-008-1634-8, PMID 18773179. URL consultato il 4 gennaio 2017.
  14. ^ Raza N, Qadir SN, Ejaz A, Epidemiology of erythema ab igne at a moderately cold weather station, in J Pak Med Assoc, vol. 57, n. 3, 2007, pp. 146-8, PMID 17432021. URL consultato il 4 gennaio 2017.

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