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Foody è la mascotte ufficiale di Expo Milano 2015.

La parata lungo il decumano
Il logo e la mascotte riuniti

Disegnato dalla Disney e realizzato da un'azienda salernitana, Foody, alto circa un metro e novanta, è molto sorridente e colorato.

In realtà, si tratta di 11 personaggi-pupazzi ispirati dal mondo della frutta e degli ortaggi, che vanno a comporre un volto di un dodicesimo personaggio (di nome Foody) di ispirazione arcimboldesca. Il nome dei personaggi è stato deciso dai bambini attraverso un sondaggio online sul sito ufficiale della manifestazione.

La famiglia di pupazzi è composta da: Josephine la banana, Piera la pera, Rodolfo il fico, Gury l'anguria, Manghy il mango, Pomina la mela, Rap Brothers i rapanelli, Guagliò l'aglio, Arabella l'arancia, Max il mais, Chicca la melagrana e Julienne la zucchina. Sono personaggi-alimenti provenienti da tutto il mondo, ognuno con la sua personalità, che simboleggiando la diversità e l'unione.

Nel marzo 2015, una serie animata dedicata a Foody e ai suoi amici e intitolata Expo show è in onda sui canali Disney, Disney Channel, XD, su YouTube e sui canali social dell'Expo.

Nel 3 luglio 2015, il Foody è stato celebrato dalle Poste italiane che hanno emesso un francobollo[1] che riproduce in parte sua effigia.

All'interno del sito espositivo, Foody e la sua famiglia sono molti attivi: ogni giorno e due volte al giorno partecipano ad una parata[2] lungo il decumano. Foody invita anche tutti i bambini[3] a divertirsi, con un libro-gioco con immagini da colorare, cruciverba da compilare, test, quiz per scoprire il mondo dell'alimentazione.

Da notare che per l'esperto milanese di campagne pubblicitarie Oliviero Toscani, Foody la mascotte è un prodotto grafico "vergognoso"[4].

Note modifica

  1. ^ Arriva il francobollo con Foody, mascotte di Expo 2015, su milanotoday.it, MilanoToday. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  2. ^   Parata Foody: guardare il video, su YouTube.
  3. ^ Progetto scuola, su progettoscuola.expo2015.org, Expo 2015. URL consultato il 20 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Oliviero Toscani: «Foody è vergognoso», su vita.it, Vita Società Editoriale. URL consultato il 20 ottobre 2015.
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