Francesco Armellini Pantalassi de' Medici

cardinale italiano

Francesco Armellini Pantalassi de' Medici (Fossato di Vico, 13 luglio 1469Roma, 8 gennaio 1528) è stato un cardinale italiano.

Francesco Armellini Pantalassi de'Medici
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Armellini
 
Incarichi ricoperti
 
Nato13 luglio 1469 a Fossato di Vico
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo15 dicembre 1525 da papa Clemente VII
Consacrato arcivescovoin data sconosciuta
Creato cardinale1º luglio 1517 da papa Leone X
Deceduto8 gennaio 1528 (57 anni) a Roma
 

Biografia modifica

Monumento funebre ed epitaffio del cardinale Armellini, presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere

Nato da una famiglia di mercanti, cambiò il cognome da Pantalassi ad Armellini, dal nome dello zio materno che lo istituì suo erede universale e si occupò della sua educazione.

Si trasferì a Roma e divenne protonotario apostolico, quindi segretario di papa Giulio II e del collegio cardinalizio, e clerico della Camera Apostolica. La sua abilità negli affari lo rese particolarmente gradito a Leone X che, come ricompensa per i suoi servizi, lo adottò nella sua famiglia: Francesco Armellini aggiunse così al proprio nome de' Medici.

Papa Leone X lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 1º luglio 1517 con il titolo di San Callisto (poi cambiato con quello di Santa Maria in Trastevere nel 1523).

Durante la sua vita ricoprì svariate cariche, tra cui legato apostolico nelle Marche, in Umbria e in Francia, intendente delle finanze pontificie, amministratore apostolico della diocesi di Oppido Mamertina, Arcivescovo della diocesi di Taranto (dal 15 dicembre 1525 fino all'ottobre 1527), abate commendatario dell'abbazia di Santa Maria di Valdiponte (presso Perugia), camerlengo di Santa Romana Chiesa (dal 13 settembre 1521 alla sua morte). Quest'ultima nomina gli procurò invidie e inimicizie, e soprattutto l'odio del popolo romano, oppresso dalle tasse. Le sue fortune subirono un appannamento durante il breve pontificato di papa Adriano VI, ma ripresero con l'elezione del secondo papa Medici, Clemente VII.

Perse tutte le sue immense fortune nel sacco di Roma del 1527 a opera dei lanzichenecchi, e dovette cercare riparo in Castel Sant'Angelo, dove morì poco dopo. È sepolto nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.

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