Francisco de Amaya
Francisco de Amaya (Malaga, 28 dicembre 1585 circa[1] – Valladolid, 1640 circa[1]) è stato un giurista spagnolo del XV secolo.
Biografia
modificaBattezzato nella chiesa parrocchiale di San Juan di Antequera il 28 dicembre 1585,[1] Francisco insegnò diritto a Osuna e nel 1617 si trasferì a Salamanca, dove gli fu assegnata una cattedra dello stesso insegnamento.
In seguito fu nominato funzionario di tribunale ("fiscal") della cancelleria di Granada e più tardi consigliere di Valladolid, città nella quale morì intorno al 1640.[1]
Opere
modifica- D. Francisci de Amaya J.C. antiquarensis Hispani et in Pintiana Curia regii senatoris Opera juridica,..., Lugduni, 1734.
- Desengaños de los bienes humanos,..., Madrid: Melchor Alvarez, 1681.
- (LA) Observationes iuris, Genève, Philippe Gamonet, 1656.
- Opera juridica seu Commentarii in tres posteriores libros Codicis Imp. Justiniani,..., Lugduni, 1734.
Note
modifica- ^ a b c d Francisco de Amaya | Real Academia de la Historia, su dbe.rah.es. URL consultato il 24 settembre 2019.
Bibliografia
modificaFonti
modifica- Diccionario histórico ó Biografía universal compendiada, Barcelona: Narciso Oliva, 1830.
Approfondimenti
modifica- Corts Grau, José, Los Juristas clásicos españoles, Madrid, Editora Nacional, 1848.
Altri progetti
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