Free Gaza Movement
Il Free Gaza Movement è una coalizione di organizzazioni filo-palestinesi, operatori umanitari, attivisti per i diritti umani e giornalisti provenienti da diverse nazioni, il suo scopo dichiarato è di rompere il blocco della Striscia di Gaza con navi trasportanti aiuti umanitari[1] ed attirare l'attenzione mondiale sulla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, facendo pressione sui governi internazionali affinché aiutino la popolazione Palestinese.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4f/FreeGazaLogo.jpg/220px-FreeGazaLogo.jpg)
Il gruppo ha più di 70 sostenitori, tra cui Desmond Tutu e Noam Chomsky, ad alcuni di loro viene proibito l'ingresso in Palestina da Israele.
Le organizzazioni che partecipano al Free Gaza Movement includono l'International Solidarity Movement e l'IHH turco. Gli attivisti che partecipano alla campagna comprendono Jeff Halper, Hedy Epstein, Lauren Booth, e membri di varie organizzazioni cristiane, ebree e musulmane.[1]
Secondo diverse agenzie di intelligence, l'IHH ha legami con organizzazioni estremiste islamiche che costituiscono una minaccia per la sicurezza dello Stato ebraico[2].
I viaggi verso Gaza
modifica- 1º viaggio: il 23 agosto 2008, 44 persone provenienti da 17 nazioni diverse sono salpate da Cipro per Gaza su due imbarcazioni, la Free Gaza e la Liberty. Seguiti da navi militari Israeliane che non sono intervenute, hanno superato il blocco e raggiunto la destinazione.[3][4][5]
- 2º viaggio: il 28 ottobre 2008, la nave Dignity parte per Gaza con 27 medici, avvocati, giornalisti e attivisti per i diritti umani, in rappresentanza di 12 diverse nazioni. Viene superato nuovamente il blocco, seguita da navi militari Israeliane che non sono intervenute.[6][7]
- 3º viaggio: l'8 novembre 2008, terzo viaggio per Gaza con la nave Dignity, trasportando 24 Passeggeri. Per questo viaggio, il Free Gaza Movement si è unito alla European Campaign to end the Siege (Campagna Europea per porre fine all'Assedio) per portare più di una tonnellata di supporti medici a Gaza, accompagnati da 11 Parlamentari Europei. Anche questa volta viene raggiunta le destinazione.[8]
- 4º viaggio: l'8 dicembre 2008, il Free Gaza Movement torna nuovamente a Gaza. Con loro i Professori Mike Cushman e Jonathon Rosenhead della London School of Economics e BRICUP.[9]
- 5º viaggio: il 19 dicembre 2008 il Free Gaza Movement torna nuovamente a Gaza. Con loro due inviati del Qatar Eid charity.[10]
- 6º viaggio: tra il 29 e il 30 dicembre 2008 la nave Dignity si scontra con una nave militare Israeliana. A causa dei danni sono costretti a dirigersi in Libano. Secondo il Free Gaza Movement la marina Israeliana ha speronato l'imbarcazione per ben tre volte, quasi affondandola.[11] Secondo la Marina militare Israeliana la Dignity non rispondeva agli avvertimenti di tornare indietro, la nave israeliana si è messa davanti per obbligare la Dignity a fermarsi e non è stato possibile evitare la collisione.[12]
La Freedom Flotilla
modificaNel maggio 2010, il Free Gaza Movement organizza una flotta di 6 navi, la Freedom Flotilla, con l'appoggio di varie organizzazioni europee e mondiali, tra cui la IHH turca. Le navi vengono abbordate dalla Marina militare Israeliana e su una di queste, la Mavi Marmara, nove passeggeri rimangono uccisi in un violento scontro con le forze israeliane.
Note
modifica- ^ a b Group will test Israel's Gaza blockade | JTA - Jewish & Israel News Archiviato il 3 giugno 2012 in Internet Archive.
- ^ La milizia politico-religiosa di Erdogan - Corriere della Sera
- ^ Freegaza - La Prima Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ "Io, Ulisse italiano a Gaza" - LASTAMPA.it Archiviato il 4 settembre 2010 in Internet Archive.
- ^ BBC NEWS | Middle East | Activist boats reach Gaza Strip
- ^ Freegaza - La Seconda Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ Gaza activist boat docks | JTA - Jewish & Israel News Archiviato il 23 agosto 2010 in Internet Archive.
- ^ Freegaza - La Terza Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ Freegaza - La Quarta Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ Freegaza - La Quinta Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ Freegaza - La Sesta Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3647005,00.html
- ^ Freegaza - La Settima Interruzione dell'Assedio[collegamento interrotto]
- ^ http://www.sindhtoday.net/world/51359.htm[collegamento interrotto]
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Free Gaza Movement
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Free Gaza Movement, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.