George Peabody Library

La George Peabody Library, precedentemente conosciuta come la biblioteca del Peabody Institute, è la biblioteca di ricerche mirate sul XIX secolo della Johns Hopkins University. Si trova nel campus Peabody nel quartiere culturale storico di Mount Vernon a nord del centro di Baltimora, di fronte al monumento di Washington. Le collezioni sono disponibili per l'utilizzo da parte del pubblico, in sintonia con l’obiettivo del banchiere, finanziere e filantropo George Peabody di creare una biblioteca "per l'uso gratuito di tutte le persone che desiderano consultarla." [1]

George Peabody Library
Ubicazione
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
CittàBaltimora
Indirizzo17 East Mount Vernon Place, Baltimora
Caratteristiche
TipoUniversitaria/Pubblica
ISILUS-MDBJP
ArchitettoEdmund George Lind
Sito web

La collezione principale di 300.000 volumi riflette vasti interessi ma è incentrata sul secolo XIX, particolarmente su religione, arte britannica, architettura, storia americana, lingue romanze, storia della scienza, geografia, esplorazione e viaggi.[2]

Interno della biblioteca dal terzo livello

L'interno della biblioteca è spesso considerato uno dei più belli del mondo.[3] L'edificio, completato nel 1878, è stato progettato dall'architetto di Baltimora Edmund G. Lind in collaborazione con il primo rettore del Peabody, Nathaniel H. Morison, che la descrisse come una "cattedrale dei libri".[4] L'impatto visivo è in un monumentale neo-greco e l'interno presenta un atrio che, sopra un pavimento di marmo bianco e nero a lastre alternate, svetta a 61 piedi di altezza fino a un lucernario di vetro satinato, il tutto circondato da cinque ordini di balconi in ghisa nera ornamentale e colonne con decorazioni dorate.

  1. ^ George Peabody, Founding Letter, February 12, 1857, American Journal of Education 3 (1857), 226.
  2. ^ (EN) Donald E. Oehlerts, Books and blueprints : building America's public libraries, Greenwood Press, 1991, p. 19, ISBN 0-313-26570-4, OCLC 23386603. URL consultato il 30 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Oriole Kooky, su nytimes.com, The New York Times, 24-11-2009. URL consultato il 2-2-2017.
  4. ^ Copia archiviata, su peabodyevents.library.jhu.edu. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2017).

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN147891111 · ISNI (EN0000 0004 0598 4651 · BAV 494/58229 · LCCN (ENno2006070945 · GND (DE10134648-7 · BNF (FRcb122618563 (data) · J9U (ENHE987007344789405171