George Wallington

musicista

George Wallington, pseudonimo di Giacinto Figlia (Palermo, 27 ottobre 1924New York, 15 febbraio 1993), è stato un pianista e compositore statunitense jazz di origine italiana.

George Wallington
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereJazz
Periodo di attività musicale1940 – 1993
Strumentopianoforte
GruppiDizzy Gillespie, Charlie Parker, Lionel Hampton, Gerry Mulligan, Kai Winding

Il suo stile di be-bop puro è paragonato a quello di Bud Powell[1].

Biografia modifica

Trasferitosi con la sua famiglia negli Stati Uniti nel 1925, ricevette ancora in tenera età le prime educazioni musicali dal padre, cantante lirico e dall'età di nove anni studiò il pianoforte (Juilliard School).

Appassionato di jazz, iniziò a esibirsi in alcuni locali della zona del Greenwich Village, nel 1944 fece parte del quintetto di Dizzy Gillespie che fece alcune esibizioni allOnyx Club di New York.

Successivamente fu pianista di Joe Marsala, Georgie Auld, Allen Eager, Red Rodney e Charlie Parker e alla fine degli anni quaranta con Kai Winding e Gerry Mulligan.

Durante gli anni cinquanta registrò alcuni album come leader di piccoli propri gruppi musicali.

Verso la fine degli anni cinquanta abbandonò le scene musicali per dedicarsi all'attività commerciale di famiglia (vendita di apparecchiature per aria condizionata)[2].

Dal 1984 ricominciò a riprendere la sua vecchia passione musicale incidendo alcuni dischi a proprio nome.

Tra le sue composizioni da citare tra le altre, "Lemon Drop", tema be-bop con accompagnamento vocale in stile scat, questo brano fu ripreso da musicisti come Woody Herman, Gene Krupa e Chubby Jackson, un altro brano del pianista oggetto di cover fu "Godchild" che il trombettista Miles Davis inserì nel suo storico album Birth of the Cool.

Discografia modifica

Leader modifica

Album

Note modifica

  1. ^ Dizzy Gillespie, To Be, or Not...To Bop, First University of Minnesota Press, 2009, p. 206.
  2. ^ George Wallington: Trios - JazzWax, su jazzwax.com. URL consultato il 28 giugno 2020.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN5119322 · ISNI (EN0000 0000 8084 7148 · SBN UM1V032280 · Europeana agent/base/150705 · LCCN (ENn82002923 · GND (DE134550072 · BNE (ESXX5169977 (data) · BNF (FRcb139009834 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n82002923