Giacomo Antonio Lucifero
Giovanni Giacomo Antonio Lucifero (Crotone, 1504 – Umbriatico, 1548) è stato un vescovo cattolico italiano.
Giacomo Antonio Lucifero vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Umbriatico (1531-1548) |
Nato | 1504 a Crotone |
Nominato vescovo | 20 marzo 1531 da papa Clemente VII |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Deceduto | 1548 a Umbriatico |
Biografia
modificaDi nobile famiglia e discendente dell'omonima casata crotonese, scelse tuttavia di intraprendere la carriera ecclesiastica.
Ordinato presbitero in data ignota, fu elevato vescovo di Umbriatico il 20 marzo 1531 da papa Clemente VII.
Nel corso del suo episcopato venne in particolar modo ricordato per gli insulti e le minacce che ricevette suo malgrado dal barone Pietro Antonio Abenante, feudatario di Cirò, Calopezzati e Martirano[1][2][3], reo secondo quest'ultimo di aver sostenuto, almeno in un'occasione, una delle rivolte avvenute nell'universitas di Cirò intorno al 1543 contro la feudalizzazione delle terre cirotane da parte dello stesso Abenante[4][5].
Lucifero si spense ad Umbriatico nel 1548, dopo aver governato la diocesi per 17 anni.
Note
modifica- ^ Luigi Palmieri, Cosenza e le sue famiglie, Cosenza, Pellegrini Editore, 1999, p. 245. ISBN 978-88-810-1067-7
- ^ Feudatari e società civile, su archeologiapetelina.it. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2019).
- ^ Andrea Pesavento, Chiesa e società a Cirò, su archiviostoricocrotone.it. URL consultato il 26 febbraio 2019.
- ^ Famiglia Abenante, su db.histantartsi.eu. URL consultato il 26 febbraio 2019.
- ^ Famiglia Abenante, su nobili-napoletani.it. URL consultato il 26 febbraio 2019.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Giacomo Antonio Lucifero, in Catholic Hierarchy.