Giorgio Andreotta Calò

artista italiano

Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 27 giugno 1979) è un artista italiano.[1]

Biografia modifica

 
Senza Titolo (La fine del mondo), Giorgio Andreotta Calò

Giorgio Andreotta Calò nasce a Venezia nel 1979. Si forma tra Italia e Germania studiando scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Kunsthochschule di Berlino.[2]

Dopo essersi diplomato, si trasferisce nei Paesi Bassi dove dal 2009 al 2011 sarà artista in residenza alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam;[3] tra il 2012 e il 2013 si sposta in Francia, dove sarà in residenza presso il Centre National d'Art Contemporain di Villa Arson a Nizza.[4]

Nel 2012 viene insignito con il Premio MAXXI per la sua installazione Prima che sia notte,[5] mentre nel 2014 riceve il Premio New York, assegnato dal Ministero degli Affari Esteri.[1]

Nel 2017 è uno dei tre artisti invitati da Cecilia Alemani, nota curatrice del programma di arte pubblica della High Line di New York,[6] ad esporre al Padiglione Italia della 57ª Esposizione internazionale d'arte di Venezia per cui realizza l'installazione Senza Titolo (La fine del mondo):[7] una struttura di ponteggi attraverso cui i visitatori accedono a un livello superiore da cui è possibile osservare l'architettura dell'Arsenale riflettersi in un ampio specchio di acqua.[8]

Nel 2019 l'Hangar Bicocca ospita la sua mostra personale CittàdiMilano, curata da Roberta Tenconi.[9] Oltre ad un ovvio riferimento al luogo che ospita la mostra, il titolo è un rimando alla nave Città di Milano,[9] la prima unità posacavi italiana, che nel 1919 si incagliò nei pressi di Filicudi, di cui l'artista ha recuperato diverse immagini subacquee per l'installazione Senza titolo (Jona), che apre l'esposizione.[10]

Opere modifica

  • Volver (2008)
  • Per Ogni Lavoratore Morto (2010)
  • Scolpire il tempo (2010)
  • Prima che sia notte (2011)
  • DOGOD (2014, 2015, 2015-2016)
  • Pinna Nobilis (2014-in corso)
  • In Girum Imus Nocte (2014)
  • Medusa (A) (2015)
  • Medusa (B) (2015)
  • Senza Titolo (La fine del mondo) (2017)
  • Anastasis (άνάστασις) (2018)
  • Senza Titolo (Cavi) (2019)
  • Carotaggi Produttivo (2019)
  • Senza Titolo (Jona) (2019)

Principali mostre personali e collettive modifica

  • ILLUMInazioni/ILLUMInations, 54.ma mostra Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Venezia, 2011
  • Ennesima, La Triennale di Milano, Milano, 2015
  • 5122.65 miles, Depart Foundation, Los Angeles, 2016
  • Il mondo magico, a cura di Cecilia Alemani, 57.ma mostra Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Venezia, 2017
  • CittàdiMilano, a cura di Roberta Tenconi, Hangar Bicocca, Milano, 2019

Note modifica

  1. ^ a b Andreotta Calò, Giorgio nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 16 luglio 2019.
  2. ^ Italian Council, su aap.beniculturali.it. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2021).
  3. ^ (NL) Giorgio Andreotta Calò, su rijksakademie.nl. URL consultato il 13 giugno 2021.
  4. ^ (FR) Cédric Moris Kelly, Villa Arson, su Villa Arson. URL consultato il 13 giugno 2021.
  5. ^ Giorgio Andreotta Calò, guardando dalla finestra del MAXXI, su domusweb.it. URL consultato il 16 luglio 2019.
  6. ^ Testo Nicolas Ballario-Foto Danilo Scarpati per Living, A casa di Cecilia Alemani - Living Corriere, su Living, 11 maggio 2017. URL consultato il 16 luglio 2019.
  7. ^ Patrizia Varone, Il “mondo magico” di Cecilia Alemani. Il Padiglione Italia alla 57ª Biennale. Tutte le foto, su artslife.com. URL consultato il 16 luglio 2019.
  8. ^ Testo Annalisa Rosso, Il mondo di Giorgio Andreotta Calò alla Biennale di Venezia | Living Corriere, su Living, 19 maggio 2017. URL consultato l'11 giugno 2021.
  9. ^ a b Claudia Santeroni, Giorgio Andreotta Calò porta il mare a Milano, su Artribune, 14 aprile 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
  10. ^ Daniela Castellucci, Giorgio Andreotta Calò e Il relitto sommerso di Milano, su Cultweek, 16 aprile 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.

Collegamenti esterni modifica

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