Giudice di pace
Il giudice di pace è un organo giurisdizionale con diverse funzioni. Alla denominazione corrispondono, però, significati diversi a seconda dell'ordinamento giuridico e giudiziario di riferimento.
StoriaModifica
La figura del giudice di pace trova la sua origine negli ordinamenti di common law dopo la guerra dei cento anni: sorta in Inghilterra, dove il termine compare sin dal 1361, si è poi diffusa negli altri paesi appartenenti a quest'area.
Nel 1790 è stata adottata anche in Francia (dove è stata soppressa nel 1958) e, in seguito, da altri paesi di civil law, quali il Belgio, alcuni cantoni della Svizzera (ad esempio, Vaud) e l'Italia (ma era già presente in alcuni stati pre-unitari).
Nel 1947 la Costituente preferì, come modello di selezione dei magistrati, quello concorsuale; tuttavia lasciò nella Costituzione la possibilità di ammettere la nomina o l'elezione di alcune categorie di giudici, alle quali sarebbero spettate esclusivamente funzioni monocratiche. Con la legge 21 novembre 1991 n. 374 furono infine istituiti nella magistratura ordinaria i giudici di pace, con funzioni esclusivamente giudicanti e privi di quella requirente[1][2]
NoteModifica
- ^ Ministero della giustizia | Giudice di pace, su www.giustizia.it. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ Giudice di pace: la guida completa, su Altalex, 30 luglio 2020. URL consultato il 13 agosto 2022.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Giudice di pace, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN, FR) Giudice di pace, su Enciclopedia canadese.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 22104 · LCCN (EN) sh85071142 · J9U (EN, HE) 987007538517205171 · NDL (EN, JA) 00572954 |
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