Governo Mišustin
Il Governo Mišustin (in russo: Правительство Мишустина?, traslitterato: Pravitel'stvo Mišustina) è l’attuale Governo della Federazione Russa dal 21 gennaio 2020, guidato dal Primo Ministro Michail Mišustin.
Governo Mišustin | |||
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Stato | ![]() | ||
Capo del governo | Michail Vladimirovič Mišustin (Indipendente) | ||
Coalizione | Russia Unita, Indipendenti (con l’appoggio esterno di Partito Liberal-Democratico di Russia, Russia Giusta e Rodina) | ||
Legislatura | VII, VIII | ||
Insediamento | 21 gennaio 2020 | ||
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Del governo, oltre al Presidente, fanno parte nove vicepresidenti, di cui un Primo vicepresidente, Andrej Belousov, e 21 ministri federali. Tre vicepresidenti e 12 ministri federali dell'esecutivo Mišustin sono membri del precedente governo che sono stati confermati nei loro ruoli.[1]
Processo di formazioneModifica
La sua composizione è stata ufficializzata con decreto del Capo dello Stato Vladimir Putin il 21 gennaio 2020, su proposta dello stesso Primo Ministro Mišustin,[2] dopo che il Presidente stesso aveva conferito, in data 16 gennaio 2020, l’incarico di formare un esecutivo a quest’ultimo, dopo il voto favorevole della Duma di Stato (che lo ha approvato, per la prima volta nella storia del paese, senza un almeno un parlamentare che votasse contro).
Il giorno prima, infatti, si era dimesso il precedente governo, presieduto da Dmitrij Medvedev, subito dopo il messaggio al Parlamento del Capo dello Stato in cui erano stati dettati gli indirizzi da perseguire nell'immediato: tra gli altri punti in questione, da un lato vi erano politiche sociali finalizzate all'incremento del tasso di natalità, alla tutela delle famiglie e alla crescita del reddito familiare e della qualità della vita dei cittadini,[3][4] dall'altro una riforma costituzionale che desse maggiori poteri alla Duma nella fase di assegnazione dei ruoli del Primo ministro, dei suoi vice e di parte dei ministri.[5]
Differenze con il precedente esecutivoModifica
Rispetto al precedente esecutivo, nel governo Mišustin è stato soppresso il Ministero del Caucaso settentrionale, le cui competenze sono state assegnate al Ministero dello sviluppo economico. È passata invece dal controllo di quest'ultimo a quello del Ministero delle Finanze l'Agenzia federale per la gestione delle proprietà statali, mentre il Servizio del catasto e della cartografia, quello del controllo sanitario e l'Agenzia federale medico-biologica sono diventate strutture autonome di diretta competenza del governo.[6]
Situazione parlamentareModifica
Sulla base dei voti espressi dai gruppi parlamentari in occasione del voto di fiducia nei confronti di Michail Mišustin il 16 gennaio 2020, l'appoggio parlamentare al governo si può riassumere come segue:
Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Duma di Stato[7] | Maggioranza | Russia Unita (326)
Appoggio esterno: Partito Liberal-Democratico di Russia (39), Russia Giusta (17), Rodina (1) |
383 / 450
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Astensione | Partito Comunista della Federazione Russa (41) | 41 / 450
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Opposizione | —[8] | 0 / 450
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Non votanti/Vacanti | Russia Unita (15), Partito Comunista della Federazione Russa (2), Partito Liberal-Democratico di Russia (1), Russia Giusta (6), Piattaforma Civica (1)
Vacanti: (1) |
26 / 450
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Composizione del governoModifica
NoteModifica
- ^ (RU) Julija Zabajlovič, Новое Правительство России в одной картинке, su 59.ru, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ (RU) Объявлен состав нового правительства, su ria.ru, 21 gennaio 2020. URL consultato il 21 gennaio 2020.
- ^ (RU) Михаил Мишустин представил программу основных направлений деятельности будущего правительства, su 1tv.ru, 16 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ (RU) Мишустин представил Госдуме свою программу на посту премьера. Главное, su rbc.ru, 16 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ (RU) Кабинет Мишустина: обновленный социальный блок, новички и "долгожители", su tass.ru, 21 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ (RU) Кто остался, кто пришел. Новые лица правительства России, su ria.ru, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Consiglio Federale) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo
- ^ Sezione parlamentare blanda (tant’è vero che non contiene nessun partito), perché, sebbene costituzionalmente il paese sia una Repubblica pluripartitica, non esiste de facto alcun partito che possa effettivamente opporsi al dominio incontrastato e alla deriva autoritaria assunta dal paese nella sua breve storia post-sovietica a partire dal 1999. I partiti che tecnicamente farebbero parte di questa sezione, infatti, molto spesso sono tollerati dal regime, dopo essere stati debitamente “depotenziati”, solo perché non interferiscono o non possono interferire con le azioni governative, il partito e i politici al governo. Essi, quindi, rappresentano solo un’opposizione “di facciata”, molto spesso votano a favore del governo in carica e delle sue azioni, come in questi casi, e addirittura sovente sono creati dallo stesso regime, che pilota le elezioni a proprio vantaggio. In questa occasione, addirittura, non vi è stata opposizione ed i partiti “contrari” hanno preferito astenersi o non votare.
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Collegamenti esterniModifica
- (RU) Sito ufficiale del Governo della Federazione Russa, su government.ru.