Gowin Knight

fisico britannico

Gowin Knight (Corringham, 10 settembre 1713Londra, 8 giugno 1772) è stato un fisico britannico principalmente noto per aver creato, nel 1745, un innovativo processo di magnetizzazione dell'acciaio, e per essere stato il primo direttore[1] del British Museum di Londra[2].

Gowin Knight

Biografia modifica

Knight nacque a Corringham, piccola parrocchia civile nel Lincolnshire. Studiò alla Leeds Grammar School e al Magdalen College di Oxford, ottenendo un B.A. nel 1736 e un M.A. nel 1739. Nel 1745 scoprì un processo per la magnetizzazione dell'acciaio che utilizzò per realizzare un nuovo tipo di ago in acciaio da utilizzare nelle bussole, sostituendolo a quello di ferro che veniva utilizzato abitualmente.

Nel 1745 venne eletto membro della Royal Society e nel 1747 gli venne conferita la Medaglia Copley[3]. A partire dal 1752 le sue bussole fabbricate da George Adams senior, all'epoca considerate all'avanguardia, vennero utilizzate dalla Royal Navy per quasi un secolo[4]. Brevettò ufficialmente la sua bussola nel 1760[5]. La sua scoperta gli valse l'appellativo di "Entrepreneurial Philosopher"[6]. Nel 1756 divenne "Principal Librarian" al British Museum di Londra[2], incarico che mantenne fino al 1772, anno della sua morte.

Note modifica

  1. ^ All'epoca, la carica di "direttore" era denominata "Principal Librarian" ovvero "Primo bibliotecario".
  2. ^ a b (EN) Anne Goldgar, The British Museum and the Virtual Representation of Culture in the Eighteenth Century, in Albion: A Quarterly Journal Concerned with British Studies, vol. 32, n. 2, The North American Conference on British Studies, 2000, DOI:10.2307/4053772.
  3. ^ (EN) Medal, su britishmuseum.org. URL consultato il 19 giugno 2022.
  4. ^ (EN) Gowin Knight, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.  
  5. ^ Gerard Turner, Storia delle scienze: Gli strumenti, vol. 1, Einaudi, 1991.
  6. ^ Guy Le Gaufey, Appartenere a sé stessi - Anatomia della terza persona, traduzione di Moreno Manghi, Sacile, Polimnia, 2018, p. 102.

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