Guglielmo Capodiferro

arcivescovo cattolico

Guglielmo Capodiferro, detto anche Guglielmo di San Vittore (... – 1353), è stato un vescovo cattolico italiano.

Guglielmo Capodiferro
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Chieti (1340-1353)
 
Nominato vescovo17 marzo 1340 da papa Benedetto XII
Consacrato vescovo23 luglio 1340 dal cardinale Bertrando del Poggetto
Deceduto1353
 

Biografia

modifica

Originario di San Vittore, presso Cassino, nel 1310 era scrittore presso la curia papale ad Avignone e, sotto i pontificati di Clemente V e Giovanni XXII, ottenne numerosi e cospicui benefici: fu, tra l'altro, canonico cattedrale di Agrigento, arcidiacono del capitolo di Aquino, abate di San Pietro in Loreto, preposito di San Pietro della Foresta e prebendario di Wambeek.

Nel 1321 fu incaricato, insieme con l'arcivescovo di Catania e con l'abate della Santissima Trinità di Mileto, di ricomporre il dissidio tra il re di Napoli, Roberto d'Angiò, e l'arcivescovo di Cosenza circa il possesso del castello di San Lucido.

Fu eletto vescovo di Penne e Atri nel 1321 e nel 1324,[1] ma in entrambi i casi non accettò l'episcopato: le rendite della diocesi, infatti, erano inferiori a quello dei benefici ecclesiastici di cui era già titolare. A tali benefici rinunciò nel 1329, quando venne nominato cappellano papale e tesoriere del capitolo di San Martino a Tours.

Il 17 marzo 1340 venne eletto vescovo di Chieti[2] e accettò di lasciare la curia pontificia.

Il suo episcopato fu funestato dal contrasto con il suo vassallo Francesco de Turre, colpevole di aver usurpato numerosi beni della diocesi: il vescovo scomunicò Francesco e i suoi sostenitori, che reagirono violentemente costringendo il presule all'esilio.

Morì nel 1353.

Genealogia episcopale

modifica

La genealogia episcopale è:

  1. ^ Hierarchia Catholica, vol. I (1913), p. 394.
  2. ^ Hierarchia Catholica, vol. I (1913), p. 481.

Collegamenti esterni

modifica