Guillielmus de Groff

scultore e ebanista fiammingo

Guillielmus de Groff, o Grof (Anversa, 1680Monaco di Baviera, 1742), è stato uno scultore ed ebanista fiammingo.

Tritone bambino, (1722), nella grande sala del Badenburg nel parco Nymphenburger (Monaco di Baviera)

Biografia modifica

 
Statua di Nettuno con un cavalluccio marino, alla grande cascata del parco Nymphenburger (Monaco di Baviera)

Guillielmus de Groff era il terzo figlio di Wagenmachers de Groff e di Anna Bulens.

Il suo percorso di formazione artistico si svolse inizialmente ad Anversa, come apprendista in un laboratorio di scultura.[1]

Intorno al 1700 si trasferì a Parigi per sviluppare le sue capacità artistiche, e dove ebbe la possibilità di mettersi al servizio di Luigi XIV di Francia.[2]

Nel 1714 si spostò in Germania, a Monaco di Baviera per entrare nella corte del Grande Elettore di Baviera.[2]

Successivamente lavorò anche a Dachau, Nymphenburg, Schleißheim, realizzando bronzi, stucchi decorativi, ritratto in cera, mobili per chiese e palazzi.[2]

La sua attività più importante fu la creazione di sculture in piombo dorato per i giardini del Grande Elettore di Baviera.[1]

Groff ha lavorato a Monaco di Baviera, nel suo ruolo di maestro scultore, insieme allo scultore Giuseppe Volpini, allo stuccatore Charles Claude Dubut, e sotto la direzione di Joseph Effner.

Appassionato delle stile francese, trovò un compromesso tra il gusto transalpino e quello tedesco, mettendosi in evidenza per aver diffuso il Rococò in Germania.[2]

Groff si sposò con Rosalia Susanna Lamoureux ed ebbe quattro figli: Charles (1712-1774), Claudio Achille (1716), Ferdinando Guglielmo (1718) e Johanna Margaretha.

Il figlio maggiore Charles è riuscito dopo la morte del padre ad essere il suo successore come scultore di corte a Monaco.[3]

Note modifica

  1. ^ a b (ES) Groff, Guillielmus de, su museodelprado.es. URL consultato il 16 agosto 2018.
  2. ^ a b c d Guillielmus de Groff, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 ottobre 2015.
  3. ^ (DE) de Groff, Charles, su deutsche-biographie.de. URL consultato il 16 agosto 2018.

Bibliografia modifica

  • (DE) Peter Volk, Guillielmus de Grof (1776–1742). Studien zur Plastik am Kurbayrischen Hof im 18. Jahrhundert. Saggio, Francoforte, 1966.
  • (DE) Friedrich Wolf, Wilhelm de Groff (1676–1742). Der Dekorkünstler des Kurfürsten Max Emanuel, in Oberbayerisches Archiv, 90, 1968, S. 52–61.
  • (DE) Gerhard Woeckel, de Groff, Guillielmus, in Neue Deutsche Biographie (NDB), VII, Berlino, Duncker & Humblot, 1966, p. 119.
  • (DE) Ulrich Thieme e Fred. C. Willis, Guillielmus de Grof, in Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, XV, Lipsia, Gresse–Hanselmann. E. A. Seemann, 1922, pp. 72–74.

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Controllo di autoritàVIAF (EN27171699 · ISNI (EN0000 0000 6648 8716 · CERL cnp00586304 · ULAN (EN500052331 · GND (DE118718940 · BNF (FRcb125029170 (data)
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