Henry Armstrong Reed

militare statunitense

Henry Armstrong Reed (Monroe, 27 aprile 1858Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un civile aggregato al 7º Reggimento di Cavalleria degli Stati Uniti. Nipote di George Armstrong Custer, di Thomas Custer e di Boston Custer ha svolto il ruolo di addetto al controllo della mandria di bovini al seguito del 7º Reggimento di Cavalleria durante la Campagna contro i Sioux del 1876.

Henry Armstrong Reed
Henry Armstrong "Autie" Reed
NascitaMonroe, Michigan, 27 aprile 1858
MorteLittle Bighorn, Territorio del Montana, 25 giugno 1876
Cause della morteMorto in battaglia
Luogo di sepolturaWoodland Cemetery, Monroe, (Michigan)
Dati militari
Forza armataEsercito degli Stati Uniti d'America
Unitàmandriano aggregato al 7º Reggimento di Cavalleria degli Stati Uniti
Anni di servizio1876
CampagneGuerre indiane
BattaglieBattaglia del Little Bighorn
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Biografia modifica

Henry Reed nacque a Monroe (Michigan) il 27 aprile 1858[1], da David Reed e Lydia Kirkpatrick Reed,[2] unico maschio di cinque figli. La madre Lydia era sorellastra di George Armstrong Custer, ma più che una sorella maggiore fu una seconda madre per George[3] e i due erano legati da grande affetto. Fu per questo motivo che quando nacque Henry la mamma gli diede come secondo nome Armstrong e così il bimbo condivise con lo zio George il soprannome "Autie".[4]

Guerra Sioux del 1876 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Grande guerra Sioux del 1876.

Henry era ancora uno studente quando nel maggio 1876, con la sorella maggiore Emma, lasciò Monroe per recarsi in visita agli zii a Fort Abraham Lincoln, nell’allora territorio del Dakota. Il ragazzo rimase affascinato dall’aria che si respirava al forte e, soprattutto, dalla prorompente personalità degli zii che aveva sempre ammirato. Manifestò perciò il desiderio di aggregarsi al 7º Reggimento di cavalleria che era in procinto di partire per l’offensiva programmata contro gli indiani ‘ostili’[5] nella regione dello Yellowstone nel Territorio del Montana. Non poteva farlo perché non era un militare e da civile non aveva un ruolo che giustificasse la cosa. Gli venne in soccorso lo zio George che lo fece assumere come addetto al controllo della mandria di bovini che seguivano la colonna dei soldati con la carovana dei rifornimenti.[6] Quello che gli era stato assegnato era un compito molto duro che il ragazzo, però, svolse sempre con impegno e senza mai lamentarsi. D’altro canto Custer sapeva che quella vita dura e difficile avrebbe contribuito a maturare il ragazzo e ne avrebbe fatto un uomo.

Durante i primi giorni di giugno la colonna dei soldati proseguì spedita attraversando un territorio magnifico, l’aria che si respirava era serena e di notte i fratelli Custer e il giovane Henry preferivano dormire all’aperto invece che in tenda.[7] Fu così che Henry entrò a far parte a pieno titolo di quello che era conosciuto come il ‘Clan Custer’ che all’interno del reggimento godeva di molte simpatie, ma era anche avversato da un gruppo di detrattori tra cui il capitano Frederick W. Benteen che non mancava di manifestare apertamente la sua mancanza di stima per Custer.[8]

Morte modifica

 
La zona del cimitero di Woodland a Monroe dove sono sepolti i membri della famiglia Reed. La lapide di Henry Reed è quella a destra con i fiori davanti.

Il 25 giugno, il reggimento di Custer arrivò nella vallata del Little Bighorn e Henry Reed era nella sua abituale posizione con la carovana dei rifornimenti nelle retrovie. Quando giunse la notizia che George Custer richiedeva scorte di munizioni e l’intervento urgente del distaccamento del capitano Benteen, il ragazzo si mosse insieme a Boston Custer per raggiungere lo zio lì dove era imminente uno scontro armato contro i Sioux.

A John Burkman[9] che tentava invano di fermarlo, in maniera canzonatoria gridò «Sei arrabbiato perché non puoi venire anche tuǃ» e poi spronò il cavallo andando così incontro al suo destino.

Nella battaglia del Little Bighorn il distaccamento di Custer fu completamente annientato dai Sioux di Cavallo Pazzo e di Fiele. George Armstrong Custer con i fratelli Thomas e Boston e il cognato James Calhoun restarono sul campo di battaglia, così come il giovane Henry Reed[10], tutti accomunati dalla stessa, tragica sorte.

Il corpo di Henry Reed, mutilato e senza scalpo, venne inizialmente sepolto sul campo di battaglia come fu fatto per tutti gli altri caduti di quel giorno. Un anno dopo, i suoi resti e quelli di Boston Custer furono riesumati e portati a Monroe per essere reinterrati nel locale cimitero di Woodland.[11]

Sul campo di battaglia, incluso dal 1991 nel Registro nazionale dei luoghi storici (NRHP) come Little Bighorn Battlefield National Monument, venne collocata una lapide in pietra nel posto dove i corpi dei caduti furono ritrovati e inizialmente sepolti.

Note modifica

  1. ^ Dan L. Thrapp, Encyclopedia of Frontier Biography, Volume 3: P-Z, University of Nebraska Press, 1991, pg.1199
  2. ^ Jay Monaghan, Custer: The Life of General George Armstrong Custer, University of Nebraska Press, 1971, p. 31
  3. ^ Frederick Whittaker, A Complete Life of Gen. George A. Custer, Sheldon, 1876, pg. 602-603
  4. ^ Eli Raisovich, Henry Armstrong (Autie) Reed, su web.archive.org, 2018.
  5. ^ Furono considerati 'ostili' le tribù di indiani delle grandi pianure del nord degli Stati Uniti che si rifiutarono di trasferirsi nelle riserve entro il termine del 31 gennaio 1876 come imponeva l'ultimatum del presidente Ulysses S. Grant
  6. ^ Victor, Frances Fuller, Eleven Years in the Rocky Mountains and Life on the Frontier, Columbian Book Co., 1877, pg. 37
  7. ^ Stephen E. Ambrose, Cavallo Pazzo e Custer, Rizzoli, 1978, pg. 463
  8. ^ Jeffry D. Wert, Custer: The Controversial Life of George Armstrong Custer, Simon & Schuster, 1996, pg. 17–18
  9. ^ John Burkman era l’attendente di George Armstrong Custer. Durante la campagna del 1876 contro gli indiani ‘ostili’ era nelle retrovie perché aveva ricevuto l’ordine di restare con la Compagnia B del capitano Thomas McDoughall a protezione della colonna dei rifornimenti. Fu uno dei sopravvissuti alla battaglia del Little Bighorn.
  10. ^ Anita Smyntek, Going Home to Monroe, Article in Greasy Grass, Annual of the Custer Battlefield Historical & Museum Association - Vol. 27, 2011, pg. 40
  11. ^ Monroe: Targa storica all'interno del cimitero di Woodland

Bibliografia modifica

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