Una house band[1] è un gruppo musicale che suona regolarmente in un locale, o nel corso di un programma televisivo, radiofonico, o in uno studio di registrazione.[2][3]

Storia modifica

La tendenza di far suonare abitualmente dei gruppi musicali nei locali pubblici nacque a Chicago, e risale alla cosiddetta "età del jazz" (1918-1928). L'aumento dei costi degli studi di registrazione, che allora si stavano perfezionando, spinse le case discografiche dell'epoca a risparmiare denaro assumendo dei musicisti di supporto.[4]

Con l'avvento della televisione negli anni cinquanta, le band swing si esibivano abitualmente nei programmi di varietà, dando il via a una consuetudine che è viva tutt'oggi. Una delle più longeve e famose house band ancora in attività è la Tonight Show Band, che accompagna l'omonimo programma televisivo dagli anni cinquanta. La formazione di Johnny Carson e Doc Severinsen riuscì a sbarcare il lunario grazie alla messa in onda delle sue puntate in seconda serata, e questo nonostante i continui cambi di tendenza della popular music.[5] Il Late Night with David Letterman, la cui prima puntata venne trasmessa nel 1982, presenta la World's Most Dangerous Band di Paul Shaffer, prima house band influenzata dall'R&B e il rock. La collaborazione fra il gruppo e David Letterman proseguì fino al 1993, anno in cui lui iniziò a lavorare per la CBS e iniziò a condurre il David Letterman Show.

Oggigiorno le house band sono richieste nei talk show trasmessi fino a tardi. I loro membri suonano dei motivi musicali originali e brani di altri autori, intrattengono i partecipanti al programma quando viene trasmessa la pubblicità, e fungono talvolta da spalla nel corso degli sketch comici.[6]

I Roots divennero la prima house band di hip hop apparsa in un programma trasmesso in seconda serata quando, nel 2009, entrarono nell'entourage del Late Night with Jimmy Fallon.[7]

Note modifica

  1. ^ (EN) house band, su reverso.net. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) House Bands: Music's Unsung Heroes, su news.google.com. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Alyn Shipton, Continuum Encyclopedia of Popular Music of the World Part 1 Performance and Production, Continuum International Publishing Group, 2003, p. 31.
  4. ^ (EN) Roy Shuker, Understanding Popular Music Culture, Routledge, 2012, p. 55.
  5. ^ (EN) Todd Decker, Music Makes Me: Fred Astaire and Jazz, University of California, 2011, pp. 163-4.
  6. ^ (EN) Music of the Night (PDF), su mmusicmag.com. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Revolutionizing late-night television [collegamento interrotto], su news.google.com. URL consultato il 25 febbraio 2022.
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