Il podere è un romanzo dello scrittore italiano Federigo Tozzi.

Il podere
AutoreFederigo Tozzi
1ª ed. originale1921
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano

Pubblicato postumo nel 1921, il romanzo chiude un'ideale trilogia dell'inettitudine dopo Con gli occhi chiusi e Tre croci.

Il giovane Remigio Selmi - impiegato delle ferrovie - torna al podere di famiglia per fare visita al padre morente. Qui viene a conoscenza di aver ereditato tutti i possedimenti terrieri. Questo, però, lo porta a scontrarsi in battaglie legali con la matrigna e l'ex amante di suo padre, che pretendono una fetta di eredità.

Al contempo, Remigio si ritrova a dover gestire da solo il podere, ma non possiede la stessa autorità e fermezza del padre, nonché la sua spiccata propensione al sopruso e alla punizione nei confronti dei mezzadri.

I contadini colgono l'occasione per vendicarsi e sbarazzarsi del nuovo padrone, mentre i meccanismi della burocrazia e le trame delle donne del padre consumano sempre di più, ogni giorno che passa, l'animo di Remigio.

Edizioni

modifica
  • Il podere. Romanzo, Milano, Treves, 1921
  • Il podere, Milano, Garzanti, 1990

Altri progetti

modifica
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura