Il poeta mangiatore di leoni nel covo di pietra
Il poeta mangiatore di leoni nel covo di pietra[1] (cinese semplificato: 施氏食狮史; cinese tradizionale: 施氏食獅史; pinyin: Shī Shì shí shī shǐ) è un componimento poetico di Yuen Ren Chao (赵元任; 1892–1982), scritto in cinese arcaico.

Se letto in cinese mandarino, o generalmente trascritto usando l'alfabeto latino, il poema muta diventando un'eccezionale condensazione di omofonie, tanto che ciascuna parola ha suono shi (nei vari toni), che di fatto risulta essere l'unico morfema.[2][3] Erano proprio queste le intenzioni dell'autore, che intendeva dimostrare l'impossibilità di trascrivere efficientemente il cinese utilizzando i caratteri latini.[4]
Il cinese mandarino è una lingua tonale: ciò significa che il significato delle parole viene strettamente determinato dalla variazione di tono di una stessa sillaba. È proprio per questo motivo che nel componimento ciascuna delle 92 sillabe si scrive sì nello stesso modo, ma si pronuncia comunque con toni sensibilmente diversi.
NoteModifica
- ^ Il poema è anche noto come Shishi mangia dieci leoni di pietra.
- ^ (EN) Kam-Fai Wong, Wenjie Li, Ruifeng Xu, Zheng-sheng Zhang, Introduction to Chinese Natural Language Processing, San Rafael, California, Morgan & Claypool Publishers, 2010, p. 37, ISBN 978-1-59829-932-8.
- ^ (EN) Insup Taylor, Martin M. Taylor, Writing and literacy in Chinese, Korean, and Japanese, Amsterdam; Philadelphia, John Benjamins Pub. Co., 1995, p. 86, ISBN 1-55619-319-X.
- ^ Sha Zhu, Shishi mangia dieci leoni di pietra, su cinaliano.it, 3 settembre 2011. URL consultato il 5 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2016).
BibliografiaModifica
- Mark Forsyth, The etymologicon: a circular stroll through the hidden connections of the English language, Londra, Icon Books, 2011, ISBN 978-1-84831-307-1.