Il sunto e la cronaca concisa del tempo
Il sunto e la cronaca concisa del tempo (Time's Abstract and Brief Chronicle) è un'opera teatrale di Gilbert Keith Chesterton, pubblicata a puntate sulla Fortnightly Review tra il 1904 e il 1905.
Il sunto e la cronaca concisa del tempo | |
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Dramma in quattro atti | |
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Autore | Gilbert Keith Chesterton |
Titolo originale | Time's Abstract and Brief Chronicle |
Lingua originale | Inglese |
Pubblicato nel | 1904-1905 |
Personaggi | |
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«Quando mai sono forti gli uomini, se non nella disperazione?» |
(G. K. Chesterton, Il sunto e la cronaca concisa del tempo, Atto III) |
Il dramma si sviluppa prevalentemente in forma di dialogo, con tre politici (che rappresentano rispettivamente il nazionalismo irlandese, il torismo e il socialismo cosmopolita) che discutono delle questioni politiche del tempo e, a partire da quelle, di questioni universali.
Il titolo è una citazione dell'Amleto di Shakespeare; Amleto si rivolge a Polonio:
(EN)
«Good my lord, will you see the players well bestowed? Do you hear, let them be well used; for they are the abstract and brief chronicles of the time: after your death you were better have a bad epitaph than their ill report while you live.» |
(IT)
«Mio signore, assicuratevi che gli attori ricevano un buon alloggio. Mi intendete? Fate che siano trattati bene, perché essi sono il sunto e la cronaca concisa del tempo. Sarebbe meglio per voi avere un cattivo epitaffio da morto che la loro ostilità da vivo.» |
BibliografiaModifica
- Contenuto in G. K. Chesterton, Magia e altri sette drammi, a cura di Giulio Mainardi, Milano, Jouvence, 2018, ISBN 978-88-7801-645-3.