Inferno islamico
Secondo la fede islamica, l'Inferno (jahannam, in Arabo جهنم - ma anche ḥuṭama[1] ﺣﻄﻤـة -) è il luogo escatologico in cui, secondo il Corano, i reprobi saranno condannati a permanere: secondo alcuni per l'eternità ma secondo altri solo per il periodo che Dio vorrà (e che per i musulmani sarà comunque limitato nel tempo).
Il termine jahannam è derivato dell'ebraica ge-hinnom, che era il luogo a Sud-Sud Est di Gerusalemme in cui era stato onorato l'idolo di Baal Moloch, il pan-semitico "Signore sovrano" cui venivano bruciate vittime anche umane e che poi divenne una vera e propria discarica.
Nel Corano vi sono diversi passaggi in cui viene descritto l'Inferno, con particolari che saranno specificati dalla letteratura religiosa escatologica dei secoli a venire. Ad esempio nei Libri della Scala, testi escatologici medievali, l'Inferno è strutturato in sette parti.[2]
Il significato di jahannam si ricollega quindi anche alla "calura" e infatti in esso, come nelle rappresentazioni medievali dell'Inferno cristiano, uno dei tormenti è proprio quello del bruciante calore, come poteva avvenire nei deserti attraversati dalle popolazioni arabe dei periodi in cui fu rivelato il testo sacro dell'Islam.
NoteModifica
- ^ Così in Cor., CIV:4. Bausani lo traduce però "voragine", per il significato della sua radice <Ḥ-Ṭ-M> di "divorare", "consumare".
- ^ Libro della Scala
Voci correlateModifica
- Inferno (voce generale)
- Paradiso islamico
- Paradiso (voce generale)
- Purgatorio (voce generale)
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Inferno islamico, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.