Ipercolesterolemia familiare

condizione medica
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L'ipercolesterolemia familiare è un'ipercolesterolemia dovuta ad una mutazione del gene per il recettore delle LDL e si caratterizza per diminuzione del catabolismo delle LDL.

Caratteristiche modifica

Si tratta di una malattia a trasmissione autosomica codominante, è associata ad una mutazione del gene che codifica il recettore delle LDL, localizzato sul braccio corto del cromosoma 19.

La forma eterozigote ha un'incidenza di 1 caso ogni 500 individui, mentre la forma omozigote è molto più rara (1 caso ogni milione di individui).

In caso di mutazione eterozigote la quantità di recettore prodotta è diminuita, in caso di mutazione omozigote LDL-R è del tutto assente. In entrambi i casi aumenta la quota di LDL circolante, viene persa la capacità di inibire la sintesi del colesterolo endogeno, portando ad ipercolesterolemia. I livelli plasmatici di colesterolo totale nel sangue sono circa 275–500 mg/dL negli eterozigoti e >500 mg/dL negli omozigoti; i livelli dei trigliceridi plasmatici sono normali.

Diagnosi modifica

 
Manifestazioni di ipercolesterolemia.

I pazienti presentano lesioni tipiche: xantomi e xantelasmi. Si sospetta per riscontro di valori di colesterolo maggiori di 300 mg/dL nell'adulto o 250 mg/dL nel bambino, oppure di colesterolo LDL maggiore di 190 mg/dL nell'adulto.

Dutch score modifica

È possibile utilizzare il Dutch score per identificare le forme di ipercolesterolemia familiare. Questo valuta la storia familiare, quella clinica (eventi coronarici prematuri, o cerebrovascolari) esami clinici (xantomi tendinei e arco senile) ed esami di laboratorio.

Assegnato ad ognuno un punteggio si determina:

  • >8: diagnosi certa;
  • 6-8: diagnosi probabile;
  • 3-5: diagnosi possibile;
  • <3: diagnosi improbabile.

Prognosi modifica

Si ha rischio molto elevato di eventi cardiovascolari, come un infarto cardiaco anche a 20-30 anni, soprattutto in forme omozigote, dove il colesterolo può essere superiore a 400–500 mg/dL.

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