János Bernard István Pálffy ab Erdod, noto anche col nome tedesco di Johann Bernhard Stephan Pálffy zu Erdöd (Červený Kameň, 20 agosto 1664Presburgo, 24 marzo 1751), è stato un generale austriaco di origini ungheresi. Fu Feldmaresciallo dell'esercito imperiale e conte palatino d'Ungheria.

János Pálffy ab Erdöd
Il feldmaresciallo János Pálffy in una litografia d'epoca
NascitaČervený Kameň, 20 agosto 1664
MortePresburgo, 24 marzo 1751
Cause della mortemorte naturale
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Sacro Romano Impero
Forza armata Esercito del Sacro Romano Impero
ArmaCavalleria
Anni di servizio1681 - 1751
GradoFeldmaresciallo
GuerreGrande guerra turca
Guerra polacco-ottomana (1683–99)
Guerra d'indipendenza di Rákóczi
Guerra austro-turca (1716-1718)
Guerra russo-turca (1735-1739)
BattaglieBattaglia di Vienna
Battaglia di Párkány
Battaglia di Mohács (1687)
Battaglia di Trencsén
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Biografia modifica

Figlio terzogenito del conte Miklós IV Pálffy de Erdőd (1619–1679) e di sua moglie Maria Eleonora von Harrach zu Rohrau (1634–1693), Janos era fratello minore di Miklós Pálffy. Come suo padre ed i suoi due fratelli maggiori, intraprese la carriera militare ed entrò nell'esercito imperiale nel 1681.

Prese parte alla Battaglia di Vienna e alla Battaglia di Párkány, scontro quest'ultimo dove venne fatto prigioniero dei turchi, ma riuscì a fuggire poco dopo. Si distinse nella Battaglia di Mohács (1687), e divenne aiutante generale del duca Carlo V di Lorena. Alla sola età di 24 anni aveva già raggiunto il rango di colonnello ed era comandante di un proprio reggimento col quale prese parte poi a tutte le principali battaglie della Grande guerra turca.

Uccise Frederick von Württemberg-Stuttgart, figlio del duca Eberardo III di Württemberg durante un duello avvenuto il 15 ottobre 1693. A seguito di questa uccisione, il Pálffy dovette rifugiarsi in Polonia ma la sua influente famiglia riuscì a procurargli l'amnistia.

Nel 1695 venne pesantemente ferito in una battaglia col francese Claude de Villars presso Magonza. Nel 1704 divenne Bano di Croazia e generale di cavalleria.

Nel corso della Guerra d'indipendenza di Rákóczi, venne inviato in Ungheria come comandante della cavalleria imperiale e prese parte a diversi scontri minori, ma giocò un ruolo fondamentale nella vittoria della Battaglia di Trencsén. Pálffy venne creato feldmaresciallo e ricevette il comando di tutte le armate dell'Alta Ungheria dopo il successo dello scontro.

In questa fase egli, fedele suddito dell'Imperatore, negoziò con Francesco II Rákóczi la pace e la firma del Trattato di Szatmár dopo che 12.000 uomini dell'esercito di Rákóczi avevano giurato fedeltà alla dinastia degli Asburgo.

Nel corso della Guerra russo-turca (1735-1739), prese parte nuovamente a tutte le battaglie e venne ferito in diverse occasioni. Dopo la guerra, riprese il suo servizio diplomatico e persuase la nobiltà ungherese e croata ad accettare la Prammatica Sanzione.

Dopo la morte dell'imperatore Carlo VI nel 1740, divenne protettore della giovane imperatrice Maria Teresa nonché suo consigliere, portando a sua conoscenza soprattutto la questione ungherese. Venne insignito dell'Ordine del Toson d'oro e del titolo di conte palatino d'Ungheria.

Pálffy rimase per il resto della sua vita uno strenuo confidente dell'imperatrice che era solito chiamarlo affettuosamente Vater Palffy ("papà Palffy"). Morì nel 1751.

Onorificenze modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN87145067151766630475 · ISNI (EN0000 0000 3929 3796 · CERL cnp01100770 · LCCN (ENnb2007028482 · GND (DE133065367 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2007028482