Jean-Claude Biver

manager lussemburghese

Jean-Claude Biver (Lussemburgo, 20 settembre 1949) è un manager lussemburghese, ex amministratore delegato di Blancpain, ex amministratore delegato di TAG Heuer e membro del consiglio di amministrazione e azionista di minoranza di Hublot, azienda svizzera produttrice di orologi.Biver ha riscosso successo in Hublot,[1] così come lo aveva avuto in precedenza ringiovanendo i brand Blancpain e Omega, entrambi attualmente di proprietà di Swatch Group. Biver è anche noto per il suo esclusivo formaggio svizzero. A Biver e alla sua leadership nell'industria orologiera svizzera viene attribuito il merito di "aver salvato da solo [sic] ... [il settore] dal movimento al quarzo.[2] Nel 1980, anche i brand orologieri svizzeri più prestigiosi avevano nelle loro collezioni "una percentuale di circa il 70% di movimenti al quarzo" da allora, l'industria orologiera svizzera ha segnato una "notevole ripresa", con esportazioni nel 2010 stimate per un valore di 16,2 miliardi di franchi svizzeri.[3]

Jean-Claude Biver

Biografia modifica

Biver nasce il 20 settembre 1949 in Lussemburgo, e all'età di 10 anni si trasferisce con la famiglia in Svizzera, dove frequenta la scuola di Saint Prex.[4] Frequenta successivamente il Collège de Morges e si laurea in economia alla HEC Lausanne (nota anche come Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Losanna).[3][4] Dopo la laurea, trascorre qualche tempo nella Vallée de Joux, dove apprende la cultura orologiera e incontra Jacques Piguet, che dirige la fabbrica di ingranaggi Frederic Piguet.[2] Grazie al padre di Jacques, incontra Georges Golay, presidente e amministratore delegato di Audemars Piguet (AP) e si vede offrire un anno di formazione presso Audemars Piguet, dopo di che si concentra su vendite e marketing per l'Europa.[2] In un anno di lavoro per AP, impara l'arte orologiera, ma se ne va dopo un anno pensando di poter far meglio altrove.[2] Lascia AP per diventare Product Manager di Omega, importante brand internazionale. Dopo un anno lascia Omega per tornare alla manifattura orologiera della Valle di Joux.[4]

Industria orologiera modifica

Blancpain modifica

Dopo il suo ritorno nella Valle di Joux nel 1981, nel 1982 Biver e Jacques Piguet acquistano i diritti di Blancpain un nome rimasto dormiente dagli anni Settanta.[3] Blancpain aveva una lunga storia, ma era diventata obsoleta dopo lo sviluppo degli orologi al quarzo. Utilizzando questo fatto come un punto di forza, Biver e Piguet ricostruiscono il brand intorno al motto "Dal 1735 non c'è mai stato un orologio Blancpain al quarzo. E mai ci sarà."[3][4] Blancpain diventa rapidamente uno dei marchi di orologi tradizionali più rispettato, grazie alla realizzazione di capolavori orologieri (come il "1735 Grande Complication") e raggiunge un fatturato di 50 milioni di franchi svizzeri. Nel 1992, vende il brand al SMH Group (noto oggi come Swatch Group) per 60 milioni di franchi svizzeri (43 milioni di dollari USA), dopo averlo acquistato per 22.000 franchi.[3][4] Prende il suo posto Marc Hayek. Biver entra nel team direzionale di Nicolas G. Hayek e rimane amministratore delegato di Blancpain fino al 2003.[2]

Omega modifica

Dopo la vendita di Blancpain, Biver entra nel consiglio di amministrazione dello Swatch Group,[2] dove viene incaricato di occuparsi del marchio Swatch Omega.[3] La mano di Biver si fa sentire soprattutto nelle aree prodotto e marketing,[2] dove utilizza tecniche quali il product placement (in particolare nei film di James Bond) e la sponsorizzazione mediante testimonial famosi (tra i quali Cindy Crawford, Michael Schumacher e Pierce Brosnan).[3][4] Biver lascia Omega nel 2003, dopo aver guidato la ripresa della società.[4] Nei dieci anni di Biver in Omega, il fatturato è quasi triplicato.[3]

Hublot modifica

Biver dopo essere uscito brevemente dal mondo dell'orologeria nel 2004, entra nel consiglio di amministrazione di Hublot.[2][3] A Hublot, si dedica alla "fusione fra di tradizione e futuro."[2] Hublot viene poi acquistato da LVMH nel 2008, a seguito di un aumento delle vendite di cinque volte dal 2004 al 2007.[3] Hublot resiste anche alla recessione, con le vendite in calo del 15% fino a novembre 2009 rispetto al 30% dell'intero comparto orologiaio di lusso svizzero.[3] Biver ha mantenuto esclusività del brand attraverso metodi come la limitazione dell'offerta, affermando che "la gente vuole esclusività, così si deve sempre mantenere il cliente affamato e frustrato."[3]

TAG Heuer modifica

Biver è diventato il amministratore delegato di TAG Heuer nel dicembre 2014.[5] La cooperazione trentennale della società con la McLaren si è conclusa alla fine del 2015, dopo che Biver ha avuto un diverbio con il proprietario della McLaren Ron Dennis. TAG Heuer successivamente si è unita a Red Bull Racing.[6][7]

Nel 2018 Biver si dimette dal board di LVMH per intraprendere una nuova avventura.

Biver modifica

Dopo una lunga esperienza in numerose aziende, Jean-Claude Biver e il figlio Pierre fondano il marchio Biver[8], con l'obiettivo di proporre la propria personale versione di alta orologeria tradizionale. Il primo modello proposto è un ripetizione minuti carillon tourbillon con quadrante in pietra dura[9].

Formaggio modifica

Ogni anno, Jean-Claude Biver produce circa cinque tonnellate di formaggio nella sua fattoria nelle Alpi Svizzere.[3] Biver produce formaggio per solo poche settimane ogni estate durante le quali i prati alpini fioriscono, conferendo "un sapore fiorito al latte e quindi al formaggio."[5] Data l'esclusività del formaggio, Biver rifiuta il pagamento, offrendolo solo ad amici e familiari e a particolari ristoranti di sua scelta.[3] Jean-Claude Biver ha affermato che rifiutando il pagamento può avere il controllo totale della distribuzione del formaggio: "Sarò padrone del mio formaggio fino all'ultimo pezzo."[3]

Note modifica

  1. ^ Hublot., "The History of Hublot Geneve", in 2009-11-30.
  2. ^ a b c d e f g h i Margolis, Mike, "A TimeZone Interview with Jean-Claude Biver", in Timezone.com..
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Salesman of the irrational, in The Economist. URL consultato il 25 luglio 2016.
  4. ^ a b c d e f g Hublot Watches, Collections, History & News | WorldTempus, su WorldTempus. URL consultato il 25 luglio 2016.
  5. ^ a b nationaljeweler.com., TAG Heuer CEO Resigns.
  6. ^ Ian Parkes, McLaren's Ron Dennis admits he fell out with TAG Heuer chief, su autosport.com. URL consultato il 25 luglio 2016.
  7. ^ (EN) Red Bull Racing Formula One Team, TIMING IS EVERYTHING | Red Bull Racing Formula One Team, su infiniti-redbullracing.com. URL consultato il 25 luglio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  8. ^ (EN) Roberta Naas, Watch Industry Legend Jean-Claude Biver Launches An Eponymous Brand, su Forbes. URL consultato il 17 luglio 2023.
  9. ^ (EN) Xavier Markl, Introducing The Carillon Tourbillon Biver, The First Watch of JCBiver and His Son, su Monochrome Watches, 26 marzo 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN306251376 · ISNI (EN0000 0004 2624 832X · GND (DE1081746025 · BNF (FRcb17012495f (data) · WorldCat Identities (ENviaf-306251376
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