Jimmy Lee Swaggart (Ferriday, 15 marzo 1935) è un pastore protestante, scrittore, predicatore televisivo, cantante e pianista statunitense.

Jimmy Lee Swaggart

Protestante pentecostale, Jimmy Swaggart è uno dei più noti telepredicatori al mondo.[1]

Egli gestisce la Jimmy Swaggart Ministries, gruppo che possiede il SonLife Broadcasting Network (SBN), un network presente su più piattaforme attraverso il quale Swaggart predica quotidianamente. Egli è il pastore della “Family Worship Center” una chiesa di Baton Rouge, in Louisiana.[2]

Jimmy Swaggart è anche un cantante e pianista di genere gospel. Nella sua carriera ha venduto oltre 15 milioni di dischi e registrato oltre 50 album.[3]

Biografia modifica

Jimmy Lee Swaggart è nato il 15 marzo 1935, a Ferriday, in Louisiana, dal predicatore pentecostale Willie Leon "Sun" Swaggart e Minnie Bell Herron. Swaggart è il cugino della leggenda musicale Jerry Lee Lewis e della star della musica country Mickey Gilley.[4] Aveva anche una sorella, Jeanette Ensminger (1942-1999). Con i suoi genitori, Swaggart frequentava spesso piccole chiese della Assemblea di Dio. Nel 1952, all'età di 17 anni, Swaggart sposò la quindicenne Frances Anderson, che incontrò nella chiesa di Wisner, in Louisiana. La coppia ha un figlio di nome Donnie, anch'egli predicatore.[5]

Negli anni '60, fondò a Baton Rouge una chiesa pentecostale, la Family Worship Center, è predicava via radio tutte le settimane. Negli anni '70 cominciò poi a usare la TV come mezzo di comunicazione e, in quel periodo, crebbe molto la sua notorietà. Infine, a partire dagli anni 2000, Swaggart fondò la SonLife Broadcasting Network, un network attraverso il quale predica in radio e televisione, con una rete attiva tutti i giorni h24. In collaborazione con la sua chiesa, pubblica mensilmente il giornale “The Evangelist”. Egli è autore di decine di libri, che trattano i temi più svariati.

Carriera musicale modifica

 
Jimmy Swaggart in concerto durante una messa nel 2011

Nato in una famiglia di musicisti, Swaggart ha da sempre accostato al suo lavoro di predicatore quello di musicista, credendo che la musica aiuti a migliorare la vita spirituale di tutti. Egli ha una voce peculiare e riconoscibile, da basso baritono, ed è anche un pianista.[6]

Discografia (parziale) modifica

Anno Titolo
1978 Somewhere Listenin'
1978 Christmas Spirit
1979 Sometimes Alleluia
1980 Whorship
1980 Homeward Bound
1982 Jesus, Just the Mention of Your Name
1985 Sweet Anointing
1986 It's Beginning to Rain
1987 Jesus Be Jesus in Me
1988 Christ Is My Everything
1999 You Won't Leave Here Like You Came in Jesus' Name
2009 The Love of God
2011 All I Need Is Jesus
2013 How About Your Heart
2021 Sweet Hour of Prayer
2022 Jimmy Lee & Jerry Lee: The Boys From Ferriday

Controversie modifica

Negli anni '80 e '90 Swaggart è stato al centro di numerosissime polemiche a causa di due eventi nei quali è stato trovato con delle prostitute e avrebbe commesso adulterio (il primo nel 1988 ed il secondo nel 1991)[7]. Nel 1988, a seguito del primo scandalo, rivolse alcune parole in lacrime davanti a milioni di telespettatori ed ascoltatori: “I have sinned” (letteralmente: “Ho peccato”), senza comunque motivare più approfonditamente il significato di quelle parole.[8]

Note modifica

  1. ^ (EN) Lloyd Grove, JIMMY SWAGGART'S CONTROVERSIAL CRUSADE, in Washington Post, 8 aprile 1987. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  2. ^ (EN) Robert L. Jackson, Ministry Makes $150 Million a Year : Rich Life Style Reflects Swaggart Empire's Wealth, su Los Angeles Times, 14 marzo 1988. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Jimmy Swaggart, su 64 Parishes. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  4. ^ Jimmy Swaggart | Jimmy Swaggart Ministries | Evangelist Jimmy Swaggart, su www.jsm.org. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  5. ^ (EN) Jimmy Swaggart | Biography, Ministries, & Scandals | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  6. ^ (EN) Jimmy Swaggart | Biography, Music & News, su Billboard. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) John Dart, Swaggart Steps Down After Public Confession : Evangelist Admits Moral 'Sin,' Leaves for Indefinite Period, su Los Angeles Times, 22 febbraio 1988. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  8. ^ (EN) By, DON'T CRY FOR JIMMY SWAGGART, su Sun Sentinel, 24 febbraio 1988. URL consultato il 14 ottobre 2023.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN76149294075080520209 · ISNI (EN0000 0000 2516 3800 · Europeana agent/base/147714 · LCCN (ENn85239493 · GND (DE119263009 · J9U (ENHE987007275844905171