Jindeok di Silla
Jindeok | |
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Tomba di Jindeok a Gyeongju | |
Regina di Silla | |
In carica | 647 – 654 |
Incoronazione | 647 |
Predecessore | Seondeok di Silla |
Successore | Muyeol di Silla |
Nome completo | Kim Seungman |
Morte | Silla |
Casa reale | Casato Kim |
Padre | Kim Gukban |
Madre | Dama Wolmyeong |
Jindeok di Silla | |
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Nome coreano | |
Hangŭl | 진덕여왕 |
Hanja | 眞德女王 |
Latinizzazione riveduta | Jindeok yeo-wang |
McCune-Reischauer | Chindŏk yŏwang |
Jindeok (진덕?, 眞德?; nata Kim Seungman; ... – Silla, 654) fu una regina regnante coreana, ventottesima sovrana di Silla e seconda donna a portare la corona dopo sua cugina Seondeok. Regnò dal 647 al 654, periodo durante il quale Silla contese a Baekje il favore della dinastia Tang.
BiografiaModifica
La principessa Seungman ascese al trono nel 647 dopo la morte della regina Seondeok. Quello stesso anno, si ebbe uno scontro di arti marziali a mani nude tra le truppe del generale Jeong Ryang, di stanza al castello di Myeongwal, e quelle del generale Kim Yushin mandate da Jindeok, che avevano occupato il castello di Walseong. La notte del decimo giorno, una stella cometa cadde in direzione del castello di Walseong: il generale Kim lo interpretò come un cattivo presagio e ordinò ai suoi uomini di costruire dei manichini e incendiarli. Le fiamme illuminarono la notte buia, scacciando la malasorte attirata dalla stella[1].
Durante il suo regno, Jindeok si concentrò principalmente sulla politica estera e, grazie all'aiuto di Kim Yushin, riuscì a rafforzare le difese di Silla e a rinsaldare il rapporto con la Cina dei Tang. Nel 649 Silla adottò la moda cinese, mentre nel 650 il calendario in uso a Tang[2]. Sempre nel 650, Jindeok compose un poema in versi da cinque caratteri, il Taepyeongsong (태평송?; lett. "Canzone del regno pacifico"), e, tramite l'ambasciatore Kim Beopmin, lo spedì all'imperatore Gao Zong avvolto in broccato che aveva personalmente tessuto. Il sovrano ne fu molto colpito e le diede il titolo di "re di Gyerim" (altro nome di Silla)[3].
(KO)
«大唐開洪業 |
(IT)
«Il Grande Tang creò la potente dinastia celeste, |
(Taepyeongsong) |
Le sue imprese fecero da fondamenta per l'unione dei tre regni di Silla, Baekje e Goguryeo nei decenni successivi. Migliorò ed espanse anche l'agenzia di riscossione delle imposte, Pumju, trasformandola nella cancelleria Jipsabu[3]. Morì senza figli e le succedette Kim Chunchu, figlio di sua cugina Cheongmyeong, sorella di Seondeok.
La sua tomba è situata sulla collina di Gyeongju, tuttavia alcuni storici dubitano che si tratti veramente del suo sepolcro poiché, secondo il Samguk Sagi, fu sepolta a Saryangbu, nella direzione opposta[4].
FamigliaModifica
- Padre: Kim Gukban Galmunwang, fratello più piccolo di Re Jinpyeong
- Madre: Dama Wolmyeong del clan Park (anche conosciuta come dama Ani)
Rappresentazioni nei mediaModifica
Jindeok è stata interpretata da Yoo Ru-na nel serial Samgukgi del 1992-1993, e da Lee Young-ah in Dae-wang-ui kkum nel 2012-2013 (Son Yeo-eun le dà volto da adolescente e Kim Hyun-soo da bambina).
NoteModifica
- ^ (EN) Korean Martial Arts, su houseofdiscipline.com. URL consultato il 19 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
- ^ Peter H. Lee (a cura di), Fonti per lo studio della civiltà coreana - volume 1, O barra O edizioni, 2000, pp. 85-86, ISBN 9788887510010.«Nel terzo anno della regina Chindŏk, kiyu [649], furono indossati per la prima volta i berretti e le gonne della corte cinese. L'anno successivo, kyŏngsul [650], la corte adottò il calendario cinese e, per la prima volta, adoperò il titolo regale di Yung-hui, in uso nel T'ang.»
- ^ a b Lee Bae-yong, Women in Korean History, Ewha Womans University Press, 2008, p. 141.
- ^ (EN) Cultural Properties Administration, Tomb of Queen Jindeok of Silla, su ocp.go.kr:9000. URL consultato il 14 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2012).