John Hamilton Mortimer
John Hamilton Mortimer (Eastbourne, 17 settembre 1740 – Londra, 4 febbraio 1779) è stato un pittore inglese, considerato un protagonista nello sviluppo dell'arte romantica inglese[1].
Biografia
modificaJohn Hamilton Mortimer nacque a Eastbourne, nel Sussex, il 17 settembre 1740,[2]in una famiglia benestante, e all'età di diciassette anni si trasferì a Londra per avvicinarsi all'arte, preferendola rispetto all'attività di artigiano,[3] appoggiato in questo progetto dallo zio Roger Mortimer, che fu il suo primo maestro.[4]
La vita di Mortimer si caratterizzò per ideali romantici, selvaggi, con vicissitudini estreme, come naufragi evitati per un pelo, duelli di spada pericolosi,[3] ma dopo il suo matrimonio, nel 1775, decise di modificare il suo stile di vita abbandonando i suoi focosi comportamenti, dedicando così tutte le sue energie nell'arte.[1]
Fu un pittore e acquafortista,[5] allievo del ritrattista Thomas Hudson, di Robert Edge Pine[2][6]e di Giovanni Battista Cipriani;[7] dal 1759 in poi espose, ottenendo molti premi, alla Saint Martin’s Lane Academy, alla Duke of Richmond's Gallery, alla Society of Artists e, infine, alla Royal Academy of Arts.[3]
Il primo vero successo arrivò con il dipinto di carattere storico-religioso, intitolato San Paolo che predica ai britanni del 1764 e l'anno seguente diventò membro della importante Society of Artists, di cui divenne presidente nel 1774.[4][5]
Si dedicò con successo alla ritrattista, tra cui si può menzionare il Ritratto di donna (Parigi, Museo del Louvre), e dal 1760 si impegnò con temi storici (Re Giovanni concede la Magna Charta; La battaglia di Azincourt; Il boxer Jack Broughton, circa 1767, Paul Mellon Collection, New Haven),[4][6] con temi di genere a carattere drammatico ispirati a scritti di William Shakespeare oppure teatrali, infine trattò, anche nei disegni e nelle incisioni, scene di orrore,[2]e paesaggi selvaggi con banditi, influenzato dal pittore e stampatore barocco italiano Salvator Rosa, dal Guercino e da Michelangelo interpretato da Joshua Reynolds,[5][7] e dal 1772 Mortimer venne definito come "il Salvator inglese".[3]
Si interessò anche alla pittura di tematiche mitologiche, che consentiva una certa eloquenza nelle forme, come in Ercole che uccide l'idra di Lerma (Victoria and Albert Museum).[7]
Le sue opere migliori risultarono le incisioni e i quadri di genere, dove dimostrò una maggiore vivacità narrativa, e un acuto senso critico nei riguardi della società e dei costumi (I progressi del vizio),[7] assai vicini per il contenuto moralistico a quelli di William Hogarth.[6]
Mortimer fu molto apprezzato da molti degli artisti più giovani contemporanei, in particolare da William Blake, che lo considerava un oppositore a Joshua Reynolds e all'arte accademica convenzionale.[1]
Opere
modifica- San Paolo che predica ai britanni (1764);
- Ritratto di donna (Museo del Louvre);
- John Hamilton Mortimer con un allievo (1765, National Portrait Gallery);
- Re Giovanni concede la Magna Charta;
- La battaglia di Azincourt;
- Il boxer Jack Broughton (circa 1767, Paul Mellon Collection, New Haven);
- Burrasca su una spiaggia con una barca da pesca (circa 1770, Metropolitan Museum of Art);
- Riccardo II (dodici caratteri tratti da Shakespeare) (1775, Metropolitan Museum of Art);
- Ofelia (dodici caratteri tratti da Shakespeare) (1775, Metropolitan Museum of Art);
- Duca di York (dodici caratteri tratti da Shakespeare) (1776, Metropolitan Museum of Art);
- Ercole che uccide l'idra di Lerma (Victoria and Albert Museum);
- I progressi del vizio;
- Autoritratto (prima del 1779);
- Caio Mario sulle rovine di Cartagine (1782, Metropolitan Museum of Art);
- Una famiglia prigioniera (1783, Metropolitan Museum of Art);
- Barca in una tempesta in mare (1786, Metropolitan Museum of Art).
Note
modifica- ^ a b c (EN) John Hamilton Mortimer 1740 – 1779, su campbell-fine-art.com. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ a b c John Hamilton Mortimer, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ a b c d (EN) A self-portrait in character c. 1775-80, su rct.uk. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ a b c Il Boxer Jack Broughton di John Hamilton Mortimer, su ilcaffeartisticodilo.it. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
- ^ a b c (EN) John Hamilton Mortimer, su europeana.eu. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ a b c Mortimer, John Hamilton, su sapere.it. URL consultato il 22 marzo 2019.
- ^ a b c d John Hamilton Mortimer, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 125.
Bibliografia
modifica- C. Brook e V. Curzi, Hogarth Reynplds Turner. Pittura inglese verso la modernità, Ginevra-Milano, 2014.
- F. Castria, Il Settecento anglosassone, in La pittura barocca. Due secoli di meraviglie alle soglie della pittura moderna, Milano, 2006.
- M. Chiarini, Salvator Rosa, in Art & Dossier, n. 243, Firenze-Milano, 2008.
- (EN) F. O'Donoghue, Engraved British Portraits Preserved in the Department of Prints and Drawings in the British Museum, I-V, Londra, 1908.
- (EN) William Cosmo Monkhouse, Mortimer, John Hamilton, in Dictionary of National Biography, Londra, Smith, Elder & Co., 1894.
- P. P. Racioppi, John Hamilton Mortimer, in Hogarth Reynolds Turner. Pittura inglese verso la modernità, Ginevra-Milano, 2014.
- P. P. Racioppi, Il boxer Jack Broughton, in Hogarth Reynolds Turner. Pittura inglese verso la modernità, Ginevra-Milano, 2014.
- (EN) John Sunderland, John Hamilton Mortimer : his life and works, Londra, Walpole Society, 1988.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su John Hamilton Mortimer
Collegamenti esterni
modifica- Mortimer, John Hamilton, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mortimer, John Hamilton, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) John Hamilton Mortimer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) John Hamilton Mortimer, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Opere di John Hamilton Mortimer / John Hamilton Mortimer (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di John Hamilton Mortimer, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Mortimer, su europeana.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59164068 · ISNI (EN) 0000 0001 1651 7512 · SBN UBOV227006 · CERL cnp00541295 · Europeana agent/base/14297 · ULAN (EN) 500015637 · LCCN (EN) nr95022913 · GND (DE) 118884808 · BNF (FR) cb12375271p (data) · J9U (EN, HE) 987007373723805171 |
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