Joseph Simons

Joseph Simons, pseudonimo di Emmanuel Lobb (Portsmouth, 1594 – 1671), è stato un drammaturgo e gesuita inglese.

Figlio di un mercante, mentre era in Portogallo si convertì al Cattolicesimo entrando nella Società di Gesù, per poi andare a studiare teologia nei Paesi Bassi spagnoli. Qui fu Professore di Studi Umani al Collegio di Saint-Omer ad Artois, tra il 1622 e il 1631; fu in questo periodo che compose le sue tragedie, che erano rappresentate dagli studenti del collegio. Tra queste, le cinque pubblicate a Liegi nel 1656 col titolo di Tragoediae Quinque, tutte centrate su intrighi politici:

• Vitus (1623), su di un martire cristiano sotto Diocleziano;
• Mercia (1624), sul re inglese Ulfero;
• Theoctistus;
• Leo Armenus, sull'imperatore Leone V l'Armeno, ispirò l'omonima opera di Andreas Gryphius;
• Zeno (1631), sull'imperatore Zenone.

Alla metà degli anni 1640 fu nominato a capo del Venerabile Collegio Inglese di Roma. Tornò poi in Inghilterra, come Generale Provinciale, e convertì al Cattolicesimo il Duca di York, successivamente sovrano col nome di Giacomo II.

Opere

• Jesuit theater Englished: five tragedies of Joseph Simons, Saint-Louis, Institute of Jesuit Sources, 1989, 394pp.

Bibliografia

• William H. McCabe: An Introduction to the Jesuit Theater, Saint-Louis, Institute of Jesuit Sources, 1983, 346pp.
• G.P. Sandham: An English Jesuit Dramatist. Fr. Joseph Simeon, 1593-1671, in The Month, vol. 210 (1960), pp. 308-313.
• Richard Dutton, Alison Findlay, Richard Wilson, Theatre and religion: Lancastrian Shakespeare, Manchester University Press, 2003, ISBN 9780719063633, p. 89.
• The Cambridge Companion to English Renaissance Tragedy, Cambridge University Press, 2010, ISBN 9780521734646, pp. 54, 56.
• James A. Parente, Religious drama and the humanist tradition: Christian theater in Germany and in the Netherlands, 1500-1680, BRILL, 1987, ISBN 9789004080942, p. 177.

Collegamenti esterni

• Opere di Joseph Simons, su MLOL, Horizons Unlimited.
• (EN) Opere di Joseph Simons, su Open Library, Internet Archive.