Karoshi[1] (過労死?, karōshi) è un termine giapponese che significa "morte da superlavoro". Il Giappone è uno dei pochi paesi in cui questa categoria, le cui principali cause mediche sono attacco cardiaco dovuto a sforzo e stress, è riportata nelle statistiche delle cause di morte[2][3].

Una manifestazione contro il karōshi a Tokyo nel 2018

Con Karojisatsu ci si riferisce al suicidio conseguente al prolungato impegno lavorativo.

Storia del fenomeno sociale modifica

 
Morti da karōshi ogni 100,000 persone (15+)

Il primo caso di karoshi è stato segnalato nel 1969 con la morte di un operaio di 29 anni nel reparto trasporti di un giornale giapponese. Nel 1987, mentre l'interesse pubblico sulla questione era aumentato, il ministero del lavoro giapponese ha cominciato a pubblicare le statistiche sul karoshi. L'espansione economica internazionale delle multinazionali giapponesi ha diffuso oltreconfine la nozione di karoshi, verso paesi quali la Cina, la Corea e Taiwan. Particolare scalpore, inoltre, ha fatto il caso di Miwa Sado, una trentunenne reporter della televisione pubblica giapponese NHK, morta nel luglio 2013 dopo aver svolto 159 ore di straordinario in un mese (e solo dopo quattro anni la NHK ha dovuto rivedere le norme contrattuali in merito).

Note modifica

  1. ^ Marco Mancini, Orientalismi, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011. URL consultato il 19 gennaio 2018.
  2. ^ Davide Orecchio, Mille all'anno si uccidono per gli eccessi di lavoro, su collettiva.it, 23 gennaio 2011. URL consultato il 5 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2023)./
  3. ^ Karoshi, la morte per troppo lavoroLAVORO, su calabreseinoriente.com, 20 aprile 2022. URL consultato il 15 aprile 2024.

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