Kepler-84

stella nella costellazione del Cigno

Kepler-84 è una stella simile al Sole, cioè una nana gialla, che si trova a 4.700 anni luce dalla Terra.[1] A pochi secondi d'arco da essa sono state individuate quattro nane rosse delle quali almeno una è probabilmente legata gravitazionalmente a Kepler-84.[2]

Kepler-84
Kepler-84
Classe spettraleG3
Distanza dal Sole4700 anni luce
CostellazioneCigno
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta19h 53m 0,48s
Declinazione+40° 29′ 45,90″
Dati osservativi
Magnitudine app.15,032
Nomenclature alternative
Kepler-84, KOI-1589, Gaia DR2 2073776859551124992, KIC 5301750, 2MASS J19530049+4029458

Coordinate: Carta celeste 19h 53m 00.48s, +40° 29′ 45.9″

Sistema planetario modifica

Intorno a Kepler-84 sono stati scoperti cinque pianeti, quattro di tipo gioviano anche se molto piccoli rispetto a Giove, e una super Terra. I primi due, Kepler-84 b e Kepler-84 c, sono stati confermati nel 2012[3] mentre i restanti nel 2014.[4] Dai calcoli, tale sistema rimarrebbe stabile a condizione che no esistano altri pianeti giganti entro 7,4 UA dalla stella madre.[5]

Per quanto riguarda i raggi planetari riportati, va considerato che, poiché in base ai dati disponibili al 2017 il raggio della stella ha un'incertezza del 48%, tali valori sono fortemente dipendenti dal modello planetario adottato.[6]

PianetaMassaRaggioPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàIncl. orbitaScoperta
b0,126±0,038 MJ0,174 ± 0,045 RJ8, 725854 ± 0,00006 giorni0,083 UA088,24°2012
c0,064±0,037 MJ0,184 ±0,047 RJ12,882525 ± 0,000093 giorni0,108 UA088,24°2012
d0,123 ± 0,024 RJ4,224537 ± 0,000042 giorni0,052 UA2014
e0,232 ± 0,044 RJ27,434389 ± 0,000224 giorni0,181 UA2014
f0,196 ± 0,038 RJ44,552169 ± 0,000812 giorni0,25 UA2014

Note modifica

  1. ^ Kepler-84 | NASA Exoplanet Archive, su exoplanetarchive.ipac.caltech.edu. URL consultato il 31 maggio 2023.
  2. ^ Lea A. Hirsch, David R. Ciardi e Andrew W. Howard, Assessing the Effect of Stellar Companions from High-resolution Imaging of Kepler Objects of Interest, in The Astronomical Journal, vol. 153, 1º marzo 2017, pp. 117, DOI:10.3847/1538-3881/153/3/117. URL consultato il 31 maggio 2023.
  3. ^ Ji-Wei Xie, Transit Timing Variation of Near-resonance Planetary Pairs: Confirmation of 12 Multiple-planet Systems, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 208, 1º ottobre 2013, pp. 22, DOI:10.1088/0067-0049/208/2/22. URL consultato il 31 maggio 2023.
  4. ^ Jason F. Rowe, Stephen T. Bryson e Geoffrey W. Marcy, Validation of Kepler's Multiple Planet Candidates. III. Light Curve Analysis and Announcement of Hundreds of New Multi-planet Systems, in The Astrophysical Journal, vol. 784, 1º marzo 2014, pp. 45, DOI:10.1088/0004-637X/784/1/45. URL consultato il 31 maggio 2023.
  5. ^ Juliette C. Becker e Fred C. Adams, Effects of unseen additional planetary perturbers on compact extrasolar planetary systems, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 468, 1º giugno 2017, pp. 549–563, DOI:10.1093/mnras/stx461. URL consultato il 31 maggio 2023.
  6. ^ Ramos, X. S et al., Planetary migration and the origin of the 2:1 and 3:2 (near)-resonant population of close-in exoplanets, in Astronomy & Astrophysics, vol. 602, id.A101, 22 giugno 2017, pp. 11, DOI:10.1051/0004-6361/201629642.