Fisvi

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La FIS.VI era la finanziaria delle cooperative agricole lucane. Nel periodo della presidenza di Carlo Saverio Lamiranda è stata una delle protagoniste della convulsa fase di privatizzazione della SME, e anche in seguito svolse compiti importanti nel mondo cooperativo.

FIS.VI
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione
Persone chiaveCarlo Saverio Lamiranda
SettoreFinanziario

L'acquisto della Cirio-Bertolli-De Rica modifica

Nel 1993 l'IRI decise di scindere la SME in tre parti – Italgel, Cirio-Bertolli-De Rica, GS Autogrill – e metterla sul mercato.

Lamiranda, era presidente della Fisvi (finanziaria lucana controllata per il 60% da coop agricole meridionali), le cosiddette cooperative bianche, ed era considerato dalla stampa vicino alla Democrazia Cristiana campana di Ciriaco De Mita[1].

Acquistò la Cirio-Bertolli-DeRica (CBD) per il prezzo di 310 miliardi di lire: una cifra inferiore al valore di borsa della CBD e alla stima peritale eseguita dal Consiglio di Borsa di Milano.[2]

Le cessioni modifica

Lamiranda cedette il solo ramo Bertolli (settore oli) per 253 miliardi di lire all'Unilever, multinazionale olandese e poco dopo si accordò con Sergio Cragnotti per fondare la Sagrit: una scatola vuota che avrebbe poi contenuto la finanziaria CBD. Le vicende relative all'acquisto da parte della finanziaria Fisvi, presieduta dal Lamiranda, e delle successive vendite del ramo oli a Unilever fu oggetto a suo tempo di una indagine della magistratura.[3] Inizialmente il 51% della Sagrit era in possesso della Finsvi, il 49% della Cragnotti & Partners Capital Investment NV.

Qualche mese dopo, perfezionata la girata delle azioni di CBD, l'intero pacchetto Sagrit passò nelle mani del finanziere romano che conquistò di conseguenza la Cirio con una discussa operazione in cui Cragnotti conferì il settore latte della Fedital con una valutazione che conferiva ad alcuni cespiti, come i marchi, un valore infinitamente superiore al prezzo di acquisto. Carlo Saverio Lamiranda, dopo otto mesi, si defilò completamente dalla vicenda ex SME.

Le successive iniziative modifica

La Fisvi rimase una assoluta protagonista di ambiziosi piani di rilancio dell'agricoltura della Basilicata, in collaborazione con il ministero e l'Unione Europea. In tale veste il Lamiranda fu anche ascoltato nel 1998 dalla XIII commissione della Camera.[4] quando già la Fisvi non era più solvente [5]. La Fisvi era tuttavia interessata ancora ad operazioni di ingente valore [6] insieme all'Unioncoop, insieme al mondo bancario. Tuttavia l'iniziativa non ebbe successo e la Fisvi fu travolta da un fallimento le cui vicende giudiziarie e relativa imputazione di bancarotta, nel luglio 2007 non erano ancora terminate.

Note modifica

  1. ^ ragionpolitica che a sua volta cita il Corriere della sera, su ragionpolitica.it (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  2. ^ Relazione commissari giudiziari Cirio (PDF), su adusbef.lombardia.it (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  3. ^ Il sito dell'Unione Europea riporta le sentenze di proscioglimento per Romano Prodi: [1]
  4. ^ XIII Commissione della Camera (PDF), su web.camera.it.
  5. ^ Atti Camera, su new.camera.it. URL consultato il 16 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  6. ^ Interrogazione senato Archiviato l'11 ottobre 2007 in Internet Archive.,

Bibliografia modifica

  • Massimo Pini, «I giorni dell'IRI, storie e misfatti da Beneduce a Prodi», Mondadori, 2004. ISBN 8804529504

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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