Libera me, Domine

composizione sacra di Giuseppe Verdi

Libera me, Domine è una composizione sacra del musicista italiano Giuseppe Verdi.

Libera me, Domine
CompositoreGiuseppe Verdi
TonalitàDo minore
Tipo di composizioneMusica sacra
Epoca di composizione1869
Prima esecuzioneLiederhalle, Stoccarda, 11 settembre 1988[1]
AutografoPresso Sant'Agata, Villa Verdi
Durata media13 min.
Organicosoprano, coro e orchestra

Contesto modifica

Poco dopo la morte di Gioachino Rossini nel 1868, Giuseppe Verdi suggeri in una lettera all'editore Ricordi[2] che i dodici più importanti compositori italiani fossero coinvolti nella scrittura di una messa in memoria del musicista scomparso, da eseguire nel primo anniversario della morte di Rossini, il 13 Novembre 1869 presso la Basilica di San Petronio. La composizione della parte riservata a Verdi stesso fu terminata nell'estate del 1869 e consegnata a Ricordi il 21 agosto, ma la rappresentazione venne alla fine annullata per problemi emersi.

Il manoscritto viene poi lasciato cadere in oblio.

Composizione modifica

Il pezzo sacro si compone di quattro parti:

  1. Libera me
  2. Dies irae
  3. Requiem aeternam
  4. Libera me

L’autografo, sinora inedito, si compone di quaranta carte pentagrammate a trenta righi musicali, non numerate, e raggruppate in quattro fascicoli.

Da questa composizione Verdi sviluppò il suo “Requiem”, eseguito il 22 maggio 1874 nel primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni. Vi si riscontrano infatti molte caratteristiche che poi il compositore amplierà e modificherà, alla luce anche della sua sempre più matura e raffinata capacità compositiva.

Note modifica

  1. ^ Vivaverdi: dalla A alla Z Giuseppe Verdi e la sua opera, Eduardo Rescigno, su books.google.it.
  2. ^ Mary Jane Phillips-Matz, Giuseppe Verdi, Fayard, Paris, 1996, p. 645, ISBN 2-213-59659-X

Collegamenti esterni modifica

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