Linea dei Tobleroni

La linea dei Tobleroni è una linea difensiva lunga circa 10 km costituita da fortificazioni a "denti di drago" costruite durante la seconda guerra mondiale tra Bassins e Prangins, nel Canton Vaud, in Svizzera. Ufficialmente nota come linea fortificata della Promenthouse, dal nome del vicino fiume di cui segue in parte il percorso, tale costruzione è stata così battezzata dagli abitanti della regione in associazione con il Toblerone, la nota barretta di cioccolato svizzero, la cui iconica forma piramidale, ispirata a sua volta a quella del monte Cervino,[1] ricorda quella della linea difensiva.

Alcuni denti di drago della linea dei Tobleroni situati nei pressi del fiume Sarina.

Storia modifica

 
Il bunker "Villa Rose" oggi.

Realizzata con circa 2 700 blocchi di cemento da 9 tonnellate, la linea dei Tobleroni fu realizzata tra il 1937 e il 1941, all'insorgere della minaccia tedesca, con lo scopo fermare un'eventuale avanzata di carri armati da ovest. La linea, la cui costruzione iniziò con l'interramento di binari ferroviari a rinforzo degli argini del corso d'acqua a cui furono poi ancorati i denti di drago a partire dal 1940, era protetta da diciassette punti fortificati dotati di mitragliatrici e in alcuni casi di cannoni anticarro, il più noto dei quali è "Villa Rose", un bunker camuffato da casa situato a Gland, che furono realizzati a partire dal 1939.

Agli inizi degli anni 2000, è stato deciso di realizzare un sentiero pedonale, il "sentiero dei Tobleroni",[2] lungo 17 chilometri che segue il percorso della linea, la quale, grazie anche agli sforzi dell'Association de la ligne fortifiée de la Promenthouse, costituita nel 1996, è stata conservata intatta come testimonianza del periodo bellico. Nel 2006, la già citata "Villa Rose" è stata trasformata in un museo aperto al pubblico.[3]

Note modifica

  1. ^ Cecilia Martino, Il cioccolato a forma di Monte Cervino, in La Stampa, 13 dicembre 2012. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  2. ^ Sentier des Toblerones, su schweizmobil.ch, SvizzeraMobile. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  3. ^ Oliver Scharpf, Villa Rose a Gland, su azione.ch, Azione, 12 novembre 2018. URL consultato il 12 dicembre 2022.

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