Livyatan melvillei

specie di cetacei estinti

Livyatan melvillei fu un cetaceo preistorico del miocene, affine ai moderni capodogli.

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Livyatan melvillei
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCetacea
SottordineOdontoceti
SuperfamigliaPhyseteroidea
GenereLivyatan
SpecieL. melvillei
Nomenclatura binomiale
Livyatan melvillei
Lambert et al., 2010
Sinonimi

Leviathan melvillei

Scoperta

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I resti fossili di questa specie sono stati trovati nel 2008 a Cerro Colorado, nel deserto di Pisco-Ica, in Perù, da Klaas Post, del Museo di storia naturale di Rotterdam, durante una spedizione a cui hanno partecipato Giovanni Bianucci (Università di Pisa), Olivier Lambert (Museo di storia naturale di Bruxelles) e Mario Urbina (Museo di storia naturale di Lima). È stata rinvenuta parte del cranio, con mandibola e denti.

La descrizione scientifica dell'animale, firmata da Olivier Lambert, Giovanni Bianucci, Klaas Post, Christian de Muizon, Rodolfo Salas-Gismondi, Mario Urbina e Jelle Reumer, è stata pubblicata su "Nature" nel luglio del 2010.

Il nome del genere, per le straordinarie dimensioni dell'animale, è legato a quello del leviatano, noto mostro marino citato nella Bibbia. Il nome della specie è un omaggio allo scrittore Herman Melville, creatore del celebre romanzo sul terribile capodoglio bianco Moby Dick. Istituito ufficialmente con il binomio Leviathan melvillei, questo è stato cambiato per questioni di sinonimia con una successiva nota Ad Corrigendum, sulla rivista scientifica Nature. Il nome generico Leviathan, proposto dagli autori per questo nuovo fossile di physiteridae del Miocene del Peru, era già usato per un altro genere: Leviathan Koch, 1841, un "junior subjective synonym" del genere Mammut Blumenbach, 1799. È stato così proposto da M. P. Taylor and D. Yanega di sostituire il nome con Livyatan (gen. nov.). La specie tipo è quindi stata attribuita a questo genere formando il binomio Livyatan melvillei. "Livyatan" è il nome in ebraico del grande mostro marino citato nella Bibbia e in storie popolari e mitologiche[1].

Descrizione fisica

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Parte del cranio di Livyatan melvillei

In base alle dimensioni del cranio trovato, lungo circa 3 metri, si suppone una lunghezza totale compresa tra i 14,5 e i 17,5 metri. I denti più grossi sono lunghi 36 centimetri, una misura notevolmente maggiore rispetto ai denti dei capodogli e sono presenti sia nella mandibola che nella mascella, a differenza dei capodogli, che li hanno solo nella mandibola.

Abitudini

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I denti e la forma del cranio, che fa presupporre la presenza di potenti muscoli per le fauci, fanno pensare che il Livyatan melvillei attaccasse le sue prede in modo simile alle moderne orche, strappando a morsi la carne. Le sue prede potevano essere altri cetacei, come balene franche, iperodonti, delfinidi e focene, squali, tartarughe marine, foche e uccelli marini, oltre a una vasta varietà di pesci ossei. Il Livyatan era in cima alla catena alimentare assieme al gigantesco squalo Otodus megalodon.

  1. ^ Nature - Corrigendum: The giant bite of a new raptorial sperm whale from the Miocene epoch of Peru

Bibliografia

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  • Olivier Lambert, Giovanni Bianucci, Klaas Post, Christian de Muizon, Rodolfo Salas-Gismondi, Mario Urbina, Jelle Reumer, The giant bite of a new raptorial sperm whale from the Miocene epoch of Peru, "Nature" 466, 105-108 (1 July 2010) | doi:10.1038/nature09067; Received 8 February 2010; Accepted 25 March 2010.
  • Janet Fang, Call me Leviathan melvillei, Nature News, published online 30 June 2010, doi:10.1038/news.2010.322

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