Un lombardismo è una parola o costruzione della lingua lombarda recepita da un'altra lingua. Probabilmente a causa dello stretto contatto tra le due, la lingua con più lombardismi è l'italiano.

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Italiano modifica

Durante il Medioevo vari termini, tipici soprattutto delle situazioni del Nord Italia, sono entrati dal volgare lombardo al volgare toscano, tra questi "bufera", "slavina", "songino", "brugo", "rugiada", "cascina", "fesa" e "ciabatta". Anche il termine "ciao", pur considerato un venetismo, è giunto in italiano con l'intermediazione del dialetto milanese.

I lombardismi assumono particolare rilevanza nella storia della lingua italiana poiché nella prima edizione di Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni ve n'erano in gran numero, portando l'autore al simbolico "lavaggio dei panni nell'Arno" che pose la struttura della moderna lingua italiana.

L'italiano regionale lombardo è ricco di lombardismi, sia nella grammatica - ad esempio la forma continuata resa con "essere dietro a" (lombardo: "vesser dree a", italiano standard: "stare"+gerundio) e l'uso dei verbi frasali - che nel lessico.

Francese modifica

Dal lombardo medievale il francese ha acquisito alcuni termini tra cui "artichaut", in lombardo "articioch".

Bibliografia modifica

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