Ludviga Pukas, detta Nina (19021984), è stata una donna ucraina, riconosciuta come giusta tra le nazioni da Yad Vashem per aver salvato due bambini ebrei durante l'Olocausto facendoli passare per figli suoi.

Biografia modifica

Nel 1937 Ludviga Pukas lasciò la sua città natale e si trasferì a Proskurov (oggi Chmel'nyc'kyj), dove trovò lavoro come domestica di Frima Sternik, un'insegnante ebrea di scuola superiore che viveva con i figli Eldina, 4 anni, e Gennadiy, un anno. Col tempo, le due donne divennero buone amiche, e, anche dopo la nascita della figlia Galya nel 1940, Ludviga continuò a lavorare per Frima.

Quando i nazisti occuparono Proskurov il 7 luglio 1941, la casa dei Sternik fu data alle fiamme con tutti i loro averi, e quando Frima andò a fare domanda per dei nuovi documenti di identità, decise di registrare Gennadiy ed Eldina come figli della Pukas, per evitare loro le persecuzioni antiebraiche. Ludviga si trasferì allora con i tre bambini in un nuovo appartamento; inizialmente visse con lei anche la Sternik, ma poi, a causa dei sospetti dei vicini, quest'ultima si sentì in dovere di trasferirsi nel ghetto locale, per non mettere a rischio le loro vite. Alla vigilia della liquidazione del ghetto di Proskurov, alla fine del 1942, Ludviga mandò l'amica a casa di suo fratello, sita in un villaggio vicino, ma mentre si stava recando lì, Frima Sternik fu catturata e uccisa.

Dopo la liquidazione del ghetto, la polizia si recò a casa della Pukas alla ricerca di ebrei in clandestinità e arrestò una donna ebrea che aveva chiesto aiuto a Ludviga. La donna riuscì a convincere la polizia sul fatto che la Pukas non sapesse di ospitare un'ebrea, ma i poliziotti setacciarono comunque l'appartamento alla ricerca di altri ebrei, ignari del fatto che due di loro, i figli della Sternik, erano proprio sotto i loro occhi.

Il 25 marzo 1944, l'Armata Rossa liberò Proskurov e, nel settembre dello stesso anno, Gennadiy ed Eldina tornarono a frequentare la scuola. In seguito riuscirono a contattare le loro zie, ma si rifiutarono di lasciare la Pukas fino a quando non avessero completato gli studi, negli anni cinquanta, poiché consideravano Ludviga come una madre. La donna morì nel 1984, e dieci anni dopo, l'11 settembre 1994, fu riconosciuta come giusta tra le nazioni da Yad Vashem.

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