Madonna col Bambino (van Dyck)

dipinto di Antoon van Dyck

La Madonna col Bambino è un dipinto del pittore fiammingo Anton van Dyck realizzato circa nel 1621-1627 e conservato presso la Galleria nazionale di Parma.

Madonna col Bambino (Anton van Dyck)
AutoreAnton van Dyck
Data1621 - 1627
Tecnicaolio su tela
Dimensioni62.5×52.5 cm
UbicazioneGalleria nazionale, Parma

Descrizione modifica

Il dipinto, raffigura “una beata Vergine che tiene in grembo il bambino addormentato”[1] e può essere inserito nella serie di Madonne dipinte da Van Dyck durante il suo periodo italiano, dal 1621 al 1625 e raccolte nel suo Taccuino di disegni italiano. Le opere di questa serie sono perlopiù ritratte a tre quarti e risentono per la maggior parte dei modi tizianeschi[2] degli anni 1550 - 1570, soprattutto nell'iconografia e nel cromatismo di quest'ultimo. L'opera, in particolare, può essere confrontata[3] con alcune opere del periodo palermitano del pittore, come la Madonna col Bambino di Palermo, conservata presso la Galleria Nazionale di Sicilia e la Santa Rosalia del Metropolitan Museum, New York. La datazione, ancora incerta, varia in un arco di tempo che va dal 1621 al 1625, secondo Larsen.[2] Limentani Virdis,[3] invece, pensa che l'opera possa essere fatta risalire al 1627 circa, considerando la maggiore libertà interpretativa che Van Eyck presenta qui dell'arte di Tiziano, rivissuta secondo la propria sensibilità barocca e influenzata da Rubens,[4] L'arte veneta e in particolare Tiziano, infatti, è certamente grande spunto di ispirazione per il maestro di Anversa, del quale ammirava, oltre all'estro creativo dei soggetti, le doti tecniche. Van Dyck ebbe modo di studiare le opere di Tiziano durante i suoi due mesi di permanenza a Venezia, dopo la sosta a Genova e a Roma.

L'eleganza della gestualità e il movimento dinamico della figura di Maria, allungata verso l'alto, fanno da contrasto con l'atteggiamento molto umano del bambino che, morbidamente abbandonato in un sonno profondo, viene appena sfiorato dalla mano della madre, creando attraverso il loro contatto fisico.

Storia modifica

Il quadro entrò in Galleria nel 1820, acquistato per volere di Maria Luigia dalla collezione di Marianna Galli Baldrighi. L'attribuzione dell'opera, fatta risalire a Van Dyck già al momento dell'entrata dell'opera in Galleria, non è stata messa in dubbio da nessuno studioso.

Note modifica

  1. ^ Così veniva descritta l’opera dalla stessa Marianna Galli Baldrighi, nella sua proposta di vendita del quadro (Allegri Tassoni, 1981, pp. 51-54)
  2. ^ a b Larsen, 1980 p. 112 e Larsen 1988 p. 177.
  3. ^ a b Caterina Limentani Virdis, 1999
  4. ^ Bernardini, 2004 p. 163

Bibliografia modifica

  • G. Allegri Tassoni, La Madonna col Bambino dormiente di A. van Dyck”, in “AP”, I, 1981, pp. 51 – 54.
  • S. J. Barnes, Van Dyck in Italy: 1621-1628, New York University, New York, 1986
  • Van Dyck, Riflessi italiani; Catalogo della mostra a Palazzo Reale, a cura di Maria Grazia Bernardini, Milano, 2004
  • E. Larsen, Apparato Critico: l'Opera completa di van Dyck, Classici dell'Arte Rizzoli, Milano, 1980
  • E. Larsen, Van Dyck. The paintings, Freren, 1988
  • Scheda di Caterina Limentani Virdis, Galleria Nazionale di Parma, Catalogo delle opere: Il Seicento, a cura di Lucia Fornari Schianchi, Parma, 1999, con bibliografia precedente

Collegamenti esterni modifica

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